Benvenuto nel Blog di Satsang Milano

"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " - Amma

Insieme per la Natura

"Amma chiede a ogni abitante del pianeta di offrire il proprio contributo per riportare l'armonia nella NATURA" - Amma

In Armonia

Molte voci si fondono per creare un unico suono. Molti cuori focalizzati su un unico obiettivo: il nostro Sogno “EMBRACING THE WORLD"

Il Cammino della Pace

"Possa l'albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell'amore. Fate che le buone azioni siano le foglie quell'albero. Possano le parole di gentilezza esserne i fiori. E la pace il suo frutto." – Amma

Il Nostro Sogno

"Che tutti, nel mondo, possano dormire senza paura almeno per una notte. Che almeno per un giorno ciascuno possa mangiare a sazietà. Che almeno per un giorno gli ospedali non debbano curare vittime della violenza. Che almeno per un giorno ciascuno possa aiutare il povero e il bisognoso con il servizio disinteressato. Che questo piccolo sogno si realizzi, questa è la preghiera di Amma." - Amma

mercoledì 29 febbraio 2012

Quando la Scienza incontra la Spiritualità

Il Dr. R. Chidambaram,  Capo Consulente Scientifico del governo indiano,  ha incontrato Amma durante la visita ad Amrita University per la Conferenza Internazionale sulle Tecnologie Wireless per gli Aiuti Umanitari (ACWR2011) ad Amritapuri il 19 dicembre 2011. Insieme al Dr. Chidambaram,  hanno partecipato alla conferenza  anche il suo collega S. Chatterjee e il Dr M.H. Mehta, Presidente della National Bioshield Society.
Il Dr. Chidambaram, che è un famoso scienziato nucleare e metallurgista ha riferito ad Amma che il suo obiettivo alla conferenza era quello di combinare le reti cablate con quelle wireless. Ritiene che il progetto sulle tecnologie aptiche di Amrita University abbia un grande potenziale.  Il Dr. Chidambaram è stato molto favorevolmente colpito dal sistema di rilevamento delle frane sviluppato da Amrita University e ha chiesto ad Amma di poter portare questa tecnologia nella regione himalayana dell’Uttarkashi dove le frane sono fenomeni regolari. Amrita University ha progettato, costruito e implementato un sistema di allerta in tempo reale delle frane sulle colline dell’Idukki, distretto del Kerala,  che è stato in grado di emettere gli avvisi in tempo.


Amma ha risposto che questo sistema è stato progettato per funzionare sui monti del Kerala. Ha esordito cominciando ad illustrare la necessità di fare delle simulazioni prima dell’impiego effettivo e di come dei mini-modelli devono essere eseguiti come test. Amma ha proseguito parlando del 'poro di pressione' causato dalla grande quantità di precipitazioni su una collina. Ha fatto presente che ogni collina o montagna può avere diversi tipi di terreno ogni 3-6 metri e che questa varietà offre altri aspetti che devono essere valutati. Ha detto che è necessario prendere in considerazione le condizioni atmosferiche e la qualità del suolo/montagna prima di procedere nelle regioni settentrionali. Il Dr. Chidamabaran è rimasto molto sorpreso nel sentire Amma discutere di questioni scientifiche nel dettaglio.
Amma ha poi cominciato a parlare delle torri dei ripetitori per cellulari: "A causa della radiazione delle enormi torri dei ripetitori dei telefoni cellulari, molti uccelli di piccola taglia non riescono a nidificare e stanno scomparendo. Se si producessero dei dispositivi di dimensioni inferiori che potrebbero essere tenuti nelle singole case e connessi l’uno all’altro, questi problemi si risolverebbero."
Amma ha anche riferito che il motivo per cui prosegue con la ricerca ad Amrita University nasce dal vedere la sofferenza attorno – la povertà, la fame, le malattie, l'inquinamento ambientale e la contaminazione. Ha dichiarato che le multinazionali all'estero danno importanza alla ricerca, ma non avviene così in India. Ora la situazione sta cambiando. Amma ha anche aggiunto che altri paesi devono crescere e stare bene. Un altro problema dell'India è la cosiddetta "fuga di cervelli". A ciò, il Dr. Chidambaram ha replicato dicendo che Amma ha attirato dall’estero molte persone di talento, e che è una cosa difficile da farsi persino per il governo.

Amma ha proseguito dicendo che il livello di rispetto che la società mostra nei confronti degli scienziati dovrebbe aumentare. Quando la scienza sarà rispettata, la motivazione ad assistere e trovare la cura per il cancro e per altre malattie aumenterà automaticamente,  mentre diminuirà il desiderio di fare soldi velocemente.

Amma ha detto: "La Natura è la forma di Dio. Nella creazione, nulla è insignificante. Ogni cosa è importante. La creazione e il creatore non sono due, ma uno. L'oceano e le sue onde non sono diverse, ma la stessa cosa. Gli ornamenti in oro e l’oro sono la stessa cosa. I vasi d’argilla e l’argilla hanno la stessa essenza. La scienza ci dice anche questo. Tutto (la materia) è energia"Amma ha parlato del seva (servizio disinteressato), della scienza e dell’istruzione e di come essi portano beneficio all’individuo e alla società nel suo complesso. Ha anche parlato della necessità di un’istruzione di qualità e dell’essenza dei valori.

Quando l'incontro stava volgendo al termine, Amma ha chiesto ai partecipanti in che modo hanno si sono avvicinati alla spiritualità. Il Dr. Chidambaram ha discusso dei limiti della scienza. Ha detto che per qualsiasi legge scientifica nascono domande del tipo: "Perché è così questa legge?" «Sarà vera anche in futuro?» che ancora non hanno risposta. Le leggi che collegano la materia viva con quella inerte e determinano l'interazione fra gli atomi sono ancora un enigma. Il Parabrahmam (La Coscienza che pervade tutta la materia) potrebbe essere la spiegazione, ha aggiunto.

La scienza può spiegare ‘come’ avvengono le cose, ma non 'perche' accadono. E’ quello il punto in cui ci si rivolge alla spiritualità per le risposte.
http://www.amritapuri.org/14498/science-meets.aum

lunedì 27 febbraio 2012

Meditazione, pratica spirituale e servizio disinteressato

"Alcuni dicono: 'Non meditate su una forma. Brahman (l'Essere Supremo) non ha forma, per cui dovremmo meditare sul senza forma'. Che tipo di logica è questa? In genere immaginiamo l'oggetto della nostra meditazione, vero? Anche se meditiamo su una fiamma o un suono, alla base c'è ancora la nostra immaginazione. Qual è, allora, la differenza tra quel tipo di meditazione e quella su una forma? Coloro che meditano sul senza forma devono anch'essi basarsi sulla loro immaginazione.

"Alcuni pensano al Brahman come puro amore, infinitezza o onnipresenza. Alcuni ripetono: 'Sono Brahman', o si chiedono: 'Chi sono io?' Ma questi sono ancora concetti mentali e, quindi, non è vera meditazione sul Brahman. Allora, qual è la differenza tra ciò e la meditazione su una forma? Per portare acqua a un uomo assetato c'è bisogno di un contenitore. Per realizzare il Brahman senza forma c'è bisogno di uno strumento o di un tramite. Inoltre, se scegliamo di meditare sul senza forma, come possiamo farlo senza sviluppare l'amore per il Brahman? Meditare su di una forma di Dio è quindi nient'altro che bhakti (devozione e amore). E il Dio personale non è null'altro che la personificazione del Brahman.

"Un tonico migliorerà la vostra salute, purché seguiate le indicazioni scritte sulla bottiglia e ne prendiate la dose giusta. Il satsang è come apprendere queste indicazioni, e le pratiche spirituali sono come bere il tonico. Il satsang ci insegna al riguardo dell'eterno e del transitorio, ma soltanto attraverso la pratica spirituale potremo averne l'esperienza e realizzare ciò che abbiamo appreso.

"Se mettiamo insieme le diverse parti di una radio nel modo prescritto e ci mettiamo delle batterie, potremo ascoltare i programmi diffusi da una stazione lontana pur rimanendo a casa nostra. Condizionando la nostra mente in modo adeguato con le pratiche spirituali, e vivendo secondo gli insegnamenti dei Mahatma (Grandi Anime), potremo godere della beatitudine infinita mentre siamo ancora nel corpo attuale. Se facciamo le pratiche spirituali ed il servizio disinteressato, non avremo bisogno di nient'altro". 

Una cena di carta

Un giorno un oratore fece un discorso in cui disse: "Siamo tutti Brahman, no è vero? Perciò non abbiamo bisogno di pratiche spirituali". 
Dopo il discorso gli servirono la cena.
Il cameriere gli mise davanti il piatto, su di esso c'erano soltanto pezzi di carta con su scritte le parole: 'riso', 'stufato di verdure’ e 'budino di riso’.
L'oratore andò su tutte le furie. "Cosa pensi di fare! Vuoi forse insultarmi?" chiese.
Il cameriere rispose: "Ascoltavo il suo discorso di prima, questa sera. Ho sentito che lei asseriva di essere Brahman, e che questo pensiero è sufficiente, che non c'è bisogno di fare pratiche spirituali. Così ho pensato che sarebbe stato certamente d'accordo semplicemente a pensare al cibo per toglierle la fame! E' ovvio che non c'è bisogno di mangiare!" 

"Non è sufficiente semplicemente parlare, figlioli! Dobbiamo agire. Soltanto attraverso la pratica spirituale possiamo realizzare la Verità - Amma

Amrita annuncia farmaco per Tumori Neuroendocrini

Deccan Chronicle  In sperimentazione clinica il nanofarmaco per il cancro
22 Feb '12
Ciò che potrebbe davvero essere un farmaco miracoloso per il trattamento del cancro, il nanophotomedicine, sviluppato dal Centro Amrita per la Nanoscienza e la Medicina Molecolare, è’ stato presentato martedì a Kochi al NANOBIO-2012 il convegno internazionale delle nanotecnologie nella medicina traslazionale.

Il Dr. Manzoor Koyakutty ha ufficialmente consegnato una confezione del farmaco a Ivo Timmermans, CEO dell'azienda olandese Nano4therapy, compartecipe alla sperimentazione clinica del farmaco e della sua commercializzazione.

Questa nanomedicina per i tumori neuroendocrini può eliminare le cellule tumorali in modo più efficace rispetto alle attuali terapie disponibili. Una volta iniettata nel corpo, va ad accumularsi nei tessuti tumorali grazie al disegno strutturale delle nano particelle.

Dopo che si è accumulata nel tumore, si utilizza una luce laser a bassa potenza o LED, che sensibilizza le nanoparticelle che uccidono il cancro.

Il prodotto è stato sviluppato presso il Centro Amrita dal suo team guidato dal Dr. Manzoor Koyakutty. La valutazione preclinica è stata condotta presso il centro medico ERASMUS, nei Paesi Bassi.

La Nano4therapy, la società farmaceutica con sede nei Paesi Bassi, porterà avanti la fase-1 (clinica) gli studi clinici negli esseri umani e successivamente la commercializzazione del prodotto. 
  
21 Feb '12  
KOCHI: Il Centro di Nanoscienza  Amrita  martedì ha rivelato quello che si dice essere il farmaco miracoloso per il trattamento dei tumori neuroendocrini.  Il prodotto è stato sviluppato presso il Centro Amrita dal team guidato da Manzoor Koyakutty. Il Centro Amrita è di Mata Amritananda Mayi.

Il farmaco, il Nanophotomedicine, è stato presentato alla conferenza di tre giorni, organizzata dal Centro Amrita per le  Nanoscienze cominciata qui martedì.

Secondo Koyakutty, la nanomedicina per i tumori neuroendocrini può eliminare le cellule tumorali in modo molto più efficace rispetto le terapie disponibili.

Un tocco giapponese nelle case di Raichur

Raichur 23 Feb '12
Bisognerebbe essere in grado di vedere tutta la creazione come uno, l'unità oltre l'apparente diversità. Amma suggerisce di mettere in pratica quest’attitudine nella vita quotidiana, e ciò lo si è potuto vedere  negli studenti giapponesi IVUSA (International Volunteers University Student assosiation), mentre lavoravano  all’Amrita kuteeram di Raichur, in Karnataka.  Per chi non ha familiarità con la cultura giapponese, è davvero sorprendente vedere l’attitudine mentale orientata al gruppo, l’assenza di egocentrismo e l'entusiasmo che hanno questi studenti. 



Nel vedere questi 78 studenti (40 ragazze e 38 ragazzi) che agiscono come se fossero uno, aiutandosi a vicenda e rispondendo all’unisono, vengono in mente le diverse cellule dello stesso corpo e naturalmente gli insegnamenti di Amma sull’altruismo e sull’unità al di là della diversità. 

Il gruppo IVUSA (International volontari University Student Association) formato da 14 diverse università di tutto il Giappone è arrivato a Raichur via Delhi e Hyderabad, la sera di Shivaratri. IVUSA partecipa da 14 anni alle attività caritatevoli di Amma, tra cui: il piano di ricostruzione dopo il terremoto nel Gujarat, il piano di riqualificazione degli slum a Pune, il soccorso in risposta allo tsunami a Nagapattinam e Cochin, il soccorso all’inondazione a Raichur, ecc.
Il gruppo è stato accolto calorosamente dagli abitanti locali con ghirlande di fiori e una banda di tamburi. Subito dopo gli è stato chiesto se sarebbero stati disposti a camminare per 3 km., fino al tempio locale dedicato a Shiva per il programma di Shivaratri. Malgrado il viaggio lungo ed estenuante, tutti hanno espresso con entusiasmo il desiderio di partecipare. 

Il tempio era situato sulla cima di una collina rocciosa che consentiva una veduta aerea della zona circostante: risaie, campi di cotone e di canna da zucchero, il fiume Krishna correva pacato lungo le pianure e ai piedi della collina, e nel mezzo il progetto Amrita kuteeram di Raichur con un totale di 717 case. Gli abitanti del posto guidavano i bhajan e il coro degli studenti giapponesi rispondeva col loro ispirato "Om Namah Shivaya."
La mattina seguente tutti sono saliti a bordo di camion e trattori per raggiungere il luogo da edificare a 10 km. di distanza. Arrivati al villaggio i volontari hanno incontrato gli sguardi colmi di meraviglia degli abitanti e i sorrisi e saluti dei gioiosi bimbi locali.  
La giornata è stata dedicata principalmente alla costruzione di un tetto di cemento per la sala della comunità, in un luogo per 160 case Amrita kuteeram. Dopo una giornata di duro lavoro sotto il sole cocente delle pianure Karnataka, tutti sono andati al fiume per un bagno e mangiare della canna da zucchero donata dagli abitanti. 

Nei restanti giorni gli studenti concentreranno i loro sforzi a Dirampur aiutando a mettere il tocco finale alle case (pittura, pulizia e l’aggiunta dello squisito tocco giapponese) ed avere le case pronte per essere consegnate ai beneficiari che attualmente vivono su un’isola sovraffollata e inindata dal monsone sul fiume Krishna. 



Dopodiché gli studenti si recheranno ad Amritapuri per ricevere il darshan di Amma e poi tornare a casa, portando per sempre nel loro cuore il ricordo del viaggio in India. 

sabato 25 febbraio 2012

Tutela della Natura

"La creazione e il creatore non sono due," Amma ce lo ricorda costantemente. Questo è il principio trasmesso  con i vari programmi ambientalisti e le 'iniziative verdi’ dell'Ashram di Amma. Quando riusciremo a vedere Madre Natura come l'incarnazione di Dio, automaticamente la serviremo e la proteggeremo. 



In India, non si considera il sole come una palla inerte di gas, ma come Surya Deva — il Dio Sole. La terra è Bhumi Devi — la Dea Terra. Allo stesso modo vengono chiamati i fiumi, i monti e gli alberi. Secondo la cultura dell'India tutto ciò che noi vediamo, serve a ricordare la natura omnipervadente del Divino. Nella sua essenza questa prospettiva non è politeista, viceversa vi si riconosce che tutti i nomi e le forme non sono altro che manifestazioni di una coscienza omnipervadente che serve da substrato alla creazione. 

Quando si arriva a vedere un fiume come Dio, ci si riverserebbero dei rifiuti tossici? Quando si vedono gli alberi come una manifestazione del Signore, si disboscherebbero le foreste? Quando si vede l'aria stessa come Vayu Deva, come consentire ai fumi velenosi delle fabbriche di pervadela? Con la piantumazione di centinaia di migliaia di alberelli ogni anno, con i seminari volti a promuovere la consapevolezza ecologica e con il gruppo ambientalista GreenFriends, l’Ashram di Amma offre servizio a Dio servendo Madre Natura, risvegliando il mondo ai principi che proteggevano il nostro ambiente nei millenni.

"La Natura è la nostra prima madre", dice Amma. "Lei ci nutre per tutta la vita. La nostra madre biologica ci permette di sederci sul suo grembo per un paio di anni, ma Madre Natura sopporta pazientemente il nostro peso tutta la nostra vita. Proprio come un bambino si sente in dovere nei confronti della sua madre biologica, noi tutti dovremmo sentirci in obbligo e responsabili nei confronti di Madre Natura. Se dimentichiamo questa responsabilità, sarà come dimenticare in nostro stesso sé. Se ci dimentichiamo della Natura, cesseremo di esistere, fare ciò significa incamminarsi verso la morte.” 

venerdì 17 febbraio 2012

AYUDH - Donare coperte e cibo sulle strade di Delhi



8 Gennaio 2012, i membri di AYUDH Delhi si sono radunati a Vasant Kunj sotto la guida di Br. Nijamrita Chaitanya. Al mercato sono stati acquistate le verdure e gli altri ingredienti che poi sono stati lavati e tritati. La bombola, i fornelli e i recipienti da cucina sono stati  sistemati e l’impasto preparato. Abbiamo cominciato a cucinare. Nessuno di noi cucina regolarmente a casa propria, ma impegnandoci tutti insieme siamo riusciti a cucinare abbastanza bene, preparando il puri e l’aloo ki subzi – un piatto tradizionale indiano.

E ' stato divertente lavorare insieme, con tanti canti, scherzi e burle a profusione mentre si cucinava a pieno ritmo. Abbiamo confezionato il cibo in porzioni, pronto per la distribuzione. Ci siamo fermati ovunque vedevamo i bisognosi sulla strada, per distribuire i pasti insieme alle coperte per proteggere le persone dalle rigide temperature invernali di Delhi. Tutto il cibo è stato distribuito in diverse aree sotto i cavalcavia, nelle vie e per le strade. L'attività è andata bene.

 Alla fine tutti i miei compagni  hanno detto che è stata un’esperienza soddisfacente ed appagante che dava pace. Ma il solo pensiero  che avevo io era quello di tornare a casa e mangiare. Ero affamato (come se gli altri non lo fossero!). 

Arrivato a casa mi sono seduto per cenare, col piatto in mano. Proprio mentre stavo per cominciare a mangiare, i miei occhi si sono posati sul chappati che era nel piatto. Mi sono fermato e l’ho guardato per alcuni istanti. Non avevo mai guardato a un chappati in questo modo prima d’ora. 

Subito la mia mente ha cominciato a fare un flashback su tutto quello che avevo visto durante la distribuzione:

Persone in cerca di cibo nei cassonetti, bambini senza indumenti di lana da indossare in questo clima freddo e neanche abbastanza per coprirsi. Persone senza una mano o una gamba o un occhio, per le quali ogni giorno è una lotta far quadrare i conti; neonati che piangono perché hanno fame e i loro genitori che li guardano impotenti e inveiscono contro di loro per farli smettere di piangere. Gente che spintona gli altri per avere quel pacchetto di cibo. Quell’unico pacchetto di cibo per loro così importante… forse  l’unico pasto del giorno, o forse dei prossimi giorni.  
E io me ne stavo lì, seduto col piatto pieno di cibo, sotto un tetto, con abiti per proteggermi dal freddo, e con più di quanto avessi bisogno. 
Così è la povertà in questo mondo. Innumerevoli persone vanno a letto a stomaco vuoto. Migliaia e migliaia di persone che piangono e muoiono di fame.

Ho imparato a essere grato, non solo per il cibo, ma per tutto ciò che ho. Ho imparato a spostare l’attenzione da “ciò che non ho” a " "ciò che ho",  e comprendere il significato di 'mangiare per vivere' e non 'vivere a mangiare'.

Interagendo  così strettamente coi senzatetto, mi sono chiesto perché alcuni nascono in famiglie povere e altri in famiglie benestanti. L'unica spiegazione che potevo pensare era il nostro karma. Si raccoglie ciò che si semina. Questa attività ha rafforzato nel mio punto di vista l'importanza del karma. Dobbiamo imparare ad essere buoni esseri umani nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.
Dio è stato benevolo a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. È nostro dovere dunque, essere responsabili e fare del bene nella società in qualsiasi modo a noi possibile. Piccole gocce d'acqua rendono l'oceano enorme. Anche i nostri piccoli sforzi, faranno sicuramente la differenza e contribuiranno a rendere questo mondo un posto migliore!

Mi viene in mente una citazione di Amma: "Al mondo di oggi, le persone  sperimentano due tipi di povertà: la povertà per la mancanza di cibo, vestiti e riparo; e la povertà per la mancanza di amore e compassione. Di questi due, il secondo tipo deve essere considerato prioritario, perché, se ci sono l’ amore e la compassione nei nostri cuori, allora serviremo con tutto il cuore  coloro che soffrono per la mancanza di cibo, vestiti e riparo. "

AYUDH Delhi è grato per aver avuto l'opportunità e la forza di servire i bisognosi e di tendere le nostre mani per aiutare!


giovedì 16 febbraio 2012

Il Sanatana Dharma è per l’elevazione di tutti

5 Feb 2012, Ayiroor,Cherukolpuzha, Kerala
"Oggi è la propizia ricorrenza per le celebrazioni del 100° anniversario del Cherukolpuzha Hindumata Parishat. Nel vedere l'ignoranza dell'uomo comune sui principi dell’ Hindu Dharma e i soldi spesi stravagantemente per celebrazioni dei festival religiosi, il cuore del Mahatma Sri Chattambi Swami si è colmato di dolore. Comprendendo che solo la conoscenza può elevare le persone, Swami desiderò aprire le porte del sapere a tutti. Così, fu per accrescere la conoscenza e l'unità nella persone  che l’Hindu Hindumata Parishat ha cominciato a operare sotto la guida di Swami", ha detto Amma ha detto nel suo discorso. Da allora l'incontro si svolge annualmente sulle rive del fiume sacro Pampa.

Amma era stata invitata per la prima volta all’evento nel 2000 per l’88° Congregazione. Oggi, 12 anni dopo, Amma è tornata per la seconda volta per dare il via al 100° Hindumata Parishat annuale. La Congregazione, della durata di una settimana, prevede ogni giorno di attività sotto la guida di diverse guide spirituali. 
Al suo arrivo sul palco, Amma è stata accolta da T.Upendranatha Kurup, Presidente di Hindumata Mahamandalam.

Amma poi ha ufficialmente inaugurato l'evento con l’accensione della lampada alla presenza di altri dignitari, tra cui il professor P.J. Kurian (MP), Anto Antony (MP), Sivadasan Nair (MLA), Raju Abharam (MLA), O.Rajagopal, Swami Vedananda Saraswati, Sri Sivananda Sarma e Kummanam Rajasekharan.

Amma ha esteso la portata delle attività caritatevoli del MAM facendo dono a 10 donne del posto di Rs.25.000 di capitale d’esercizio per il lavoro autonomo.

Due giorni prima che l'evento cominciasse, due famiglie locali erano state intervistate dalle TV locali mostrando la loro terribile situazione finanziaria dopo che i capofamiglia avevano perso i loro mezzi di sussistenza. Entrambe le famiglie erano finite a vivere sotto un ponte. Amma è stata informata dei loro sforzi e li ha invitati al programma e ha offerto a degli appezzamenti di terra e la promessa di costruire una nuova casa a ciascuno di essi.

Terminate le funzioni caritatevoli, Amma ha onorato l’evento col satsang e i bhajans.

Nel suo satsang Amma ha detto: "Il rapporto tra uomo, natura e Dio — il Sanatana Dharma è la cultura che ha visto questa relazione nella sua interezza. L’Hindu Dharma offre al mondo principi e ideali di bontà e di miglioramento per tutti gli esseri.
Essi ci sono stati tramandati da generazioni come esperienze dei nostri Rishi. Il Sanatana Dharma, in realtà, non è una religione. Essa è la somma totale di tutti i principi, i percorsi di pratica spirituale e tradizioni che portano all’elevazione morale e spirituale di tutti.

Dharma, artha e kama — sono tutti accetti. Tuttavia ci viene anche ricordato che moksha — o Conoscenza del Sé — è l'obiettivo vero della vita. Il fondamento di Hindu Dharma è la visione espansiva del vedere e adorare il Vero Sé in tutti gli esseri, sulla terra, il cielo, il vento, l'oceano e l'intera natura.
Una delle caratteristiche uniche dell’Induismo è quello di aiutare ogni persona ad elevarsi scendendo al suo livello. Le persone appartengono a diversi samskara — tendenze mentali. Ogni persona dovrebbe essere guidata secondo il proprio samskara.

Per esempio, ad alcuni pazienti possono essere somministrate delle iniezioni, mentre ad altri vengono date delle compresse. Le persone si possono recare dal medico per i dolori di stomaco, ma il medico non prescriverà la stessa medicina a tutte le persone. Il mal di stomaco potrebbe essere dovuto da indigestione, potrebbe essere causato da un'appendicite o potrebbe essere la conseguenza di un'ulcera o anche del cancro. Il medico deve scrivere la prescrizione secondo le esigenze del paziente. Allo stesso modo, bisognerebbe essere consigliati a seguire un particolare percorso spirituale solo dopo che è stata presa in considerazione la costituzione fisica e mentale e il samskara. Ecco come entrati a far parte dell’Induismo i diversi percorsi di pratiche spirituali."

Dopo  bhajan, Amma ha guidato la manasa puja e la meditazione prima di cominciare il darshan. 

Nel momento in cui viene postato questo messaggio (3 a.m. del 6 febbraio) Amma sta ancora continuando a dare il darshan sulle rive del fiume sacro Pampa a Cherukolpuzha.

lunedì 13 febbraio 2012

Guru Seva

Molto tempo fa negli ashram si praticava il karma-yoga, l'arte del servizio disinteressato attraverso l'azione. Dhoumya e i suoi tre discepoli, Aruni, Veda e Upamanu vivevano in un ashram di questo tipo nel mezzo della giungla.

Aruni era il più diletto e rispetto ad altri raggiunse la conoscenza in un arco brevissimo di tempo. Costruì persino un suo ashram di fronte a quello del Guru. Aruni grazie alle benedizioni del Guru arrivò alla comprensione dei Veda, degli Shastra e dei Purana, senza neanche leggerli. In verità la conoscenza acquisita per aver servito il proprio Guru, è quella che porta a maggiore successo ed è fruttuosa e benefica in tempi brevi. La conoscenza appresa dai libri, senza servire il maestro, alimenta l’orgoglio. Questo tipo di sapere non è di grande utilità agli altri.

Una sera, sebbene la stagione delle piogge fosse già finita, cominciò a piovere fortissimo. Dhoumya temette che a causa dell’abbondante pioggia le piantine del campo di riso fossero portate via dall’acqua e che l’intera risaia sarebbe stata devastata.
Disse ad Aruni: "Caro figlio Aruni! Va al campo e sorveglia le piantine della risaia. Se ci sarà la tracimazione, l’acqua porterà via con sé il raccolto.”

Obbedendo al Guru, Aruni si avviò alla risaia sotto la pioggia. Vide che una parte del campo aveva già ceduto. Provò allora a proteggere la falla mettendo molto fango, ma era del tutto inutile perché il fango veniva portato via dalla forza dell’acqua. Dopo molti tentativi non trovò altra soluzione che sdraiarsi ed usare il proprio corpo per evitare il deflusso dell’acqua. Poiché l’acqua era fredda il corpo si irrigidì, ma mai avrebbe disobbedito al proprio Guru.

Il mattino seguente dopo le preghiere, Dhoumya notò che Aruni non si era presentato e così domandò di lui. Gli risposero: "Ieri hai mandato Aruni a controllare il bordo del campo di riso e da allora ancora non è ancora tornato."

Dhoumya si avviò immediatamente verso il campo alla ricerca di Aruni. Lo chiamò, ma Aruni non riusciva a rispondere per i forti brividi dal freddo. Ma in qualche modo e con grande sforzo, rispose e Dhoumya raggiunse e abbracciò il suo obbediente allievo e lo benedisse: "Figlio, Aruni! Che tu possa ottenere l’intero sapere dei Veda e degli Shastra senza il bisogno dello studio e con facilità. Il segreto delle scritture ti sarà rivelato e otterrai l’illuminazione e la prosperità”.

In seguito la grazia si realizzò ed Aruni divenne il famoso saggio Uddalaka, i cui insegnamenti oggi fanno parte delle Upanishad. Da questa storia si può comprendere l’importanza dell’obbedienza alle istruzioni del Guru, con autentico spirito di sevizio disinteressato al guru.

sabato 11 febbraio 2012

Perchè un ashram deve gestire gli ospedali?

Discorso di Amma in ricordo dell’inaugurazione dell’ospedale multispecialistico AIMS, a Kochi nel Kerala,  nel 1998. 
(12 giugno 2000)

Carissimi figli,
Alcuni dei  figli di Amma potrebbero chiedersi: “ Che bisogno ha un ashram di far funzionare degli ospedali?” Figli, il Signore non si incarnò come Dhanvantara Moorthi? Perciò, ha dimostrato col suo stesso esempio che la medicina e le cure sono molto rilevanti. Anche gli shastra affermano che è importante sostenere il corpo. Ciò appare corretto anche quando si esamina la storia dei Mahatma vissuti fino ad ora. 

Sri Ramakrishna, Ramana Maharshi e Swami Vivekananda si sono sottoposti alle cure quando si sono ammalati. Non si sono astenuti dicendo: “ Io sono Brahman, non il corpo.”

Poiché è la natura del corpo quella di ammalarsi, è importante proteggerlo dandogli il trattamento necessario. E’ possibile accendere il fuoco solo se c’è legna da ardere. Allo stesso modo, per conoscere l’Atma è necessario conservare lo strumento. Pertanto gli ospedali e le cure non sono in contraddizione o incompatibili con la spiritualità. Aiutano a conservare il corpo che è un mezzo per conoscere il Sé.

Ci sono molti residenti dell’ashram che sono stati ispirati dall’incontro con Amma. Essi sono sia indiani che occidentali. Tra questi, ci sono dei medici. Vogliono stare con Amma. E Amma ha voluto dare loro l'opportunità di impegnarsi con servizio disinteressato nel mondo.
Quante persone ci sono che sono in grado di meditare 24 ore al giorno? Pochissime. E allora cosa farà la maggior parte delle persone dopo le prime ore iniziali di meditazione? Stando seduti inattivi, affiorano alla mente un sacco di pensieri indesiderati. Anche questi pensieri sono una forma di azione. Stando così le cose, facendo servizio con le mani e i piedi daranno beneficio a se stessi e al mondo.

Ci possono essere alcuni che dicono: "Vogliamo solo liberazione, non abbiamo bisogno di alcun trattamento. Se dovessimo morire per malattia, così sia." Amma dice che per ottenere la liberazione, ci vuole la grazia del Signore. Per ricevere la grazia bisogna avere la purezza mentale ed è perciò che è necessario il servizio disinteressato. Si diventa meritevoli di avere la grazia solo grazie alle azioni altruiste e disinteressate. Per compiere le azioni disinteressate c’è bisogno di un corpo. Per conservare il corpo è necessario sottoporsi a trattamenti medici in caso di malattia.
  
Jnana (la conoscenza) e bhakti (la devozione) sono due facce della stessa moneta. Ma il  nishkama karma (l’azione disinteressata) è il sigillo di questa moneta. Una moneta diventa preziosa solo se ha un sigillo. La devozione e l’azione sono le due ali di un uccello e la conoscenza ne è la coda. Solo se ci sono questi tre, si può volare in alto.

Nei tempi antichi, i discepoli che vivevano nei gurukula si impegnavano in attività di servizio. Non vedevano ciò solamente come azione, ma come servizio verso il loro Guru. Infatti, l'azione eseguita con dedizione per il Guru non è azione. Essa è vera e propria meditazione. Di solito si dice che un discepolo dovrebbe servire l'ashram considerandolo come il corpo del Guru. Perciò dovrebbe essere in grado di amare e servire il mondo intero vedendolo come il corpo del Guru. Questa è la vera meditazione. Il ricordo ininterrotto di questo principio è esso stesso meditazione.

Tutti conoscono la storia del discepolo che si sdraiò nella risaia del Guru per evitare che l'acqua entrasse nel campo attraverso una fessura nel crestone di protezione. Il discepolo non considerò il campo solamente come un campo. Egli era pronto a sacrificare la propria vita per proteggere il raccolto. Un’azione così non la si può chiamare solamente azione. E’ il momento in cui ci si dimentica di se stessi. E’ l’apice della meditazione.

Nei tempi antichi, erano i discepoli che facevano tutto il lavoro nelle gurukula. Andavano nel bosco a prendere la legna da ardere, si occupavano delle mucche. Per essi ogni azione era sadhana, non semplice azione. Per essi era meditazione e servizio al Guru.

Ci sono centinaia di figli istruiti e con esperienza che sono venuti ad unirsi all'ashram. Com’è possibile che tutti se ne stiano seduti a meditare tutto il tempo? È molto meglio impegnarsi in alcune attività che siano di beneficio al mondo, piuttosto che starsene seduti inattivi ad inquinare la mente con pensieri inutili. Ognuno può fare servizio secondo le proprie capacità continuando a recitare il japa mantra
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Ciò porterà beneficio a se stessi e al mondo. Darà la purezza mentale e grazie a ciò sarà possibile progredire vero la meta. Nessuno può raggiungere la meta senza impiegare un certo sforzo. Che si tratti di spiritualità o materialismo, lo sforzo è inevitabile. Concretizzerà lo sforzo e renderà dolce la Grazia di Dio. E’ l'atteggiamento altruista che ci rende meritevoli di ricevere la grazia di Dio.

Durante il servizio disinteressato, alcuni dei miei figli potrebbero temere, "Oh, con tutto questo lavoro non ho nemmeno un attimo per pensare al Signore. Ho perso tutto il mio tempo in queste attività. Sto sprecando la mia vita?” e così via. Figli, chi fa servizio disinteressato non ha bisogno di vagare ovunque alla ricerca di Dio. Il vero tempio di Dio è nel cuore di chi si è impegnato nel servizio disinteressato.

Ecco come sono sorte così tante istituzioni in questo ashram. Alcuni figli che avevano esperienza nel campo dell'istruzione si sono uniti qui. Hanno avviato istituzioni educative. Chi aveva studiato informatica ha avviato gli istituti di informatica. Chi aveva la laurea in ingegneria ha iniziato la costruzione degli edifici dell’ashram. E quando i figli che erano medici sono arrivati qui, l’ashram ha cominciato a gestire gli ospedali. Per loro queste attività non sono solo lavoro, ma parte della loro sadhana. Meditazione e servizio al Guru. Amma dice che persino il respiro di chi serve il mondo, dimenticando se stesso, è benefico da ogni punto di vista.

Alcuni Vedantin affermano che l’azione, attraverso il servizio al mondo, porta a nuove vasana (tendenze). È solo un argomento dei pigri. Nella Gita il Signore dice: "O Arjuna, nei tre mondi, non ho alcuna necessità di impegnarmi nell’azione. Eppure continuo ad impegnarsi nell’azione". L’azione senza attaccamento, con l’attitudine di  "Lui, non io, è egli che fa ed io sono semplicemente uno strumento" non lega nessuno. Porta solo alla liberazione. Ovunque nella Gita, viene attribuita la massima importanza allo sforzo personale.

Anche i Vedantin che dicono: "io sono Brahman, che bisogno ho di impegnarmi nell’azione?" si fanno curare quando si ammalano. Essi vogliono che i loro pasti siano pronti esattamente alle 12. Che i loro materassi siano pronti alle 10 di sera. Se tali servizi sono loro così necessari, perché non pensano che gli stessi servizi sono necessari anche al resto del mondo? Se si ha l'attitudine che tutto è il non duale Sé, allora non bisogna respingere nulla e accettare tutto.  L’assenza di desiderio è la vera misura della grandezza spirituale.

Altri dicono: "I Sannyasi dovrebbero ritirarsi sull'Himalaya." Figli, il servizio disinteressato al mondo è l'inizio dell’esplorazione di sé. Anche questo è un apice. Il nostro dovere verso Dio è la nostra compassione verso i poveri e i sofferenti. Il nostro obbligo più grande in questo mondo è di servire il nostro prossimo.

Dio non ha bisogno di nulla da parte nostra. E’ sempre completo. Il sole non ha bisogno della luce di una candela. Dio è il sostenitore di tutto il mondo. E’ l'incarnazione dell'amore e della compassione. Ci è possibile crescere solo se assimiliamo amore e compassione. Un sannyasi si sforza di amare senza attaccamento e di servire senza aspettative. Rinuncia al peso dell’egoismo per  abbracciare l’impegno di servire il mondo.

Solo amando e servendo l’intera creazione si diventa un recipiente idoneo per la Sua grazia.  E’ infruttuoso impegnarsi nella meditazione senza purificare la mente attraverso il servizio disinteressato, è come il versare del latte in un recipiente immondo. Ma spesso dimentichiamo questa verità. Dimentichiamo il nostro dovere di servire i sofferenti. Andiamo ai templi, facciamo la circumambulazione ripetendo i nomi del Signore; però allontaniamo gli invalidi che allungando la mano per un boccone di cibo. Figli, la vera adorazione al Signore è la compassione che offriamo ai sofferenti.

C’era una volta un uomo che aveva vagato in tutto il mondo alla ricerca di Dio. Il Signore non lo si poteva vedere da nessuna parte. Alla fine sedette esausto sotto un albero. Gli capitò di vedere marito e moglie passargli accanto in gioia perfetta. Vedendo la gioia sui loro volti, volle capire dove stessero andando. Seguendoli arrivò ad una colonia di lebbrosi. La coppia pulì le ferite dei lebbrosi e vi applicò le medicine. Servirono il cibo che avevano portato.
Li consolarono con parole amorevoli. Assistendo a tutto ciò l’uomo che era alla ricerca di Dio, non potè contenere la propria gioia e cominciò a gridare: "Ho visto Dio! Ho visto Dio!" Sentendolo, gli altri pensarono che fosse pazzo. "Dov'è il Dio che hai visto?" gli chiesero. L'uomo rispose: "Dove c'è la compassione, lì c’è Dio. Dio dimora nei cuori dei compassionevoli.”

Figli, consolare i sofferenti è una sadhana maggiore della meditazione. La meditazione è preziosa quanto l’oro. Tuttavia, se si ha la compassione per il prossimo, è come se l’oro avesse il profumo. Il suo valore e la sua grandezza vanno al di là di ogni parola. Perciò, figli miei, andate in mezzo ai sofferenti e al dolore. 
Inoltre, anche mentre li state servendo, offrite loro anche del buon samskaras. Non è sufficiente dare del buon cibo a chi ha fame. Anche quando la fame viene placata, dopo qualche tempo, ci si sentirà nuovamente affamati. Perciò, dovrebbero essere trasmessi anche i principi spirituali. Far comprendere la natura del mondo è lo scopo della vita umana. Così facendo, in tutte le circostanze essi impareranno a condurre la loro vita nella felicità e nella contentezza. Solo allora il vostro servizio sarà diventato completo.

Oggigiorno, ognuno è interessato a guardare chi è in una posizione più elevata rispetto alla propria.  Tuttavia si resta indifferenti per la situazione di coloro che sono meno fortunati. Amma si ricorda una storia: c'era una volta una donna che lavorava come cameriera nella casa di un uomo ricco. Lei era vedova e la sua unica figlia era handicappata. La donna portava la propria figlia con sé quando andava a lavorare. Anche il ricco signore aveva una figlia.

Questa ragazza amava molto la figlia della domestica. Le faceva amorevolmente la doccia, le raccontava delle belle storie e le offriva deliziosi spuntini. A suo padre questo non piaceva affatto e ogni giorno la rimproverava: "Figlia, non devi giocare con quella ragazza sporca e handicappata. Perché passi tanto tempo con lei?” La ragazza non rispondeva. 
Il padre pensò che la ragazza non avesse altri compagni di gioco e per questo motivo si mischiava con la figlia della domestica. Portò allora a casa la figlia di un suo amico. Sua figlia diede il benvenuto alla bambina e fu molto cordiale con lei. Tuttavia continuò a trascorrere molto tempo con la figlia della domestica, facendole la doccia amorevolmente proprio come prima. Allora il padre le chiese:"Figlia, non ti piace l’amica che ti ho portato?" La ragazza rispose: "Mi piace la ragazza che mi hai portato, e ci sono molti altri pronti ad amarla. Invece se io non amo questa, chi altri le vorrà bene? Non ha altri parenti."

Figli, questo dovrebbe essere l'atteggiamento da avere. Dovremmo amare i poveri e i sofferenti con tutto il cuore. Dovremmo elevarli, scendendo al loro livello. Questo è il nostro dovere verso Dio.

Alcuni di voi si potrebbero domandare: "Se il servizio disinteressato è così grande, che bisogno c’è di meditare e fare tapas (austerità)?" Figli, se l’uomo comune è come un palo della luce, un tapasvi è come un trasformatore. Per mezzo della tapas si può acquisire un potere immenso. È come il risparmio di energia, la costruzione di una diga su un fiume con nove affluenti. Tuttavia, bisognerebbe essere pronti a dedicare anche la forza acquisita con la tapas per il bene del mondo. Bisogna essere disposti a sacrificare tutto, come un bastoncino di incenso che diffonde la sua fragranza nel mondo mentre si consuma. La Grazia di Dio fluisce sicuramente in un cuore così grande.

Figli, dovremmo coltivare un cuore pieno di compassione. Dovremmo avere il forte desiderio di servire chi soffre. In ogni circostanza, dovremmo avere la disponibilità di impegnarci nel servizio per il bene del mondo.
Molte persone meditano affinché si apra il terzo occhio dopo aver chiuso i due occhi che vedono il mondo. Non accadrà mai una cosa del genere. Non si può chiudere gli occhi al mondo in nome della spiritualità. La realizzazione del Sé è la capacità di vedere se stessi in tutti gli esseri, anche quando i nostri due occhi sono spalancati. Dovremmo essere in grado di amare e servire gli altri, vedendo in loro se stessi. 
E’ questo l’adempimento della pratica spirituale.

giovedì 2 febbraio 2012

Separatore di rifiuti a basso costo

Low Cost Waste Sorter  Amritapuri, Università di Ingegneria,  27 dicembre 2011

Può il progetto di uno studente cambiare realmente il mondo?

A quanto pare è possibile. Studenti dell’Università Amrita hanno progettato un separatore di rifiuti a basso costo.

Athira S., Sreeja K., Neha Tadimeti, Usha Unnikrishnan e Amritha K. K., un team di sole donne, studentesse del secondo anno della facoltà di elettronica, ingegneria della comunicazione e ingegneria meccanica di Amritapuri, hanno vinto recentemente il terzo premio del concorso IBM/IEEE Smarter Planet Challenge: Student Projects Changing the World. 

 Il premio era di 1000 dollari; inoltre gli studenti riceveranno il supporto della IBM per la realizzazione del loro progetto per cambiare il mondo.

 “Siamo state motivate dalla Campagna Amala Bharatam di Amma”, hanno commentato le vincitrici. “Nella raccolta e nello smistamento dei rifiuti sono state coinvolte tantissime persone! E’ stato necessario un lavoro di selezione per recuperare tutto ciò che aveva un valore e poteva essere riciclato. Il vaglio manuale dei rifiuti è molto impegnativo, per questo motivo abbiamo voluto progettare qualcosa che potesse facilitare lo svolgimento di questa operazione.”

Il team, tutto femminile, ha poi spiegato i dettagli tecnici del loro progetto vincente.



“Con il nostro sistema, i rifiuti passano in quattro differenti unità di smistamento: prima di tutto il separatore a correnti parassite divide i metalli non ferrosi dal materiale inerte: in questo modo anche le più piccole parti metalliche vengono eliminate.
Il residuo non metallico viene poi inviato al separatore triboelettrico che separa i rifiuti di plastica. In seguito, il materiale viene inviato all’unità di classificazione ad aria dove carta, polvere e tessuti possono essere separati. Infine, il separatore elettrostatico a bombardamento di ioni filtra il vetro e raccoglie il residuo in un contenitore separato.” 
“Il nostro separatore di rifiuti a basso costo, una volta realizzato, sarà un aiuto veloce ed efficiente per la differenziazione delle varie tipologie di rifiuto: metalli, plastica rigida, plastica morbida, tessuti e carta.”

Le studentesse erano al loro primo anno di studi universitari di ingegneria quando hanno iniziato la ricerca per arrivare in pochi mesi all’ideazione del progetto a basso costo che può essere realizzato usando materiali reperibili localmente. 
Il concorso IBM/IEEE Smarter Planet Challenge: Student Projects Changing the World è stato co-finanziato da IBM e IEEE.


“Volevamo offrire l’opportunità a gruppi di studenti universitari di portare gli obbiettivi sociali e commerciali più urgenti a livello mondiale direttamente nelle aule. Le soluzioni necessitano di competenza tecnologica, comprensione dei principi commerciali e consapevolezza delle implicazioni sociali delle innovazioni”, hanno affermato gli organizzatori. 

Le studentesse dell’Università Amrita non solo si sono impegnate con successo nel concorso; ora cercheranno di assicurarsi che il loro progetto cambi realmente il mondo. 

Auguriamo loro tanta fortuna!