lunedì 16 aprile 2012

L’abbraccio di Amma funziona per ognuno in modo diverso

Friday April 13, 2012 - di JOJO STRUYS

Non ho mai incontrato un 'Santo' nella vita reale. Pensavo che fosse  un concetto che si trova nei libri antichi, fino a quando sono stata avvolta dalle braccia di chi il mondo chiama affettuosamente "Amma", o la "Santa degli Abbracci". Ha abbracciato oltre 30 milioni di persone in giro per il mondo negli ultimi quattro decenni. Proprio lo scorso fine settimana a Penang, per un abbraccio sono venute circa 25.000 persone. Non è questa la cosa scioccante.  E’ stato il fatto che è stata seduta nella stessa posizione ad abbracciare persone per 19 ore consecutive, dalle 7 di sera di sabato fino alle 2 del pomeriggio della domenica successiva. I medici con cui ho parlato non sanno spiegare come possa stare seduta così tante ore di fila senza nemmeno andare alla toilette. 
Oltre a provare ad abbracciare il mondo, un abbraccio alla volta, mi ha sbalordito scoprire che, secondo la BBC, la sua Fondazione ha donato US $ 23mil (RM70mil) in soccorso allo tsunami nell’Asia meridionale. Ha anche ricevuto, come Nelson Mandela e Kofi Anan, il premio Gandhi-King per la non-violenza (dal nome del Mahatma Gandhi e di Martin Luther King).
Mi sono chiesta come sarebbe stato ricevere un abbraccio di Amma, i cui occhi sembrano non perdere mai la luce della compassione per le persone di ogni ceto sociale, senza distinzione di razza, credo o provenienza. La scorsa settimana, quando ho saputo che sarebbe stata al Marina Bay Sands Convention Centre di Singapore, ho deciso di cogliere l'opportunità di incontrarla, anche se solo per pochi secondi.

Jojo incontra Amma
Mentre aspettavo il mio abbraccio, ho incontrato un ex-bancario che era presente a quel fatidico giorno di tanti  anni fa, in cui un lebbroso ha provato a ricevere l’abbraccio di Amma. Si ricordava dei dettagli come se fosse ieri. Ha detto che un odore fortissimo emanava dalle ferite sanguinanti del lebbroso. Tutti erano inorriditi e nauseati. Alcuni sono fuggiti per paura mentre altri lo guardavano disgustati, invece Amma lo ha accolto a braccia aperte, cullandolo come un bambino.
Una volta ha detto: "Se fate 10 passi verso di me, sono pronta a farne cento verso di voi." Ha cominciato a baciargli le ferite delle mani e poi gli ha amorevolmente cosparso il corpo di cenere. Quando se n’è andato era guarito dalla malattia della lebbra. Questo avvenne quasi 34 anni fa e ancora oggi omaggia Amma, senza mai dimenticare ciò che ha fatto per lui. Per quanto riguarda il banchiere, l’essere stato testimone di un tale atto di compassione ha cambiato la sua vita. Ha abbandonato il suo lavoro ed è a tutt’oggi accanto ad Amma come Swami Ramakrishnananda Puri.

Una devota di Amma degli Stati Uniti, Janine, , che è stata con Amma per più di 20 anni, ha raccontato di essersi messa a ridere quando una volta un giornalista internazionale ha chiesto ad Amma che cosa fa nel suo tempo libero. Amma non riusciva a rispondere alla domanda perché non ha tempo libero. Quando la gente le chiede se ha bisogno di una pausa di riposo, Amma ha fatto questa interessante analogia. Ha detto che per lavoro una babysitter accudisce il figlio di altri solo in certi orari, ma per una madre la storia è diversa. Non ha mai un giorno libero. 

Infatti, quando lo scorso fine settimana a Penang ha finito di abbracciare tutti dopo 19 ore di fila, la gente pensava che si sarebbe ritirata in camera a dormire, invece ha deciso di partire subito per Kuala Lumpu, perché, ha detto,  «I miei figli di KL stanno già aspettando."
Ebbene, dopo cinque ore,  il numero del mio biglietto era vicino. Ora mancavano pochi secondi al mio incontro con Amma. Cominciavo a sentirmi un po’ nervosa. Non sapevo cosa aspettarmi. Improvvisamente mi sono trovata dentro il suo abbraccio come un bambino piccolo. Ricordo Amma che mi accarezzava la schiena e intanto pregava nel mio orecchio. In quel momento ho dimenticato tutto ciò che avevo nella mente. C'era una tale senso di pace nello stare con lei. Mi sentivo accettata per quello che ero, e amata comunque. Prima che mi allontanassi, si è allungata per baciarmi le mani e quel suo gesto affettuoso mi ha fatto sentire piccola piccola. Sembrava brillare di cotanto amore incondizionato, che era difficile non commuoversi.  Mi sono sentita veramente fortunata ad averla incontrata. 
Dopo aver parlato con una serie di persone di ogni estrazione sociale, ho capito che gli abbracci di Amma  operano davvero sulle persone, in modo radicalmente diverso. Ho incontrato donne che non potevano avere bambini, ma che sono rimaste incinte dopo essere state abbracciate dalla 'Santa degli Abbracci.' Poi ci sono quelli che non sentono nulla. È interessante notare come il giornalista del The Star, T. Selva, che non aveva provato nulla al suo primo abbraccio con Amma, al secondo è rimasto così profondamente toccato da riuscire a malapena a stare in piedi e di conseguenza alla fine ha scritto un libro su di lei, intitolato  Viaggio con Amma. Se quando la incontrate, non provate nulla, oppure sentite un mondo d’amore nel cuore, vi consiglio vivamente di ricevere quell’abbraccio!  

Jojo Struys è conduttrice/produttore televisiva e al momento sta conducendo  "Chalk and Cheese" su  Asian Food Channel. I suoi suggerimenti sul pensiero positivo possono essere ascoltati quotidianamente su Lite FM ed ha appena lanciato il suo CD di Audio Rilassamento Guidato "Letting Go with Struys Jojo" per aiutare le persone ad abbandonare lo stress e diventare più positive. Per ritrovare le riflessioni di Jojo, la potete twittare @jojo_struys o potete andare su  www.jojostruys.com