Benvenuto nel Blog di Satsang Milano

"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " - Amma

Insieme per la Natura

"Amma chiede a ogni abitante del pianeta di offrire il proprio contributo per riportare l'armonia nella NATURA" - Amma

In Armonia

Molte voci si fondono per creare un unico suono. Molti cuori focalizzati su un unico obiettivo: il nostro Sogno “EMBRACING THE WORLD"

Il Cammino della Pace

"Possa l'albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell'amore. Fate che le buone azioni siano le foglie quell'albero. Possano le parole di gentilezza esserne i fiori. E la pace il suo frutto." – Amma

Il Nostro Sogno

"Che tutti, nel mondo, possano dormire senza paura almeno per una notte. Che almeno per un giorno ciascuno possa mangiare a sazietà. Che almeno per un giorno gli ospedali non debbano curare vittime della violenza. Che almeno per un giorno ciascuno possa aiutare il povero e il bisognoso con il servizio disinteressato. Che questo piccolo sogno si realizzi, questa è la preghiera di Amma." - Amma

lunedì 26 dicembre 2011

Tsunami - sette anni dopo...

Il mio primo viaggio in India fu segnato da quest'esperienza che diede una svolta alla mia vita. 

Lo tsunami colpì il Centro di Amritapuri e i villaggi vicini la mattina del 26 dicembre 2004. 140 abitanti del luogo rimasero uccisi. Migliaia di persone, comprese le 20.000 presenti quel giorno al Centro di Amma, furono evacuate sotto la diretta supervisione di Amma. In poche ore, la vicina Amrita University fu trasformata in un  gigantesco campo di primo soccorso. Amma predispose tutti i necessari rifornimenti, tenendo conto di ogni più piccolo dettaglio.



Nel   Kerala,   complessivamente   il MAM donò €300.000 alle famiglie nei distretti di Kollam, Ernakulam e Alappuzha per procurare i recipienti per cucinare. Il MAM offrì i pasti non solo alle 20.000 persone evacuate del villaggio, ma anche ad altre 15.000 nei 12 alloggi temporanei del governo.

Nel periodo immediatamente successivo, i volontari confortarono gli abitanti locali sconvolti e aiutarono a ripulire dal fango e dalle macerie i dintorni delle loro case. I discepoli monastici di Amma parteciparono alle cremazioni. Il MAM, inoltre, provvide a dare sostegno psicologico, istruzione e alloggio agli orfani.

Nei  mesi successivi,  il  MAM  servì 10.000 pasti tre volte al giorno nei campi di soccorso a 18 punti di distribuzione di cibo in tre villaggi vicini ad Amritapuri.

RISPOSTA DELL’OSPEDALE AIMS AL DISASTRO
Undici ambulanze e squadre di medici e infermieri dell’ospedale AIMS si sono precipitati nelle zone colpite e hanno organizzato centri di assistenza medica polivalente attivi 24 ore al giorno lungo le coste orientali e occidentali dell’India. Il personale delle ambulanze ha provveduto prontamente e in modo intensivo alle cure mediche, ritornando in tutti i campi di soccorso ogni poche ore. Solo nelle prime 24 ore il MAM ha distribuito medicine per un ammontare di €12 000.

AIUTO MEDICO ALLE MADRI CHE HANNO PERDUTO I PROPRI FIGLI Alcune madri che hanno perduto i loro figli nello tsunami avevano subito la legatura delle tube come forma di contraccezione permanente. A causa dello shock della loro perdita irreparabile, alcune sono cadute in depressione, pensando al suicidio. Amma ha offerto a queste donne l’opportunità di sottoporsi a un’intervento di ricanalizzazione delle tube di Falloppio per annullare  l’intervento  di  sterilizzazione.  Sei donne si sono sottoposte alla procedura presso l’ospedale AIMS. Il MAM ne ha coperto le spese. Entro l’ottobre 2008, tutte queste madri avevano dato alla luce i loro bambini; 
Nell’arco di poche settimane dopo la tragedia, sui terreni del MAM era stata completata la costruzione di nove alloggi temporanei ciascuno dotato di elettricità, ventilatori e bagni separati. Ad Alappad, in Kerala e a Samanthampettai, in Tamil Nadu, il MAM ha provveduto agli alloggi per 550 famiglie. Il MAM, inoltre, ha collegato gli alloggi temporanei, attraverso la connessione satellitare di telemedicina, all’ospedale AIMS e all’ospedale dell’Ashram di Amritapuri.

SERVIZIO DI CONSULENZA
Qualche giorno dopo lo tsunami, Amma ha convocato un team di psichiatri, psicologi e assistenti sociali per iniziare a fornire assistenza alle famiglie. Molti sopravvissuti avevano riportato sintomi di patologie da stress post-traumatico, specialmente quelli che avevano visto annegare i loro figli e i loro cari.
I consulenti hanno aiutato bambini e adulti a esprimere e affrontare il dolore. Come parte della terapia i bambini sono stati incoraggiati a disegnare e dipingere, e molti hanno realizzato disegni di villaggi inondati dalle acque e di persone avvinghiate alle palme di cocco per salvarsi. Il MAM ha inoltre offerto lezioni di nuoto ai bambini per aiutarli a superare l’improvvisa paura dell’acqua. Questo servizio di consulenza ha dato alle famiglie il coraggio di ritornare nei propri villaggi vicini al mare.

L’IMPEGNO DI AMMA
Nel gennaio 2005, l’organizzazione di Amma ha impegnato 20 milioni di euro nelle opere di soccorso seguite allo tsunami, con l’obiettivo di ricostruire tutte le abii- tazioni andate completamente distrutte dallo tsunami in Kerala, unitamente alla ricostruzione in Tamil Nadu, Pondicherry e nelle Isole Andamane e Nicobare.
Dopo l’incontro con il Presidente dello Sri Lanka, Amma ha offerto 3 crore di ru- pie indiane, €600.000, per conto della Healthcare Charities, inc. USA (una iniziativa dei devoti di Amma), per l’opera di soccorso in entrambe le comunità, la cingalese e la Tamil.
Alla fine del 2006, dopo due anni di opere di soccorso, l’ammontare dell’aiuto finanziario del MAM è raddoppiato, raggiungendo 40 milioni di euro.

OPERE DI SOCCORSO – TSUNAMI A LUNGO TERMINE
•6.200 case in Kerala, Tamil Nadu, Pondicherry, Isole Andamane e Nicobare, sono state ultimate nell’ottobre 2008.
•Nello Sri Lanka sono state completate 96 case.
•Pensioni per le vedove in due villaggi del Tamil Nadu e nell’area vicino al Centro di Amritapuri.
• In Tamil Nadu, il MAM ha donato 600 barche da pesca, motori e reti da pesca.
In Kerala, il MAM ha donato 100 barche, motori e reti. Il costo approssimativo è di euro 850.000 In media ciascuna barca sostiene sette famiglie.
• La previsione di istruzione gratuita e di preparazione professionale per più di 2.500 giovani include:
-800 assistenti infermieri/e preparati all’AIMS;
-1.000 conducenti di taxi e guardie di sicurezza preparate nel centro
di addestramento professionale del MAM;
-Sette donne diplomate insegnanti presso la Scuola di Pedagogia
di Mysore
-Centinaia di donne hanno ricevuto una formazione al lavoro di sartoria, alla produzione di candele e di giocattoli.

Durante i tre mesi successivi allo tsunami, oltre 20.000 volontari, dall’India e dall’estero, hanno collaborato alle opere di soccorso.

Lo Tsunami ha devastato le coste del Tamil Nadu e di Pondicherry – special- mente il distretto di Nagapattinam, dove 7.000 persone hanno perduto la vita. I  discepoli  monastici  di  Amma  hanno  organizzato  un’  operazione  di  soccorso in quelle  zone,  predisponendo aiuto medico e vestiario per  9.500  ri- fugiati.  Per  molti  mesi  il  MAM  ha  distribuito  185  tonnellate  di  riso  crudo.
Centinaia di studenti dell’università di Amma, medici dell’ospedale AIMS e volo- ntari hanno aiutato e consolato le vittime nelle aree colpite. Il MAM ha realizzato numerosi campi di soccorso, costruito alloggi temporanei per 100 famiglie e adottato dei villaggi, ricostruendo migliaia di case e strutture comunitarie. Il MAM ha inoltre provveduto a offrire istruzione e corsi professionali per bambini e adulti.
Nel febbraio 2005 Amma ha visitato la regione e le famiglie negli alloggi tempo- ranei del MAM. Migliaia di persone sono venute da lei, ancora afflitte dall’angoscia. Amma le ha tranquillizzate amorevolmente e ha calmato la loro paura di vivere vicino al mare.

SRI LANKA
Nel 2005, Amma è stata invitata dal governo dello Sri Lanka “a benedire gli abitanti del paese di tutte le fedi e razze e a portare la pace e la prosperità nelle loro vite”. Durante la sua permanenza di tre giorni, Amma ha visitato due campi di soccorso nell’area tamil di Ampara, dove ha distribuito 15.000 sari e dhoti. Accompagnata dal Primo Ministro Mahindra Rajapaksa, Amma ha fatto visita anche a un campo di soccorso nella zona cingalese di Hambantotta.
Ad Ampara, sono intervenuti al darshan sia i soldati cingalesi che i combattenti delle Tigri Tamil. Amma ha incontrato il Presidente Chandrika Kumaratunge ed espresso il suo dolore per la sofferenza delle vittime. Per conto della Healthcare Charities, Inc., U.S.A. (una iniziativa dei devoti di Amma) Amma ha offerto €600.000 come fondo per la ricostruzione di nuove case. Le 96 case sono state ultimate nel gennaio 2007.

IL RADUNO DEI BAMBINI AD AMRITAPURI
Il MAM ha condotto un programma speciale di yoga, inglese e sanscrito per i bambini delle zone colpite dallo tsunami di Kollam e Alappuzha, Kerala. Oltre 10.000 bambini e bambine hanno preso parte a questi corsi che si sono tenuti dal 25 al 29 aprile e dal 22 al 24 maggio
2005. In ciascuna delle due occasioni, circa 5.000 bambini hanno soggiornato all’ashram. Ogni giorno i bambini hanno avuto il tempo per porre delle domande ad Amma. Amma ha incoraggiato amorevolmente i bambini a farle delle domande e, poiché Amma rispondeva con gioia alla loro innocente curiosità circa la sua vita e la spiritualità, le sessioni si sono sviluppate in una clima di deliziosa miscela di umorismo e di saggezza. Ogni giorno, tutti i bambini hanno ricevuto il darshan di Amma, le sue cure e il suo affetto. Poiché lo tsunami aveva lasciato la paura dell’acqua in molti bambini, Amma li ha portati personalmente nella piscina dell’ashram per aiutarli a superare questa paura. Ai bambini è stata data l’opportunità di esprimere i loro talenti e di recitare in programmi culturali. Per molti di loro questa è stata la prima volta che ricevevano una qualche educazione culturale.
IL PONTE AMRITA SETU
Il 20 dicembre 2006, il Presidente dell’India, Dott. A.P.J. Abdul Kalam, ha inaugurato Amrita Setu, il ponte costruito dal MAM per collegare la penisola di Alappad Panchayat alla terra- ferma. Amma ha preso la decisione di realizzare il ponte dopo i due “falsi allarmi” tsunami verificatisi nei primi mesi del 2005, nei quali fu testimone dell’enorme numero di barche coinvolte e della grande quantità di tempo necessaria all’evacuazione. Il ponte offre in 30 minuti una via di fuga centralizzata per 15.000 persone, nel caso Alappad dovesse affron- tare un nuovo disastro naturale.
Il ponte, completato nell’arco di un solo anno, è stato interamente pagato e costruito dal MAM, al costo di sei crore di rupie, più di 1,2 milioni di euro. Se fosse stato costruito da un appaltatore esterno il costo sarebbe stato doppio.

"Il ponte è anche un simbolo – il simbolo della forza dell’amore e dell’unità che porta gli esseri umani a unirsi.  E’ nella natura del fiume il fluire sempre in una sola direzione. Ma il flusso dell’amore non è così. L’amore fluisce a doppio senso, abbracciando tutti e il singolo. Con questo ponte Amma si aspetta che il concetto di “io appartengo a questa sponda e tu appartieni a quella sponda” e tutta l’idea di differenza che ne trae origine, cessino. " -Amma

giovedì 22 dicembre 2011

Socrate e il test del Triplo Filtro

Nell'antica Grecia lo studioso e filosofo Socrate era noto per la sua grande sapienza.
Un giorno un conoscente incontrò il grande filosofo e disse: "Sai cosa ho appena sentito dire di un tuo amico?"
Socrate rispose: “Aspetta un momento, prima di riferirmi qualcosa, vorrei fare un piccolo test. Si chiama il test  del Triplo Filtro.”
“Il Triplo Filtro?” chiese l’uomo
"Esatto" continuò Socrate.
“Prima di dire qualcosa sul mio amico, sarebbe una buona idea soffermarsi un momento e filtrare quanto stai per dire. Ecco perché si chiama il test del Triplo Filtro. Il primo filtro è la Verità. Sei assolutamente certo che quanto mi stai per dire sia vero?” 
"No, veramente l’ho appena sentito e te lo volevo riferire" rispose l’uomo.  
"Va bene," disse Socrate. "Allora non sai se è proprio vero oppure no. Proviamo adesso con il secondo filtro, il filtro della Bontà. Quanto stai per dire sul mio amico è qualcosa di buono? “  
"No, al contrario, è qualcosa di cattivo. "
"Allora," continuò Socrate, "vuoi dire qualcosa di cattivo sul mio amico, ma non sei certo che sia vero. Comunque potresti ancora superare il test, perché c'è ancora un altro filtro: il filtro dell’Utilità. Quanto stai per dire sul mio amico potrebbe essere utile?” 
"No, veramente no." Rispose l’uomo. 
"Allora," concluse Socrate, "se quanto mi vuoi dire non è vero, non è buono e nemmeno utile, non riferirmelo affatto.“ 

lunedì 19 dicembre 2011

Green Natale


GREEN FRIENDS
PROPONE

GREEN NATALE...
OVVERO, RICICLO E RIUTILIZZO DI MATERIALI ED OGGETTI 
....PER LE DECORAZIONI NATALIZIE,...PER INCARTARE I REGALI, ...
....PER LO SCAMBIO CREATIVO DI REGALI.....
PER CELEBRARE IL SOLSTIZIO DI INVERNO IN NATURA.......
e ispirata da tutto questo ..vi propongo con immensa gioia 
di partecipare tutti insieme
per la creazione del proprio albero natalizio o presepe alternativo,
interamente decorato o realizzato con materiali di riciclo e naturali!
ma non è finita qui....
alla vigilia di Natale allestiremo una piccola mostra con tutte le foto
dei nostri alberelli e l'idea più GREEN verrà premiata!!!!!
con un GREEN PREMIO NATURAlmente!!!
vi stuzzica l'idea???
e poi..........
su un tavolone, ognuno di noi lascerà un regalo da scambiare, un libro, un cd, un oggetto che può essere utile a qualcuno che già possiede, per cui non acquistato,...quello che vi sentite,...
incartato segretamente e donato a qualcuno che lo riutilizzerà
BUON lavoro
 







martedì 13 dicembre 2011

1...2...3...canta insieme a me!

Cosa c'è di più bello che condividere insieme il calore del Natale?

"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " 






lunedì 12 dicembre 2011

Effetto onda

Il Maestro stava camminando fra i campi quando gli si avvicinò un giovane dall’espressione molto preoccupata. 
“Con una giornata così bella dev'essere difficile stare così seri ” disse il Maestro. 
“Davvero? Non me ne ero accorto” rispose il giovane guardandosi attorno. I suoi occhi  passarono sul paesaggio, ma senza vederlo.
Il Maestro riprese a camminare, lo sguardo intenso.
“ Vieni con me se ne hai voglia” Il Maestro raggiunse la riva di uno stagno dalle acque immobili, intorno c’erano aceri dalle foglie giallo-oro prossime a cadere.  
“Siediti per favore” lo invitò il Maestro e il giovane i sedette sull’erba.  
"Ora cerca un sasso ” chiese il Maestro 
"Cosa?"
"Un sasso. Per favore trova un sasso e lancialo nello stagno."
Guardandosi intorno il giovane trovò un sasso e lo lanciò nell’acqua il più lontano possibile. 
"Dimmi ciò che vedi” chiese il Maestro. 
Sforzandosi di guardare con estrema attenzione la superficie dell’acqua per non perdere nemmeno un dettaglio il giovane rispose : “Vedo le onde.”
"Da dove cominciano le onde?"
"Dal sasso che ho lanciato, Maestro."
"Metti la mano nell’acqua e ferma le onde per favore “ chiese il Maestro. 
Il giovane non riusciva a comprende, mise la mano nell’acqua dove stava arrivando l’onda causando ancora più increspature. 
"Sei riuscito a fermare le onde con le mani?" chiese il Maestro. 
"No, certamente no."
"Sei riuscito a togliere le increspature?"
"No, Maestro. Ne ho solo fatte di più."
"E se avessi fermato la pietra prima che toccasse la superficie dell’acqua? La prossima volta che sei scontento della vita, afferra il sasso prima che tocchi la superficie dell’acqua. Non perdere tempo a disfare ciò che hai fatto. Cambia ciò che stai per fare prima di farlo." Il Maestro guardò con tenerezza il giovane. 
"Ma Maestro, come faccio a sapere cosa sto per fare prima di farlo?"
Maestro: “ Qualsiasi cosa tu faccia, fallo con consapevolezza. In tal modo apprenderai l’arte di fare solo ciò che produce le onde volute.” 

sabato 3 dicembre 2011

La vita è un dono meraviglioso

venerdì 2 dicembre 2011

La sposa perfetta

Un giorno due amici si incontrarono in un ristorante. Uno disse all'altro che aveva fissato la data del suo matrimonio ed invitò l'amico a parteciparvi. Chiese anche se l'amico aveva mai pensato a sposarsi.
"Si", rispose l'amico, "Desideravo ardentemente di sposarmi e mi organizzai per trovare la moglie perfetta. Incontrai una donna in Spagna. Era bella, intelligente e spirituale, ma non aveva alcuna conoscenza delle cose mondane, per cui non potevo pensare di sposarla.
In Korea incontrai un'altra donna. Era bella, intelligente ed aveva sia la conoscenza delle cose spirituali che di quelle mondane, ma non riuscivo a comunicare con lei. Per cui, di nuovo ricominciai a cercare. Alla fine incontrai in Afganistan la donna dei miei sogni. Era perfetta sotto tutti gli aspetti. Riuscivo anche a comunicare con lei". 
Interrompendolo, il compagno gli chiese: "La sposasti?" "No", rispose l'amico. "Perché?" chiese il compagno. "Perché anche lei cercava il marito perfetto".

"Figli, non possiamo aspettarci di trovare la felicità e la perfezione nel mondo. L'appagamento e la felicità dipendono soltanto dalla mente, non dagli oggetti o dalle circostanze esterne".

giovedì 1 dicembre 2011

Il tesoro

"Una leggenda racconta la storia di un pescatore chiamato Arun. 
Arun viveva sulle rive di un fiume. Una sera si stava avviando verso casa dopo una lunga giornata di lavoro con gli occhi semichiusi e sognava cosa avrebbe fatto se fosse stato ricco. Nel camminare il suo piede inciampò in un borsello di pelle che a lui sembrava essere pieno di tante piccole pietre. 
«Senza pensarci due volte raccolse il borsello e cominciò a lanciare i sassi nell’acqua. “ Quando sarò un uomo ricco, disse a se stesso, avrò una grande casa. E lanciò un altro sasso nel fiume. 
Poi ne lanciò ancora un altro pensando: io e mia moglie avremo domestici, cibo in abbondanza e tante belle cose. ‘ Andò avanti così finché non ci rimase che una sola pietra. Mentre la teneva in mano un raggio di sole la fece brillare. Comprese in quel momento che era una gemma preziosa. 
Aveva buttato via le ricchezze autentiche che aveva fra le mani sognando di ricchezze irreali del futuro. 
Charles Dickens una volta  ha detto:  "Rifletti sulle benedizioni del presente, di cui tutti ne abbiamo molte; non sulle tue passate disgrazie, di cui tutti ne hanno."
La Felicità e l’appagamento vengono dall’interno e non dalle circostanze . Vengono cambiando le cose che possiamo e dobbiamo cambiare. Dall’accettare e imparare a convivere con le cose che non possiamo cambiare, e la saggezza di riconoscere la differenza. Vengono dall’attitudine del cuore e della mente e dall’imparare a fidarsi di Dio. 
Domanda – Si dice che gli oggetti di cui gioiamo tramite i sensi non ci possono dare la felicità. Però a me sembra veramente di trarre la felicità dagli oggetti materiali; non è così?
Amma - La felicità non viene da qualcosa di esterno a te. Alcune persone adorano il cioccolato ma, per quanto sia deliziosa, dopo che avrai mangiato dieci porzioni in una volta, comincerai a provare avversione per il cioccolato. L'undicesimo pezzetto darà la stessa soddisfazione del primo. Ad alcuni il cioccolato non piace affatto. Il solo odore li nausea. Ma il cioccolato rimane sempre lo stesso, che alla gente piaccia oppure no. Se fosse davvero il cioccolato a renderci felici, non ci sentiremmo comunque felici a prescindere dalla quantità mangiata? E non sarebbero tutti a provarne piacere? Quindi la nostra contentezza non dipende dal cioccolato in sé, ma dalla nostra mente. Le persone credono di derivare la felicità dall'esterno e spendono tutta la vita a cercare di acquisire gli oggetti dei loro desideri. Ma alla fine, i sensi perdono la loro forza, diventiamo deboli e crolliamo. 
La felicità va cercata dentro, non fuori. Solo se facciamo affidamento sulla felicità interiore possiamo provare sempre beatitudine e appagamento. Sia gli oggetti materiali che i sensi che li percepiscono hanno dei limiti. Non è che l'aspetto materiale della vita debba essere evitato, ma dovremmo capire l'uso corretto di ogni oggetto e dargli, nella nostra vita, solo l'importanza che merita. Il problema sono i pensieri inutili e le aspettative.
Riconoscete il vostro dharma e sforzatevi di vivere di conseguenza. Compite le azioni senza alcuna aspettativa. Non aspettatevi amore, ricchezza, fama o altro. Lo scopo delle nostre azioni dovrebbe essere la purificazione del nostro sé interiore. Siate attaccati solamente a ciò che è spirituale, perché solo in quel caso conoscerete la vera felicità. Se compite delle azioni aspettandovi qualcosa dagli altri, la sofferenza sarà la vostra unica compagna. Ma se vivete in armonia con i principi spirituali, sarete in paradiso qui sulla terra e anche dopo la morte. Sarete di beneficio sia a voi stessi che al mondo. 

lunedì 28 novembre 2011

Il re e il falco


Genghis Khan, era sovrano di un vasto impero, ma non riusciva a controllare il proprio temperamento.

Una mattina d’estate, il grande condottiero partì per una battuta di caccia con la sua corte. Gengis Khan era un abile cacciatore, ed era abilmente assistito dal suo falco preferito. Alla semplice parola del suo maestro il falco si alzava alto nel cielo per scrutare il terreno sottostante alla ricerca di prede. Alla vista di un cervo o di un coniglio, si fiondava giù a velocità sorprendente. 

Quel giorno, la fortuna sembrava essere dalla parte di Gengis Khan. La caccia fu eccellente e tutti si erano divertiti. Prima del tramonto, il gruppo si riunì per avviarsi insieme sulla via del ritorno. Scelsero la strada più corta per tornare al palazzo. Solo Gengis Khan decise di fare un’altra strada. Persino il suo falco se ne volò via, ma Gengis Khan sapeva avrebbe saputo ritrovare la via del ritorno.

Assetato e stanco cavalcò lungo un sentiero che portava a una sorgente, ma raggiunto il punto dove doveva essere la sorgente scoprì che era in secca. Continuò a cavalcare e vide delle gocce d’acqua grondare da una roccia. Smontò dal suo destriero, tirò fuori dalla bisaccia un piccolo calice d’argento e cominciò a riempirlo sotto le gocce.  

Malgrado Gengis Khan avesse davvero sete e fosse molto impaziente, riuscì a tenere il calice fino a quando fu completamente pieno. Proprio mentre stava portandolo alle labbra, sentì il sibilo del suo falco che con uno slancio colpì il calice rovesciando tutta l’acqua a terra.

Gengis Khan s’infuriò, ma quello era il suo animale preferito, forse anche lui aveva una gran sete oppure stava giocando. Così raccolse il calice, lo ripulì dal terriccio e lo riempì di nuovo. Intanto il falco volteggiava nell’aria. Quando fu mezzo pieno, il falco scagliò un altro attacco, facendo rovesciare il liquido.
Gengis Khan adorava quell’animale, ma sapeva di non poter permettere che gli mancasse di rispetto, in nessuna circostanza.

Allora sguainò la spada che portava alla cintura, afferrò il calice e ricominciò a riempirlo, con un occhio all’acqua e l’altro al falco. Quando l’acqua raggiunse quasi l’orlo del bicchiere, il falco si levò in volo e puntò su di lui. Con un colpo secco, Gengis Khan gli trafisse il petto. Sgorgò un fiotto di sangue e l’animale cadde ai suoi piedi senza vita. 

Ora il filo d’acqua si era prosciugato. Deciso a placare la sua sete, il grande condottiero si arrampicò sulla roccia in cerca della fonte. Con grande sorpresa, scoprì che nella pozza d’acqua c’era un serpente morto, uno dei più velenosi. Comprese allora perché il suo adorato falco aveva voluto impedirgli di bere. “Voleva salvarmi la vita e l’ho ripagato con la morte. Ho imparato una triste lezione oggi.... ”



mercoledì 16 novembre 2011

Meditazione

La meditazione non è solamente lo stare seduti con gli occhi chiusi. Ogni azione dovrebbe essere percepita come un atto di adorazione. Si dovrebbe essere in grado di fare l’esperienza della Sua presenza ovunque.  ~ Amma

mercoledì 9 novembre 2011

ABC-AMALA BHARATAM CAMPAIGN bellezza, salute e ambiente

L’Amrita Bharatam Campaign (ABC) è un programma che si prefigge di migliorare la salute pubblica e ripristinare la bellezza fisica dell’India. Con questa campagna Amma richiama tutti i cittadini dell’India ad abbracciare le nuove iniziative concrete per sostenere la pulizia degli spazi pubblici, promuovere la salute attraverso l’igiene, differenziare l’immondizia, riciclare,  differenziare  e smaltire gli scarti. La campagna influisce anche nel rendere le persone più consapevoli sulla necessità di evitare di imbrattare sputando o urinando in pubblico conservando la pulizia ambientale. Dal suo avvio nel settembre del 2010, questa campagna di consapevolezza ha già toccato più di quattro milioni di persone.



Tramite ABC, i volontari stanno risanando le aree pubbliche, costruendo servizi igienici pubblici e divulgando nelle scuole la consapevolezza sul modo appropriato di smaltire la spazzatura.  Nel Kerala, dove è stata lanciata l’iniziativa, le campagne di pulizia sono state fatte in tutti i centri maggiori. La campagna si è già diffusa nel Tamil Nadu, nel Maharashtra e a Nuova Delhi, dove diversi funzionari governativi, incluso il Primo Ministro di Nuova Delhi, Sig.a Shela Dixit, e il Segretario Generale del Primo Ministro e il Ministro dell’Agricoltura, hanno personalmente preso parte nella campagna di pulizia.

ETW sta distribuendo anche  fazzoletti a più di un milione di studenti per insegnare loro l’uso  ed evitare di sputare a terra. 

martedì 8 novembre 2011

Pulizia a tutto ritmo a Sabarimala



Campagna igienico-sanitaria: Volontari di Mata Amritanandamayi Math impegnati nella pulizia a Sabarimala domenica. 
Sabarimala sta prendendo un aspetto più pulito  — tutto grazie alla campagna di pulizia prestagionale intrapresa dal Mata Amritanandamayi Math  a Sannidhanam. La campagna è cominciata sabato. 

Il vicepresidente del Math, Amritaswaroopananda Puri, ha detto che il progetto di pulizia ‘Amala Bharathom,' è stato esteso anche a Sabarimala. Domenica, la squadra dei volontari del Math hanno pulito ‘Bhasmakkulam' e le aree limitrofe. Anche la Lower Tirumuttom, la zona della Malikappuram, e la Pandithavalom, dove ogni giorno si accampano migliaia di pellegrini durante la stagione del pellegrinaggio, sono state pulite domenica. 

Il portavoce del Math, Raju Swami, ha riferito al The Hindu che la zona del Urakkuzhi verrà pulita lunedì. Oltre 4.700 volontari hanno partecipato ai primi due giorni dell’iniziativa. 

I volontari del Math hanno raccolto 25.000 sacchetti di rifiuti nelle diverse zone di Sannidhanam che domenica sono stati portati all’inceneritore di Paandithana, ha detto. 

Entro lunedì i volontari laveranno le aree cementate e la pavimentazione del Valiya Nadappanthal, i cavalcavia e i vari templi più piccoli di Sabarimala, ha detto. 

I rifiuti plastici, i vestiti e altri rifiuti solidi sono stati tenuti chiusi in sacchetti.

Gurudas Chaitanya e Tapasyamritha Chaitanya del Math sono stati i coordinatori della campagna a Sabarimala e a Pampa. 

Il Consiglio di Amministrazione di Travancore Devaswom ha fornito cibo e alloggio ai volontari.  

A Pampa

Le fonti del Math riferiscono che la campagna a Pampa comincerà lunedì. 

Prenderanno parte al programma oltre 1.500 volontari, tra cui donne e studenti connessi alle istituzioni educative del Math. I volontari puliranno anche il percorso di trekking. Il Math prevede di completare la campagna di pulizia entro lunedì sera. Il Presidente del Consiglio Oommen Chandy inaugurerà ufficialmente la campagna di pulizia a Pampa alle ore 9.00 di lunedì mattina. 

Prenderanno parte alla campagna anche l’ Akhila Bharatha Ayyappa Seva Sanghom, il Satya Sai Seva Samiti, il  National Service Scheme e il Vana Samrakshana Samits in connessione ai comitati dell’eco-sviluppo del Dipartimento Forestale. 

lunedì 7 novembre 2011

Meditazione: l'Integrated Amrita Meditation Technique®

L'Integrated Amrita Meditation Technique® ( Meditazione IAM) è nata dall'intuizione di Amma e dal suo profondo interesse per la crescita spirituale di ogni individuo.

L'antica tradizione indiana ribadisce da sempre che meditare è la via per condurre una vita pacifica ed equilibrata.
Perché? Perché aiuta a trovare la reale fonte interiore di pace e di felicità, portando l'individuo sempre più in profondità dentro se stesso: meditare favorisce il rilassamento sia fisico che mentale, consente di vivere con maggiore armonia ed equilibrio.
Con la meditazione diventano più chiari il nostro potenziale interiore e le capacità, si aprono i canali di creatività ed espressione personale permettendo la scoperta dei talenti nascosti e delle qualità. Le nostre energie vengono incanalate in modo appropriato e possono essere usate per il beneficio della società, dello sviluppo personale e della pienezza nella vita quotidiana.
Se si è sinceri e costanti nel praticare la meditazione si può avere una crescita spirituale notevole e trascendere le limitazioni del corpo, della mente e dell'intelletto.

Amma ha trasmesso questa tecnica per tutti coloro che sono pronti ad impegnarsi quotidianamente. La Tecnica di Meditazione Integrata Amrita (IAMT Meditation) è facile da imparare ed è particolarmente appropriata per le persone che conducono una vita molto attiva. Non richiede molto tempo, circa 30 minuti al giorno.

Chi può imparare questa tecnica?
Chiunque abbia più di 18 anni, per i minorenni è necessaria l'autorizzazione scritta dei propri genitori, non sono richieste particolari conoscenze.

Come si può imparare?
Si impara nell'arco di un fine settimana partecipando a corsi che possono essere anche residenziali.
La stessa Amma ha trasmesso il metodo che gli insegnanti utilizzano per la formazione durante i corsi, in modo da garantire una trasmissione diretta e corretta delle tecniche, per questo motivo si richiede la sottoscrizione di un impegno di non divulgazione del metodo appreso.

E' possibile, per chi ha già frequentato un corso, partecipare agli incontri per rinfrescare la tecnica.
Guarda se nella tua città è in programma un Corso di meditazione

Costi
Nella tradizione indiana, gli insegnamenti vengono trasmessi gratuitamente. Seguendo questa regola anche l'insegnamento dell'Integrated Amrita Meditation Technique® è gratuito.
Generalmente viene richiesto un contributo per coprire le spese di gestione


domenica 6 novembre 2011

Ciò che fa la differenza


Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno». Dio condusse il sant'uomo verso due porte.

Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.

C'era una grandissima tavola rotonda imbandita di ogni squisitezza dal profumo delizioso. Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.

Le persone sedute attorno al tavolo però erano magre e emaciate. Tutti avevano l'aria affamata perchè legati alle braccia avevano dei cucchiai con dei manici lunghissimi. Tutti potevano raggiungere i piatti di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno". Quindi si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda e tante deliziose pietanze. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici legati alle braccia, ma questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio : «Non capisco!» 

"E' semplice, - rispose Dio, - Questi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé stessi....ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri ! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a se stessi...

Inferno e Paradiso sono uguali... la differenza la facciamo noi!

Amma dice che quando le persone lavorano in armonia con uni con gli altri e in armonia con la natura, otterranno il meglio dalla vita. Un aspirante spirituale comprenderà che il mondo intero è pervaso dallo stesso Ishwara che risiede da sempre nel proprio cuore. 

Questo è ciò che si intende per visione dell’uno o equanimità della mente, oppure samatvam o yoga.

mercoledì 19 ottobre 2011

Il vero cambiamento


September 27, 2011
Amritapuri Campus

I giovani  sono il bindu - il punto centrale della vita, il momento in cui non si è né bambini né adulti. E’ il momento ideale per addestrare la mente. La generazione più giovane possiede un'energia enorme. Se questa energia viene  incanalata correttamente, i giovani di oggi possono fare meraviglie. Se i giovani cambieranno, il mondo cambierà.



Il vero cambiamento avviene solo quando la conoscenza e la discriminazione vanno di pari passo. Ciò si traduce in un aumento del proprio livello di consapevolezza. Consapevolezza significa veglia. Si rimarrà sempre internamente svegli e vigili in ogni circostanza della vita, e ciò porterà automaticamente verso il successo. Così, piuttosto che focalizzarsi sul successo è necessario focalizzarsi sull’incanalare le energie nel giusto modo. Purtroppo la società di oggi dà più importanza all’acquisizione di informazioni piuttosto che allo sviluppo della consapevolezza. Quindi, c’è il sapere, ma non la consapevolezza. E 'come diventare consapevoli della testa solo quando si ha il mal di testa. 

La definizione di soldato non si applica solo a chi  attacca i nemici con spade e cannoni. Chiunque si sforzi  di raggiungere l'obiettivo della vita è, in un certo senso, un soldato. Uno Kshatriya è colui che combatte le battaglie della vita. In ogni campo della vita bisogna avere il coraggio e il vigore dell’ azione per concentrare tutta la nostra attenzione sull’obiettivo della vita e andare avanti. Per evitare l'egoismo, c'è bisogno della luce della bontà del nostro cuore. C'è bisogno anche della capacità di esprimere questa bontà. L'obiettivo di tutte le nostre azioni deve essere la crescita completa della società e il benessere dell'umanità. La crescita dell'umanità include anche la nostra stessa crescita. Questa è la vera crescita. Affinché questa comprensione posso diventare saldamente radicata nella mente, abbiamo bisogno della discriminazione.



L'indice principale che la vera conoscenza è in crescita è lo sbocciare del pensiero discriminante - la capacità di distinguere ciò che ci eleva da quello che ci fa affondare. Se la conoscenza è priva del pensiero discriminante, è incompleta, come un fiore senza profumo, come una parola senza significato, come una fiamma senza luce. Oggi, quando la gente dice che la conoscenza è in crescita, è come dire "Il sole è sorto, ma è ancora buio." Immaginate un bel giardino con innumerevoli fiori di tutti i colori, forme e dimensioni. Se un  giardino così è pervaso da un cattivo odore, allora ovviamente qualcosa è andato storto.

Come futuri leader e pilastri della nostra società, è importante sviluppare una profonda connessione con la vostra cultura e il paese. Allo stesso tempo è necessario un intelletto autonomo e una mente aperta. Bisognerebbe avere il coraggio di accettare la bontà ovunque la si veda, rifiutando il male. Così quando la conoscenza e la discriminazione si fonderanno in modo equilibrato, le vostre energie interiori raggiungeranno una  maggioredimensione che vi aiuterà a condurre una vita di amore, pace, felicità e successo.

Questo messaggio ai giovani è stato pubblicato nella Samved Amrita Sanjeevani newsletter, rilasciato durante le celebrazioni di Amma al 58 ° compleanno.

domenica 16 ottobre 2011

7 - 9 ottobre a Milano

martedì 11 ottobre 2011

Premio Nobel è Professore Aggregato ad Amrita

Nobel Prize Winner is Adjunct Faculty at Amrita

6 Ottobre  2011 
Amrita University

Ciò che gli scienziati comprendono, grazie ad innumerevoli fallimenti e ai rari successi, è che la scienza è un processo che implica l’accostarsi alla verità attraverso prove ed errori, rendendosi sempre conto che si avrà solo una parte della risposta.

Per risolvere i problemi dell'umanità c’è bisogno di questa comprensione. 

- Dr. Lee Hartwell,  Nobel per la Medicina e la Fisiologia 

Il Dr. Hartwell ha recentemente accettato la carica di professore a contratto presso l'Università Amrita. Nel 2001 ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina per le sue scoperte su una specifica classe di geni  che controllano il ciclo cellulare e di conseguenza tutti gli aspetti della crescita e della divisione cellulare, fornendo indizi preziosi sulla comprensione del cancro.

E’ tuttora  Chief Scientist presso il Centro per la Salute Sostenibile, Arizona State University, ed è anche Direttore Emerito presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Washington, USA.

"Dopo le diverse interazioni con i docenti di Amrita, abbiamo concordato di collaborare sugli obiettivi comuni per l'istruzione," ha detto.

"Il futuro dell'umanità dipende dalla qualità dell’istruzione scientifica," è la risposta del Dr. Hartwell a chi potrebbe domandarsi come mai uno scienziato eccezionale come lui è coinvolto in questioni relative all’istruzione. 

"Sono necessari drastici cambiamenti sul modo in cui utilizziamo le risorse naturali — e ciò significa che le persone, le imprese, i paesi e le organizzazioni internazionali dovranno accordarsi su appropriate politiche sostenibili ed eque."

L’istruzione scientifica, secondo il Dr. Hartwell, potenzierà le persone a prendere decisioni intelligenti e conseguentemente a sostenere politiche appropriate.

La collaborazione con l'Università Amrita ha avuto inizio con un corso sulla Scienza della Sostenibilità per gli insegnanti. "Stiamo sviluppando i contenuti per il corso con l'aiuto dei nostri colleghi della Scuola della Sostenibilità, Arizona State University.” La Facoltà Amrita fornirà la competenza nell'uso di tecnologie dell'informazione per migliorare le istruzioni," ha detto.



Il Dr. Hartwell ha interagito con i docenti e gli studenti di Amrita da parecchio tempo. Nell’Ottobre del 2009 ha tenuto il discorso di convocazione per i laureandi di Amrita, in cui ha spiegato che la Scienza della Sostenibilità è molto più impegnativa della Scienza tradizionale. 

"In primo luogo, i problemi della sostenibilità sono complessi e pertanto non soggetti a soluzioni precise," ha detto. "In secondo luogo, la Scienza tradizionale, sposta le persone dal sistema in fase di studio, ma con problemi di sostenibilità, siamo parte del sistema. I valori delle persone, le motivazioni e i comportamenti interagiscano con il mondo fisico e ne influenzano i risultati. I problemi che abbiamo di fronte, coinvolgono tutta la complessità del pianeta e della società umana.”

 “Che cosa rende gli studenti Amrita speciali?" è stata una domanda posta nella stessa occasione. 

Fornendo egli stesso la risposta, ha elaborato, "La scienza occidentale porta alla conoscenza. La scienza orientale conduce alla comprensione. Nella vostra formazione avete avuto entrambe le tradizioni."


Gestione delle risorse idriche con Tecnologia Basata sui Sensori



10 Ottobre  2011

School of Engineering, Amritapuri

Secondo al Ministero Indiano delle risorse idriche, la nostra nazione estrae acqua sotterranea più di qualunque altro paese al mondo.

Il sessanta per cento dell’ acqua viene utilizzata per l'irrigazione. Il  resto per i consumatori industriali e domestici.



Insieme alla crescita economica dell’India, aumenta anche il suo fabbisogno di acqua, e rendere la gestione delle risorse idriche efficiente è ora più importante che mai.

Nel tentativo di migliorare le pratiche di irrigazione, Bri Remya e il suo team di studenti dell’ultimo anno del B.Tech. (Computer Science and Engineering), Asha s. Benny, a. Jayapriya e k. m. Shabana, hanno progettato una rete di sensori gestiti da un microcontrollore per automatizzare l'irrigazione solo quando questa è strettamente necessaria.  



Il loro lavoro è stato recentemente pubblicato dal  Global Journal of Engineering and Applied Sciences con l’articolo intitolato Microcontroller Based Sensor Network for Irrigation in Agriculture. 

L’articolo descrive come la tecnologia basata sui sensori permetta un monitoraggio sistematico di parametri come la quantità di acqua del terreno e la profondità  delle acque sotterranee per determinare quando è necessario innaffiare. 
  
"Il conoscere in tempo reale questi parametri può consentire all'agricoltore di definire con precisione il momento e la quantità di acqua necessaria per ogni evento di irrigazione," ha dichiarato Bri. Remya.

"Si innaffierebbe solo quando è strettamente necessario," ha aggiunto.

Nel sistema proposto, l'intero campo viene dapprima suddiviso in piccole sezioni, con sensori ambientali incorporati in ogni sezione. Se una particolare sezione necessita di essere innaffiata, i rispettivi sensori Inviano un segnale digitale ai microcontrollori, che a loro volta aprono le valvole che controllano gli irrigatori.  Quando la quantità d’acqua necessaria è stata irrorata, le valvole si spengono.  

Un algoritmo indica quando si dovrebbe irrigare in base a quel particolare tipo di coltura per le sue condizioni di crescita ideali. I sensori forniscono anche informazioni volti a regolare i cicli d'irrigazione in base ai modelli meteorologici.  Di conseguenza, la quantità di acqua utilizzata verrebbe ridotta al minimo, evitando alla terra l’eccesso di saturazione di acqua. 



Per campi di dimensioni maggiori, viene impiegata l’unità di un microcontrollore principale che aggrega  la lettura dei microcontrollori delle diverse sezioni. L'orario di inizio e di fine di ogni ciclo di irrigazione viene trasferito in tempo reale ad un server centrale per ulteriori analisi.
"I sensori dei microcontrollori sono piuttosto economici e il requisito di alimentazione lo è ancor di più " ha spiegato Bri. Remya.

"Il monitoraggio di parametri come la temperatura, l'umidità e l'umidità del terreno possono essere utilizzati anche per controllare eventi come gli attacchi di parassiti o malattie," ha aggiunto.

Gli studenti della B.Tech. (Electronics and Communication Engineering)  progrediranno nell’impresa passando dalla simulazione all'implementazione.



Questo sistema basato sui sensori ha il potenziale per rivoluzionare le pratiche di irrigazione. L'acqua è una risorsa preziosa e non si può vivere senza. Gli studenti e il corpo accademico di Amrita stanno facendo tutto il possibile affinché non venga sprecata. 

domenica 4 settembre 2011

Tour europeo di Amma 2011


Milano
 dal   07-09 Ottobre 2011


Incontrare Amma è un dono e il programma e l'abbraccio sono completamente gratuiti; i biglietti vengono distribuiti per assicurare al programma uno svolgimento armonioso.




  
...le tappe successive

 Ottobre 11-13
   
Ottobre 15-16

Ottobre 18-20

Ottobre 23-25

Ottobre 27-29
  
Ottobre 31- November 02
   
Novembre 05-07

Novembre 10-12
  
Novembre 15-17

martedì 16 agosto 2011

Insieme i giovani toccano nuove vette


Dal 24-31 luglio 2011 il M.A Center in Germania, ha ospitato la 7ma Iiniziativa Europea della Gioventù  “Reaching New Heights “ Toccare Nuove Vette “ – La Forza della Gioventù per Cambiare il Mondo”  un programma multinazionale rivolto ai giovani che ha ospitato 180 ragazzi e ragazze di oltre 20 paesi europei e non solo. 

Reaching New Heights è stato focalizzato su otto sfide principali che i giovani affrontano nella società odierna: mancanza di autostima, depressione e suicidio, le dipendenze e abuso di sostanze, erosione della cultura e dei valori, violenza, povertà e disoccupazione, mancanza di prospettiva e di significato, crisi familiari e sociali e le sfide ambientali. Il gruppo di ogni paese ha scelto una sfida specifica da affrontare durante l'iniziativa.

Il gruppo di ogni paese ha scelto sei mesi prima una sfida specifica su cui lavorare e sulla base di ricerche scientifiche, discussioni e interviste tra i giovani interessati sono stati realizzati dei brevi video clip e poster che sono stati presentati all’inizio  del programma. 

Per affrontare questi problemi sono state identificate quattro tipi di ‘Forze’ : la forza della fiducia, la forza dell’impegno, la forza della creatività, e la forza della comunità. L’affrontare le otto sfide con questi quattro tipi di forze conduce a otto obiettivi corrispondenti che durante il campo sono stati denominati in ‘Obiettivi di Sviluppo Giovanile’: Fiducia, Comprensione, Salute, Tolleranza, Natura, Cultura, Progresso e Visione.


Le quattro forze sono state individuate grazie alle discussioni e ai confronti e sviluppatisi durante il campo.

La forza della fiducia è stata trattata da Br. Shubamrita Chaitanya, che ha sottolineato l'importanza di sviluppare la fiducia in se stessi come strumento per la crescita personale e ha suggerito i percorsi per acquisire un maggiore senso di autostima e integrità e i modi per superare ostacoli nella vita.

La forza di assumersi un impegno è stata discussa dall’attrice holliwoodiana ed ex campionessa mondiale di  kick-boxing e di pugilato Lucia Rijker, che ha condiviso con i giovani come l’impegno, la dedizione e la determinazione l’abbiano aiutata a raggiungere nuove vette nel campo dell’atletica e della recitazione. 

La forza della creatività è stato discussa dell'artista tedesca Gabriele von Lutzau *, che ha sottolineato l'importanza della creatività, dell’originalità e della libera espressione e ha suggerito delle strategie che possono permettere ai giovani di liberare i propri poteri di immaginazione e innovazione per portare un cambiamento nella propria vita personale e in quella degli altri. Nel suo discorso ha condiviso con i giovani come è riuscita a trasformare le ferite della vita in stelle, utilizzando l’arte come strumento per superare le esperienze traumatiche che stava attraversando

La forza della Comunità è stata discussa da Bri. Dipamrita Chaitanya, che ha sottolineato l'importanza di appartenere e di contribuire a una comunità basata sui valori per sviluppare il carattere e i sistema dei valori dei giovani. 

Per rendere l'iniziativa rilevante sia agli stessi giovani, alla comunità locale e alla società in senso più ampio, sono stati organizzati tre progetti a larga scala in stretta collaborazione con la città di Michelstadt.

Il primo di questi progetti è stato quello dell’allestimento e progettazione per il rinnovamento di un’area parco di Heilig-Kreuz a Michelstadt, una città limitrofa al M.A. Center tedesco. I giovani che hanno partecipato a questo laboratorio hanno contribuito a riprogettare l'area piantando vegetazione, riparando un ponte, ripulendo il letto del fiume e i sentieri e rimettendo a nuovo la segnaletica.  

Il secondo progetto è stato la creazione di un monumento artistico sotto la guida degli studenti della scuola di scultura del legno di Michelstadt. I partecipanti progettato un monumento che è stato posto nell'area parco rinnovato a  Heilig Kreuz- l’ultimo giorno del campo. Si erge a simbolo degli otto Obiettivi dello Sviluppo Giovanile. Il polo centrale del monumento regge una colomba – simbolo universale di pace e di speranza, realizzato da Gabriele von Lutzau.

Il terzo e più grande progetto è stato un Musical presentato l’ultima sera della settimana al Theater-Hall “Odenwaldhalle” a Michelstadt. Durante il suo discorso il sindaco di Michelstadt, Stephan Kelber,  ha detto: "A nome di tutta la popolazione della regione Odenwald,  17.000 persone, posso dire che siamo molto felici di avervi tutti qui, in questa città. Siamo davvero orgogliosi che siate qui, e questa sera ci sentiamo un po' come il centro del mondo."

Nei sei mesi precedenti i gruppi Ayudh di tutta europa avevano composto canzoni, creato scenografie teatrali, coreografie di danza e video documentari per esemplificare al pubblico le sfide trattate ed illustrare le possibili soluzioni. Durante il campo della gioventù svoltosi al M.A. Center in Germania il materiale delle singole scene è stato assemblato per produrre una rappresentazione. Durante i laboratori i giovani si sono occupati di tutti gli aspetti dello spettacolo: costumi, accessori di scena, coro, allestimento del palco, dipinti degli sfondi, luci, suono e videoproiezioni. In una sola settimana i giovani hanno creato una straordinaria performance – un autentico esempio della forza collettiva dei giovani di ispirare, creare e toccare nuove vette insieme.

Nonostante l'intensa attività durante la settimana, i giovani non hanno saltato la meditazione, il raccoglimento e le sessioni di yoga e tai chi. Grazie al lavoro dedicato di molti volontari  e alla sincerità, alla gioia e all'entusiasmo che ogni persona ha portato all'iniziativa, il 7 ° ritiro annuale è stato un successo totale.

L'evento è stato supportato dal programma "“Youth in Action” della Commissione Europea per l'Istruzione e la cultura, lo stato del Baden-Württemberg, la città di Michelstadt, l’ Anno Internazionale del Volontariato,  e l’Anno Internazionale della Gioventù dell’ONU.  

La prossima iniziativa dei giovani AYUDH si terrà presso il M.A. Centre in Germania nel luglio 2012. Maggiori informazioni: www.ayudh.eu

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* Gabriele von Lutzau, che è stata anche il patrono dell'iniziativa, ha ricevuto il riconoscimento al merito  “Bundesverdienstkreuz",  per il suo ruolo eccezionale nel salvataggio dei passeggeri  durante il dirottamento aereo da parte di terroristi nel 1977. Come hostess di  volo dell’aereo dirottato ha assunto un ruolo cruciale nell'operazione di salvataggio dimostrando enorme coraggio e compassione, nonostante stesse rischiando la propria vita.  

lunedì 8 agosto 2011

L'uomo d'affari

"C'era una volta un uomo d'affari molto indaffarato che attraversava un periodo di grandi tensioni e preoccupazioni. Nessuno dei metodi che aveva usato per cercare di calmare la mente sembrava funzionare. Un giorno vide un santo seduto sotto un albero e decise di avvicinarsi per ricevere qualche consiglio.

"Inchinandosi umilmente davanti al Maestro disse: 'O Reverendo, la mia mente è piena di tensioni, non c’è pace. Cosa posso fare per trovare la felicità'?
Rispose il saggio: 'Cerca di fare della pratica spirituale ogni giorno, mattina e sera'.

"'Ma dove lo trovo il tempo per tali cose?' esclamò l'uomo d'affari. Dicendo così, tirò fuori un mazzo di chiavi dalla tasca e le fece tintinnare davanti al maestro. 'Guarda soltanto quante chiavi ho!' disse. 'Ogni chiave rappresenta una moltitudine di responsabilità! Per cui, per favore, suggeriscimi un modo più facile'.
"Il Maestro disse: 'Va bene, ti inizierò al mantra. Cerca di ripeterlo alcune volte al giorno, questo è tutto'.
"'Ma non ho abbastanza tempo per farlo! Non c'è un modo più semplice?'
"'Quanto dista il tuo letto dal bagno?' chiese il Maestro.
"Sconcertato dalla strana domanda, l'uomo rispose: 'Circa quindici metri'.
"'Sono sicuro che non hai altro lavoro da fare mentre cammini tra il letto e il bagno, per cui puoi ripetere il mantra almeno in quei pochi secondi al mattino.’ Detto ciò, il Maestro diede il mantra all'uomo.

"Il mattino seguente, quando l'uomo si svegliò, si ricordò di recitare il mantra nell’andare al bagno. Poi, mentre si lavava i denti, pensò: 'Posso recitare il mantra un pochino anche ora'. Fece lo stesso mentre faceva il bagno, mentre si vestiva, e mentre guidava per  andare al lavoro. Capì che di fatto era libero di recitare il mantra molte volte al giorno almeno per un po'.
E man mano che i giorni passavano, si organizzò per trovare sempre più tempo per recitare il mantra, finché divenne un'abitudine ripeterlo ovunque fosse, indipendentemente da cosa stesse facendo. Ciò ebbe un grande effetto su di lui. Recitando il mantra divenne un uomo nuovo. Trovò la pace interiore di cui aveva bisogno, e anche i suoi affari migliorarono.

"Il mantra lo si può recitare ovunque e in qualsiasi momento. Lo si dovrebbe recitare sempre - anche in bagno. Nel ripetere costantemente il mantra, visualizzando la divinità che il mantra rappresenta, voi stessi assumerete gradualmente le virtù di quella divinità".

"Quando un Maestro dà un mantra, semina un seme di spiritualità dentro al discepolo.
Trasmette una parte di se stesso nel cuore del discepolo. Ma il discepolo deve lavorarci sopra. Deve nutrire quel seme con la meditazione, la preghiera e la recita del mantra, con regolarità, senza interruzioni. Il discepolo deve impegnarsi totalmente.

"Il modo naturale per fare lo yogurt è di aggiungere un cucchiaio di yogurt al latte caldo. Una volta aggiunta la coltura, lo si lascia riposare per un certo tempo, e poi, tutto il latte si trasformerà in yogurt. Allo stesso modo, il Maestro ha trasmesso parte di Sé a voi. Ora dovete 'lasciar riposare il latte' - dovete ottenere lo stato di silenzio interiore tramite la continua ripetizione del vostro mantra e con altre pratiche spirituali. Tutto il vostro essere sarà così trasformato e voi realizzerete la vostra natura divina".

"Figli Miei, il mantra può essere paragonato a una scala che salite per raggiungere la sommità della realizzazione di Dio".

Le tre statue


Tanto tempo fa viveva in India un re. Un giorno ricevette la visita del messaggero di un altro re che giunto alla corte si inchinò dicendo: “ Vostra Maestà, vi porto i saluti del mio re insieme a questo dono.”  

Il re prese la cassetta e l’aprì. Al suo interno c’erano tre statue bellissime che sembravano identiche. Il messaggero disse:  "Vostra Maestà, il mio re mi ha incaricato di dirvi che, anche se le statue sembrano uguali, esse sono in realtà diverse. Il mio re desidera che voi ne scegliate una e che restituiate le altre."

Tutti i presenti si incuriosirono e anche il Primo Ministro si grattò il capo in perplessità. Il re le studiò con grande attenzione restando incapace di comprendere in che cosa le statue fossero diverse.  "Ci deve essere un significato nascosto che io non sono in grado di cogliere a prima vista. Ho bisogno di più tempo. Lasci qui le statue e torni domani.” disse al messaggero. 

Il re aveva un figlio che era molto intelligente e così andò dal principe col dono.  "Ci sono tre belle statue in questa casetta, figlio mio. Il mio amico le ha mandate in dono, ma devo sceglierne una e restituire le altre. Vedi se trovi qualche differenza fra di loro. "
Il giovane principe restò sveglio tutta la notte per fare i test di comparazione fra le statue. Alla fine quando stava ormai albeggiando, gli venne un’idea. Mise ognuna delle statue in un recipiente d’acqua. Il suo volto s’illuminò raggiante nel vedere le bollicine salire.  Si vestì di corsa e in fretta raggiunse la corte del padre. 

Quando lo videro furono tutti impazienti di ascoltarlo. Il principe disse: “ Per alcune persone le cose entrano da un orecchio ed escono direttamente dall’altro. Questo tipo di amico non ascolta davvero i problemi di un altro amico. " Il principe raccolse una delle statue e passò un lungo e sottile ago attraverso un orecchio che uscì dall’altro.  "Mio Signore, il tuo amico desidera dirti che non dovresti trattenerti in compagnia di queste persone."

Il principe raccolse poi la seconda statua e passò l’ago attraverso l’orecchio. Questa volta l'ago uscì fuori dalla bocca.  "Mio Signore, questa statua è come le persone che ascoltano una cosa e subito la raccontano agli altri. E’ molto difficile fidarsi di queste persone e non sono dei buoni amici."

Quando il principe prese la terza statua, tutti si avvicinarono ancor di più. Infilò l’ago dentro l’orecchio, e questa volta non risbucò da nessuna  parte.  "Mio Signore, questa statua è come quelle persone che ascoltano una cosa e sanno tenerla per se stessi. Il messaggio è che le persone di questo tipo sono gli amici migliori."

Il re prese la statua e porgendola nuovamente al principe, disse: “ Figlio mio, hai risolto questo rompicapo grazie al duro lavoro. Ti prego di accettarla come mio dono e conservala affinché ti possa ricordare sempre di essere un buon amico. “ 

venerdì 22 luglio 2011

Lo studio sull'elaborazione del segnale nel cervello

July 4, 2011 School of Biotechnology, Amritapuri
Gli studi per conto della Facoltà di Neuroscienze computazionali Amrita che il  Dr. Shyam Diwakar ha eseguito in collaborazione con l'Università di Pavia e i ricercatori della Università di Milano stanno indagando la modalità di elaborazione dei segnali nel cervello.

PLoS One, la rivista di fattore ad alto impatto ha recentemente pubblicato l’articolo che è stato fatto in collaborazione su Local field potential modeling predicts dense activation in cerebellar granule cells clusters under LTP and LTD control.

Nell’articolo, il Dr. Shyam di Amrita insieme alla D.ssa Paola Lombardo, il Dr. Sergio Solinas e il Professore Egidio D’Angelo dell'Università di Pavia e il Professore Giovanni Naldi dell'Università di Milano, espongono in modo accurato la modellazione dei segnali extracellulari visti ed elaborati dal cervello.

Ecco di seguito un emozionante resoconto del lavoro di ricerca nelle parole del Dr. Shyam.

Cosa c’è nel cervelletto che i ricercatori trovano così affascinante? Il cervello è pieno di intricati circuiti neuronali, ma i circuiti relativamente semplici, precisi e geometricamente squisiti del cervelletto sono particolarmente intriganti.


Quelli di noi che studiano il cervello, credono che il cervelletto regoli non solo il motore di controllo, ma anche funzioni cognitive di più alto livello.

La ripetizione di un particolare modello di pensiero ci permette di apprendere il modello e riprodurlo intuitivamente senza uno sforzo consapevole, proprio come si impara ad eseguire modelli di movimento senza conoscere in dettaglio i meccanismi di controllo del motore coinvolti.

Molte importanti funzioni cognitive, tra cui il linguaggio, l'intuizione e l’ispirazione, possono essere attribuite in questo modo alle capacità di apprendimento del cervelletto.



Ciò suggerisce la possibilità di un sottostante meccanismo comune sia motore di controllo nel dominio fisico e manipolazione della conoscenza del dominio mentale.

Le implicazioni della scoperta di questo meccanismo sarebbero profonde, toccando una proposizione fondamentale nella scienza che risalgono ai tempi di Descartes, che afferma che il nostro cervello fisico incarna la mente cosciente.

Il cervelletto perciò possiede la chiave di uno dei segreti più intimi della scienza e uno dei più grandi misteri del cervello.

Nel nostro studio, i baffi di un ratto anestetizzato sono stati stimolati con soffi d’aria mentre l’attività cerebellare veniva monitorata e ricostruita utilizzando simulazioni matematiche al computer.

Soffi di aria sono serviti come input o stimoli per generare modelli sensoriali nel cervello del ratto anestetizzato altrimenti silenzioso. Una risposta particolare è stata generata in alcuni neuroni consentendoci di studiare la funzione di tali neuroni. Siamo stati in grado di dimostrare che i singoli neuroni svolgono un ruolo diretto nell'apprendimento cerebellare.


L’apprendimento in funzione del cervelletto è non del tutto noto. Si è cercato di determinare il possibile meccanismo con cui questa parte del cervello modifica il comportamento basato sull'apprendimento. Il nostro studio ha dimostrato una possibile spiegazione con simulazioni al computer e convalide attraverso esperimenti reali.

Applicazioni future di questo studio potrebbero essere utili  nella bio crittografia, nella robotica e per l'analisi delle immagini del cervello. Inoltre, ulteriori ricerche cliniche possono produrre applicazioni per il  trattamento dell'epilessia e per le malattie di Parkinson e Alzheimer.

mercoledì 20 luglio 2011

I semi del pensiero

Un giorno un giovane aspirante spirituale andò a trovare un Guru per chiarire un dubbio. Aveva letto che senza controllare i pensieri non è possibile realizzare il Sé. Così chiese al Guru: “ E’ vero che un aspirante spirituale deve controllare i pensieri?”

ll Guru senza guardarlo si girò da un lato e prese un seme.  “Piantalo,” gli disse semplicemente. L’aspirante restò senza parole, ma dopo un attimo di riflessione decise di fare ciò che aveva chiesto il Guru.
Piantò il seme nell’orto e attese pazientemente. Dopo alcuni molti mesi comprese di non essere diventato più saggio sulla questione del controllo dei pensieri e così tornò dal Guru.

"Mi scusi reverendo! Un aspirante spirituale deve controllare i pensieri?” Il Guru lo guardò con attenzione, si girò e tirò fuori un altro seme!  Sospirando l’aspirante si alzò, andò in un altro campo e piantò il seme pensando: “Devo meditare. Ci deve essere un significato più profondo nella risposta del Guru che non colgo.”

Passò un mese e l’aspirante tornò dal Guru supplicando: “Ti prego Maestro, dimmi solo se è importante per un aspirante spirituale controllare il numero dei pensieri”. Il Guru sorrise e gli porse un nuovo seme. Il giovane bruciando d’indignazione pensò: “ Questa sarà l’ultima volta che lo faccio! Ma il dubbio a cui non aveva ancora ricevuto risposta continuava a tormentarlo.

Passarono i mesi e l’aspirante pensava: “Il Guru conosce la risposta, ma allora perché non me la dice?” Bussò nuovamente alla porta del Guru che vedendolo disse: “ Oh! Sei tornato." L’aspirante sorrise e con grande umiltà chiese: “ Ho ancora la stessa domanda, ma ti prego, non darmi più semi. Ti prego, illuminami con la saggezza delle tue parole."

"Vieni con me. Andiamo a fare una passeggiata. Dove hai piantato l’ultimo seme che ti ho dato?” L’aspirante condusse il Guru sul posto e attese esitante. C’era una tenera pianticella. “Tirala fuori!” chiese il Guru. Il giovane la sradicò senza difficoltà.

"Portami ora dove hai piantato il secondo seme che ti ho dato." Giunti sul posto videro una pianta alta poco più di un metro. Ancora una volta il Guru chiese che fosse sradicata. Il giovane faticò a tirarla fuori, ma con alcuni strattoni la pianta fu infine sradicata.

Poi portò il Guru dove aveva piantato il primo seme, che era diventato un albero con i rami.
"Riesci a sradicarlo?" chiese il Guru.
"Non penso proprio," disse l’aspirante.
"Perché no?", chiese il Guru.
"Perché è saldamente radicato nel terreno."
"Sì, hai ragione. I pensieri sono come i semi. Quando sono stati piantati da poco nella mente, con la sola volontà è possibile rimuoverli. Se passa un po’ di tempo, diventa più difficile toglierli dalla mente. Ci vuole forza per sradicarli.
Però quando un pensiero ha messo radici profonde è impossibile sradicarlo.” Il e Guru fece una pausa.


Poi continuò:"E’ la stessa cosa con i pensieri. Se non si controllano appena arrivano, poi è difficile sbarazzarsene. Dal pensiero nasce l’azione. Dal ripetersi delle azioni nascono le abitudini e le abitudini formano il carattere. Il carattere determina il nostro destino. Non lasciare che la tua mente sia terreno fertile per i pensieri e sforzati di controllare quanti ne possono entrare. " Om.