sabato 25 febbraio 2012

Tutela della Natura

"La creazione e il creatore non sono due," Amma ce lo ricorda costantemente. Questo è il principio trasmesso  con i vari programmi ambientalisti e le 'iniziative verdi’ dell'Ashram di Amma. Quando riusciremo a vedere Madre Natura come l'incarnazione di Dio, automaticamente la serviremo e la proteggeremo. 



In India, non si considera il sole come una palla inerte di gas, ma come Surya Deva — il Dio Sole. La terra è Bhumi Devi — la Dea Terra. Allo stesso modo vengono chiamati i fiumi, i monti e gli alberi. Secondo la cultura dell'India tutto ciò che noi vediamo, serve a ricordare la natura omnipervadente del Divino. Nella sua essenza questa prospettiva non è politeista, viceversa vi si riconosce che tutti i nomi e le forme non sono altro che manifestazioni di una coscienza omnipervadente che serve da substrato alla creazione. 

Quando si arriva a vedere un fiume come Dio, ci si riverserebbero dei rifiuti tossici? Quando si vedono gli alberi come una manifestazione del Signore, si disboscherebbero le foreste? Quando si vede l'aria stessa come Vayu Deva, come consentire ai fumi velenosi delle fabbriche di pervadela? Con la piantumazione di centinaia di migliaia di alberelli ogni anno, con i seminari volti a promuovere la consapevolezza ecologica e con il gruppo ambientalista GreenFriends, l’Ashram di Amma offre servizio a Dio servendo Madre Natura, risvegliando il mondo ai principi che proteggevano il nostro ambiente nei millenni.

"La Natura è la nostra prima madre", dice Amma. "Lei ci nutre per tutta la vita. La nostra madre biologica ci permette di sederci sul suo grembo per un paio di anni, ma Madre Natura sopporta pazientemente il nostro peso tutta la nostra vita. Proprio come un bambino si sente in dovere nei confronti della sua madre biologica, noi tutti dovremmo sentirci in obbligo e responsabili nei confronti di Madre Natura. Se dimentichiamo questa responsabilità, sarà come dimenticare in nostro stesso sé. Se ci dimentichiamo della Natura, cesseremo di esistere, fare ciò significa incamminarsi verso la morte.”