Benvenuto nel Blog di Satsang Milano

"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " - Amma

Insieme per la Natura

"Amma chiede a ogni abitante del pianeta di offrire il proprio contributo per riportare l'armonia nella NATURA" - Amma

In Armonia

Molte voci si fondono per creare un unico suono. Molti cuori focalizzati su un unico obiettivo: il nostro Sogno “EMBRACING THE WORLD"

Il Cammino della Pace

"Possa l'albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell'amore. Fate che le buone azioni siano le foglie quell'albero. Possano le parole di gentilezza esserne i fiori. E la pace il suo frutto." – Amma

Il Nostro Sogno

"Che tutti, nel mondo, possano dormire senza paura almeno per una notte. Che almeno per un giorno ciascuno possa mangiare a sazietà. Che almeno per un giorno gli ospedali non debbano curare vittime della violenza. Che almeno per un giorno ciascuno possa aiutare il povero e il bisognoso con il servizio disinteressato. Che questo piccolo sogno si realizzi, questa è la preghiera di Amma." - Amma

mercoledì 30 marzo 2011

Amma e Tumban, il cane dell'ashram


Amma and Tumban the ashram dog ( 29 marzo 2011)

Ci sono stati molti animali insoliti negli annali di Amritapuri. I giorni della sadhana di Amma sono stati caratterizzati da molte utili creature come per esempio l’aquila che faceva cadere il cibo proprio di fronte a lei mentre meditava, il cane che con la sua bocca le portava pacchetti di cibo intatto, la mucca che si liberava dalla corda per andare a darle il latte. Nel corso degli anni molti altri abitanti del regno animale sono arrivati ad Amritapuri. I pavoni che vanno al tempio, i corvi che vanno ai bhajans, serpenti amichevoli, gli elefantini, una coppia di scimmie, le aquile che impazziscono per gli hamburger vegetariani, ratti strani oltre a gatti e cani vari.


Per anni, un cane fulvo di nome Kaiser ha protetto l’ashram da tutti i tipi sgradevoli sia che fossero a due zampe o a quattro zampe. Guai alla persona che attraversava l’ingresso dell’ashram ubriaco o con intento malevolo. Fra la folla di migliaia di persone Kaiser si fiondava dritto per mettersi davanti a quella persona abbaiando e bloccandogli la strada.



Con la scomparsa di Kaiser, il posto è rimasto libero per un paio d’anni. Un giorno, un giovane cane multicolore che se ne andava in giro già da un po’, si è presentato davanti ad Amma durante una cerimonia di cremazione. Ha attirato l’attenzione di Amma e lei lo ha chiamato. Lui si è inchinato immediatamente e le si è seduto vicino. Ad Amma è stato detto che il cane si chiamava Tumban (che significa ‘ Abbondanza’), e lei ha cominciato a chiamarlo così. Da allora è stato alla ribalta. E’ diventato il cane ufficiale dell’ashram, con collare, bagni e polvere anti pulci.


Tumban prende seriamente il suo compito pattugliando i confini dell’ashram come faceva Kaiser acciuffando personaggi discutibili – sia animali che umani e andando a vedere i veicoli che arrivano nel mezzo della notte. Quando i visitatori arrivano all’ashram nel mezzo della notte, Tumban li saluta e li accompagna all’accomodation office e dopo fino all’edificio dell’alloggio assegnato. E’ solo un po' scarsino nel portare i bagagli…


Tumban si presenta spesso in spiaggia per la meditazione e si mette immobile davanti ad Amma con le zampe tese in avanti come una sorta di pranams o di preghiera. A volte Amma gli chiede se è venuto per meditare e lo invita ad avvicinarsi. Così Tumban ha cominciato a ‘meditare’ sul peetham accanto ad Amma. Ha ricevuto persino una piccola asana – il tappetino da meditazione.



Spesso, durante il darshan, Tumban va da Amma: lei lo saluta e gli da’ da mangiare. Poi si sdraia vicino a lei per un po’. Sorprendentemente, Tumban non accetta mai niente da mangiare da nessuno a parte Amma stessa o la persona incaricata di nutrirlo…. Il suo cibo preferito? Chappati con burro!


Tumban gode sicuramente di un rapporto molto speciale con Amma. Alla fine del darshan, quando Amma si alza, lo si vede correrle incontro tra la folla e accompagnarla fino alla camera. Si racconta persino che diventi geloso se Amma mostra maggiore attenzione ai bimbetti intorno….


Una sera durante i bhajan, Tumban è apparso sulla rampa sotto il palco. Scodinzolando faceva avanti e indietro di fronte ad Amma. Alla fine si è fermato davanti a lei guardandola con aspettativa, la coda si muoveva veloce. Lei gli ha sorriso e con un cenno l’ha invitato a salire sul palco. Con un salto aggraziato è atterrato ai suoi piedi e si è acciambellato. Amma ha detto a tutti quanto si fosse comportato bene e quanto fosse stato corretto ad aspettare l’ invito prima di salire sul palco!


Quando Swamiji ha sistemato il libro dei bhajan di Amma sul leggìo accanto a lui, Tumban ha perso la sua compostezza e guardandosi attorno è saltato via dal palco. Tutti hanno fatto un gemito. Era stato così carino vederlo lì .

Più tardi durante i bhajan Tumban è tornado con un salto sul palco e ha ripreso il suo posto. Questa volta è rimasto fino alla fine dei bhajan ed è rimasto immobile persino durante l’arathi rimanendo indisturbato dalla fiamma che girava. Quando Amma ha gettato i petali di fiori sul brahmachari che faceva l’arathi, alcuni petali sono arrivati anche a lui che se ne è rimasto acciambellato ai piedi di Amma. La luce della fiamma ondeggiava sul suo lucido manto. Era sveglio o nel mezzo di un bellissimo sogno? Quando si fa l’arathi ad Amma, in un certo senso la si fa anche all’Uno, all’intera Creazione. Sebbene solitamente non si fa l’arathi ai cani, sembrava assolutamente corretto vedere questa altra forma della creazione ricevere l’arathi insieme ad Amma!


Tumban è un ashramita ideale che combina sincerità e regolarità alla routine spirituale dell’ashram, e obbedienza e devozione al Guru. Arriva regolarmente per l’archana del mattino, alternandosi dalla parte degli uomini e delle donne, dato che i gruppi la fanno separatamente. Frequenta immancabilmente le lezioni di Upanishad e le discussioni di Ramayana al tempio; partecipa alla meditazione ogni martedì e a volte va persino a prendersi il pranzo-prasad. Quando Amma è in tour, Tumban partecipa anche ai collegamenti dei Devi Bhava di Amma via web! E per queste occasioni speciali gli è stato persino dato il suo tappetino personale. Amma ha elogiato Tumban per essere distaccato e devoto all’ashram e al dharma dell’ashram.


Un brahmachari ha raccontato di quando durante Onam, per qualche motivo Tumban non permetteva a un devoto di fare la padapuja sul palco. Si è allungato davanti ad Amma in completo pranams bloccando ripetutamente il devoto e allungandosi davanti agli oggetti della puja, rifiutandosi di allontanarsi….Ma quando Amma gli ha chiesto di farsi da parte, Tumban ha obbedito immediatamente!


Un giorno un cane più grande si è presentato per l’archana nella sala grande. Tumban era molto allarmato, ma aveva paura di affrontare l’invasore che era più grande e più arrogante. Deve aver pensato bene sulla tattica migliore da usare per metterlo in fuga e presto era pronto all’azione: ha girato con calma intorno al cane e una volta che lo ha raggiunto gli ha fatto la pipì sull’orecchio (!)… dandosela poi a gambe, ovviamente soddisfatto del suo gesto. Questo è bastato a rovinare i piani di accasarsi dell’invasore che ha abbandonato la sala un po’ confuso per quanto gli era capitato. .. Tornato il giorno seguente con la stessa intenzione, ha ricevuto da Tumban lo stesso trattamento, e da allora non si è fatto più vedere!


Ci sono troppe storie da raccontare su Tumban per un solo post. Molti residenti dell’ashram hanno i loro piccoli racconti su di lui, come per esempio il venire a salutarti e coccolarti se sei mancato dall’ashram da un po’, oppure essere svegliati dal raschìo sulla porta se si partecipa regolarmente all’archana e quel giorno non si è al solito posto solito alla stessa ora, ecc.


Ad alcuni piace domandarsi sul background di Tumban, sulla sua vita passata, su cosa possa aver fatto per meritare una posizione invidiable all’ashram, e cc… Ma il nostro compito non è quello di preoccuparci di chi E’ Tumban, ma di scoprire chi siamo NOI! Questo è il motive e l’obiettivo della nostra nascita umana, e persino gli animali sono disposti a dare una spinta alla nostra ricerca e ci ispirano con il loro rapporto con Amma.

– Sakshi

mercoledì 23 marzo 2011

Bisogna vivere come una famiglia

The Pioneer 23 March 2011

Il guru spirituale Mata Amritanandamayi dice che non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli e allora è meglio prendersene cura.

Il guru spirituale Mata Amritanandamayi Devi dice che non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli e allora è meglio prendersene cura.

Dovremmo collettivamente assumerci il compito di mantenere pulite le nostre case, l’ambiente e i luoghi pubblici. Conservare l’ambiente pulito dovrebbe essere parte della nostra vita quotidiana proprio come mangiare e dormire. Se le persone, il governo e le altre organizzazioni lavorreranno insieme, lo sforzo darà sicuramente buoni frutti. “ ha detto Mata Amritananadamayi Devi, chiamata affettuosamente “Amma” dai suoi seguaci. Amma non è solo un guru spirituale, ma anche un riformatore sociale e umanitario che ha lavorato molto per la nostra società e la gente.

Come parte della sua attività rivolta al welfare, Amma ha lanciato Vidyamritam, uno schema di borse di studio per l’istruzione a favore degli studenti poveri che frequentano il Mata Amritanandamayi Math, Vasant Kunj nella capitale. Vidyamritam è stato avviato dal Mata Amritanandmayi Math (MAM) circa due anni fa. Inizialmente è stato introdotto in quattro stati, ma ora lo si sta introducendo in tutto il paese. Quasi 500 studenti si avvaleranno di questo schema. Ai ragazzi che sono venuti per ricevere qualche benedizione, ha donato immenso amore.

Amma ha distribuito doni ai ragazzi, mentre Amrita Yuva Dharma Dhara (AYUDH), il movimento giovanile internazionale di Mata Amritanandamayi Math per promuovere la rivoluzione verde ha distribuito 5.000 alberelli durante il programma che si è svolto nella capitale.

Amma ha espresso la sua opinione sulla protezione della natura dicendo: “Un noto biologo una volta ha detto che se sparissero tutti gli insetti, tutta la vita sulla terra sparirebbe nell’arco di 50 anni. Se invece tutti gli esseri umani sparissero, entro 50 anni tutte le specie rifiorirebbero come mai prima.
Ha poi aggiunto: “E’ nostro dovere proteggere Madre Natura nello stesso modo come proteggiamo nostra madre. Il mondo che ci è stato donato dai nostri antenati è così bello. Vogliamo tramandarlo alla prossima generazione in uno stato fatiscente? In un antico detto dei nativi d’America si dice che non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.’ Ritengo che sia proprio così e che tutti noi dobbiamo comprendere l’importanza della Natura.”

Sul moderno modello di crescita ha detto: “oggi vediamo il mondo come un’economia, non come una famiglia. Quando si guarda al mondo con questo atteggiamento, ci si aspetta una crescita illimitata in ogni settore. E questa crescita esclude spesso una parte della società che alla fine porterà alla distruzione dell’intera comunità.”

Parlando della soluzione dei problemi globali, ha spiegato:“Se proviamo a scoprire le cause dietro tutti i problemi che il mondo affronta oggi, ci si renderà conto che sono l’ eccessivo egoismo, l’avidità e la paura. Poiché le cause sono interne, riusciremo a risolvere questi problemi solamente quando inizieremo a migliorare noi stessi. Dovremmo sostituire l’attuale atteggiamento gretto di ‘io’ e ‘mio’ con l’atteggiamento aperto di ‘noi’ and ‘nostro’.”

“Lo spiritualismo senza scienza è cieco e la scienza senza spiritualità e paralizzata. Gli antichi rishi dell’India si riferivano a questa conoscenza come i Veda,” ha condiviso e concluso dicendo che: “C’è un rapporto tra l’universo intero e ogni creatura vivente all’interno di esso. Tutti noi dovremmo lavorare collettivamente per rendere questo mondo un posto migliore e più sano in cui vivere. Dovremmo tutti tenere in mente che siamo parte di una catena e la connessione non dovrebbe essere rotta.”

lunedì 14 marzo 2011

Aiuti per il Giappone

Si prega di sostenere gli sforzi di soccorso al disastro in Giappone.

Amma si adopera come sempre.


E’ possibile sostenere finanziariamente i soccorsi tramite la sua organizzazione umanitaria Embracing the World. Tutte le donazioni saranno devolute al 100% alle persone in stato di bisogno, a differenza di molte altre organizzazioni no-profit che hanno costi di infrastrutture.



Il vostro aiuto è molto importante.



Aiuti al Giappone



In risposta alla devastazione dovuta al terremoto e allo tsunami in Giappone, tre rappresentanti giapponesi si stanno dirigendo a Sendai per prendere visione della situazione sul luogo. Il team valuterà il modo migliore su come Embracing The World potrà portare un aiuto significativo immediato e a lungo termine ai soccorsi. Il team ha in programma di tornare lunedì con una relazione completa da sottoporre ad Amma. Dopo la relazione Amma darà ulteriori istruzioni.



lunedì 7 marzo 2011

La giusta attitudine per un viaggio felice


MATA AMRITANANDAMAYI DEVI, Feb 28, 2011, 01.07pm IST


Mata Amritanandamayi Devi, affettuosamente chiamata Amma, Ammachi e Ma dell’abbraccio, risponde alle domande sul vivere e sulla vita.

In quanto padre di famiglia, sono soggetto a moltissime responsabilità e doveri. Quale attitudine dovrei avere?



Sia per il padre di famiglia che per il monaco, la cosa più importante è come guardare e riflettere sulla vita e le esperienze che essa porta.


Se il vostro atteggiamento sarà positivo e aperto all’accettazione, vivrete con Dio pur vivendo nel mondo. Il mondo diventerà quindi Dio, e farete l’esperienza della presenza di Dio in ogni momento. Invece un atteggiamento negativo vi porterà proprio il risultato opposto; scegliereste quindi di vivere col diavolo.

La focalizzazione di un sadhak sincero o di un aspirante spirituale dovrebbe essere quella di conoscere la propria mente e le sue tendenze più basse cercando di trascenderle costantemente.


Una volta fu chiesto ad un mahatma: "Sua Santità, è sicuro di andare in cielo una volta morto? "
Il mahatma rispose: “Sì, certo. “ “Ma come fa a saperlo? Non è morto e non sa nemmeno cosa c’è nella mente di Dio.”

“Sì è vero che non so cosa c’è nella mente di Dio, ma conosco la mia mente. Ovunque mi trovo, sono sempre felice. Perciò anche se fossi all’inferno sarei comunque felice e contento" rispose il mahatma.

Tutto dipende dalla vostra mente.


Sono innumerevoli le persone che dicono che nonostante tutti i loro conforts materiali, manca comunque qualcosa nella loro vita. Perché hanno questa sensazione?

La vita porta varie esperienze e situazioni a persone diverse secondo il loro karma, le azioni del passato e il modo in cui vivono e agiscono nel presente. Non importa chi si è quali ricchezze si siano acquisite, perché soltanto il vivere e il pensare in modo dharmico e retto ci aiuterà a raggiungere la perfezione e la felicità nella vita.


Se la ricchezza e il desiderio non vengono impiegati in conformità del dharma supremo, cioè il raggiungimento del moksha o liberazione, non si avrà mai pace. Si avrà sempre la sensazione di qualcosa che manca.


Quel qualcosa che manca è la pace, la soddisfazione e la contentezza, e questa mancanza di autentica gioia crea un vuoto che non può essere colmato indulgendo in piaceri o soddisfacendo i desideri materiali.



Le persone di tutto il mondo credono di poter colmare questa lacuna assecondando i propri desideri. In realtà la lacuna resta e potrebbe persino ingrandirsi se si rincorrono soltanto le ricchezze terrene. Il dharma (la rettitudine) e il moksha (la liberazione) sono interdipendenti. Chi vive secondo i princìpi del dharma otterrà moksha, e chi desidera ottenere moksha condurrà necessariamente una vita dharmica.