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"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " - Amma

Insieme per la Natura

"Amma chiede a ogni abitante del pianeta di offrire il proprio contributo per riportare l'armonia nella NATURA" - Amma

In Armonia

Molte voci si fondono per creare un unico suono. Molti cuori focalizzati su un unico obiettivo: il nostro Sogno “EMBRACING THE WORLD"

Il Cammino della Pace

"Possa l'albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell'amore. Fate che le buone azioni siano le foglie quell'albero. Possano le parole di gentilezza esserne i fiori. E la pace il suo frutto." – Amma

Il Nostro Sogno

"Che tutti, nel mondo, possano dormire senza paura almeno per una notte. Che almeno per un giorno ciascuno possa mangiare a sazietà. Che almeno per un giorno gli ospedali non debbano curare vittime della violenza. Che almeno per un giorno ciascuno possa aiutare il povero e il bisognoso con il servizio disinteressato. Che questo piccolo sogno si realizzi, questa è la preghiera di Amma." - Amma

martedì 26 aprile 2011

News da Nairobi

Condivido con piacere questo aggiornamento di Sheena, insegnante Montessori e volontaria di AYUDH. Lo scorso anno sono rimasta molto colpita per il suo aggiornamento sul Clean Up Day organizzato con Br. Shantamrita.


Tra i problemi che i poveri devono affrontare in Kenya, il centro Amrita Kenya si è particolarmente interessato alle tribolazioni che affliggono i bambini che sono privi di un adeguato riparo, cure parentali e scolarizzazione. Senza una corretta educazione, la vita di questi bambini diventa un'esistenza impegnativa, dovendo dipendere sempre da altri per la sopravvivenza.

In Kenya l’aumento della povertà e l'escalation del costo della vita hanno aumentato la dispersione scolastica. Inoltre la siccità e carestia del 2008-9 hanno reso il cibo più scarso e costretto i genitori a togliere i bambini dalle scuole. Alcuni genitori danno persino presto in matrimonio le loro figlie per prendere la dote che permette agli altri figli di continuare la scuola.

In molti casi, la famiglia può a malapena a sbarcare il lunario, e i bambini più grandi devono cercare lavoro, in modo che la famiglia possa permettersi il cibo, figuriamoci la scolarizzazione.
Inoltre le questioni relative all'HIV / AIDS e le famiglie monoparentali hanno ulteriormente aggravato le difficoltà che affliggono i bambini bisognosi in Kenya.

Gli infaticabili programmi filantropici di Amma in tutto il mondo, e la filosofia del servizio disinteressato per lo sviluppo spirituale hanno ispirato L’Amrita Centre Kenya per istituire centro di assistenza che fornisse un rifugio ed istruzione ai bambini più bisognosi.

Undici acri di terra vicino al fiume Athi è stato già donato allo scopo di istituire l'orfanotrofio previsto.

I progetti dell’Amrita Centre Kenya prevedono dormitori, aule, un edificio amministrativo, impianti sportivi e parco giochi, la clinica medica e altre strutture. L'orfanotrofio fornisce inoltre gratuitamente l’acqua a tutti i villaggi vicini e i corsi professionali alle persone che vivono in prossimità del fiume Athi.

L'orfanotrofio è ufficialmente aperto. Al momento si stanno cercando 25 orfani e bambini che provengono da genitori singoli dai villaggi vicini. Stiamo cercando l’arredamento scolastico, e lavorando su un programma alimentare a budjet ridotto e un programma educativo per bambini oltre a un centro di risorse pubbliche. La scuola prenderà per il primo anno solo 25 scolari a frequenza diurna ( di 7-8 anni) , e poi eventualmente molti più bambini bisognosi che vivranno nell’orfanotrofio.

Vi chiederete, perché solo 25 bambini!? :-S. Beh, perché questi bambini di cui siamo alla ricerca sono bambini che non sono mai stati a scuola. Far cominciare tanti bambini tutti in una volta sarebbe una sfida enorme perché gli creerebbe confusione e sarebbero indisciplinati. Così il nostro piano è di cominciare per ora solo con i 25 scolari diurni per instaurare in loro un senso di disciplina e di sicurezza.

Con il messaggio della Compassione all' Università di Lusofona

(25 Apr '11)


Il Dipartimento delle Religioni e degli Studi Orientali dell’ Università di Lusofona a Lisbona, in Portogallo, ha invitato Br. Shubamrita Chaitanya per una conferenza il 12 aprile 2011.

L'argomento della conferenza è stato "Religione e Compassione" e c’è stata una buona partecipazione di studenti e docenti. Br. Shubamrita ha parlato l'enfasi della compassione in tutte le religioni del mondo, e di quanto sia importante andare nell'essenza di tutte le religioni e metterla in pratica, anziché restare imbrigliati negli aspetti esteriori. Ha citato molti esempi dalla vita di Amma, il cui messaggio di amore e compassione ha trasceso tutte le barriere di religione, lingua o nazionalità.


mercoledì 20 aprile 2011

Al servizio della comunità e di Madre Natura



Apr 20th, 2011


Due volte alla settimana, ogni mercoledì e sabato, un gruppetto di studenti dell’università di Amritapuri insieme allo staff si ritrova con l’equipaggiamento (guanti, maschere e sacchi vuoti) per andare con le loro biciclette ai cassonetti dell’immondizia Amrita piazzati nelle comunità vicine.

Il motivo? Conservare puliti i luoghi precedentemente puliti di domenica (Fourth Sunday, la campagna di pulizia promossa da Amma).

"Svuotiamo i cassonetti dentro i sacchi, li leghiamo alle nostre bici e poi torniamo all'Università," ci ha detto Akash, uno studente del Dipartimento di Matematica e Fisica, che spesso partecipa. Differenziare i quasi 15 sacchi di rifiuti raccolti durante ogni viaggio può richiedere fino a tre giorni. La maggior parte consiste in rifiuti alimentari, circa 7-8 sacchi in totale. La maggior parte dei rimanenti rifiuti è plastica morbida non riciclabile. "Solo una piccola percentuale di quello che smistiamo è effettivamente riciclabile," ci ha detto Ashish Shyam, studente di Ingegneria dell’Elettronica e Comunicazione .

Tuttavia, la buona notizia è che quei 7-8 sacchi di rifiuti alimentari non vengono sprecati! Tutto il cibo scartato viene trasformato in ricco compostaggio, che viene poi utilizzato per coltivare gli ortaggi nei giardini dell’Università. Gli studenti hanno piantato alberi di banano e stanno crescendo spinaci e fagioli. Sono stati scavati due pozzi di compostaggio. Oltre agli studenti di Amrita, a chi altri il rettore Amma chiede di trasformare i rifiuti alimentari in compostaggio da usare nel giardinaggio? A quanto pare, a tutti!

In tutta l'India dall'inizio di dell’anno e più recentemente a Kochi ai primi di aprile, Amma ha sottolineato i vantaggi degli orti e del compostaggio. "In questo modo, almeno una volta alla settimana, possiamo essere sicuri di avere cibo veramente nutriente e non contaminato da pesticidi e fertilizzanti chimici," ha detto.

Presso il campus di Amritapuri, è stato inaugurato un nuovo centro di riciclaggio Amrita il giorno di Vishu, il15 aprile, per iniziare a servire come punto focale di tutte le attività nate dalla campagna Bharatam Amala.

Situato in un ambiente sereno, dove gli studenti e il personale può fare seva (volontariato), il centro ha già cominciato a trovare dediti partecipanti da tutti gli angoli del campus. Studenti, ricercatori e personale amministrativo, hanno iniziato a donare il loro prezioso tempo a sostegno delle iniziative verdi.

Gli studenti e il personale di Amrita, non sono gli unici a contribuire. Anche volontari della comunità e funzionari del governo dello stato stanno facendo la loro parte. In realtà, la polizia locale ha volontariamente collocato i bidoni e ora gestisce i rifiuti in diverse località.

Molti degli stessi residenti smistano i rifiuti ancora prima di gettarli in questi contenitori, in modo da rendere più facile la differenzazione e il riciclaggio.

Amma dice spesso: "Quando iniziamo a cambiare noi stessi, anche gli altri cambieranno." Sembra che la perseveranza della squadra Amala Bharatam dell’università di Amritapuri abbia fatto proprio questo; ed è avvenuto un cambiamento in tutta la comunità.

martedì 19 aprile 2011

Un abbraccio al giorno leva la tristezza di torno!

Deccan Chronicle

April 19, 2011 DC Correspondent





La loro agenda è semplice: diffondere la felicità. Il loro piano d’azione è ancora più semplice, dare a tutti abbracci gratuiti. Le persone che partecipano al movimento di massa Action for Happiness a Londra sembra che abbiano capito che la chiave per rendere felici gli altri sia nelle braccia, proprio in senso letterale. Non sono necessarie statistiche o discussioni scientifiche per dire quanto è bello sentirsi abbracciati da un abbraccio genuino. Come esseri umani aneliamo tutti per quella sensazione di sentirsi amati e protetti. Se ci sono cose come i miracoli, allora un abbraccio è sicuramente uno di questi.

Mata Amritanandamayi, “Amma”, conosciuta anche come la santa degli abbracci, ha usato questo farmaco miracoloso per cambiare la vita delle persone ormai da decenni. Uomini e donne aspettano per ore solo per fare l’esperienza del suo caldo abbraccio. Una pacchetta delicata, poche parole sussurrate all’orecchio e una morbida carezza sulla testa sono sufficienti a portare un sorriso di contentezza sui volti dei suoi seguaci.

P.L. Srinivas, leader di TD dice: “ Con l’abbracciare Amma fa tornare le tenere memorie di mia madre, che non è più con noi. Ogni volta che mi abbraccia mi sento beato, come se mia madre mi stesse abbracciando!” Ma mentre l’abbraccio di Amma fa tornare le memorie di sua madre, non tutte le famiglie indiane sono disponibili a tali manifestazioni di affetto.

Con tutti i nostri valori domestici e le formalità, non siamo abituati alla vicinanza fisica con gli altri – nemmeno i nostri stessi genitori. Shailu Reddy dice: “ L’abbraccio non è accettato nella nostra società. Se ci vedono abbracciarci in pubblico riceviamo sguardi strani. Non capiscono il benessere che ne deriva dall’essere abbracciati. Ricordo ancora l’abbraccio che ho dato a mio padre quando siamo venuti a sapere della morte di Rajiv Gandhi. E’ stato un momento emozionante e resterà impresso nella mia mente a lungo.

Da bambini siamo stati tutti tenuti in braccio, abbiamo ricevuto i buffetti e siamo stati coccolati a non finire. Ma col passare degli anni, il contatto fisico con i membri della famiglia viene ritenuto più strano e da evitare. Già all’età di 8 o 9 anni, gli abbracci diventano una rarità, riservati solo per le occasioni speciali.

Lo psichiatra C.J. John dice: “ Con i genitori sottolineiamo sempre la necessità e l’importanza del tatto. Abbracciate i vostri figli quando sono contrariati e dimostrate loro quanto sono importanti per voi. Un bell’abbraccio può abbattere l’ansia e modificare lo stato fisico.” E se siete ancora scettici, mettete via il giornale per un minuto e andate ad abbracciare qualcuno – potrebbe cambiare la sua giornata e anche la vostra.

lunedì 18 aprile 2011

L'abbraccio vince



Hugging is winning
April 17, 2011 T.S.Preetha Kochi


Mata Amritanandamayi abbraccia un ragazzo durante un festival nel tempio a Kochi.
Attorno le stanno devoti gioiosi in attesa del proprio turno.


Quando Mata Amritanandamayi, la santa degli abbracci come è conosciuta in occidente, è venuta a Kochi la scorsa settimana, la gente ha aspettato ore per vederla e provare il suo caldo abbraccio.

Un tocco, qualche parola sussurrata e un tocco sul capo hanno fatto sorridere di felicità o piangere di gioia i visitatori, tra cui le celebrità.

“Il suo tocco è stato magico, ho sentito come se mi stesse dando la forza per risolvere il mio problema. E mi sono resa conto di quanto sentissi la mancanza di un buon abbraccio” dice Anjana Vinod, venuta per la prima volta al tempio. Forse lei non lo può sa, ma Mata Amritanandamayi fa ciò che alle madri viene meglio – abbracciare per consolare, confortare e far sapere ai figli quanto sono importanti.

Un abbraccio caldo e avvolgente che ti dice di non preoccuparti può fare molto per lenire le emozioni – non c’è bisogno di parole. Gli studi hanno dimostrato che un abbraccio gentile e premuroso è un modo di comunicare molto importante. Ed assume una dimensione molto potente per quanto riguarda l’interazione umana. Poiché un caldo abbraccio è uno strumento magico che crea in noi emozioni, facendoci sentire felici ed emotivamente sicuri.

Non tutti i malayali (persone del Kerala) esprimono le loro emozioni con l’abbraccio. Un abbraccio, una carezza sulla schiena, la mano sulla spalla e un colpetto sulla testa, possono significare molto, ma molti considerano questi gesti un segno di vulnerabilità che rovina l’immagine di un individuo forte e che sa controllare le proprie emozioni.

Ma i medici non sono d’accordo. Vogliono che le persone abbraccino di più e più a lungo. La ricerca dimostra che un abbraccio di almeno sei secondi mette in circolo un flusso di sostanze chimiche che potenziano l’umore. E c’è di più.

Una persona ha il 47 per cento di probabilità in più di sentirsi vicino a un membro della famiglia che abbracci molto. Naturalmente è bello sentirsi dire ‘ ti voglio bene’, ma un abbraccio può dire di più.

“Ai genitori sottolineiamo sempre l’importanza del tocco. Abbracciate i vostri figli quando sono contrariati e dimostrate loro quanto sono importanti per voi. Un buon abbraccio ha sempre un forte impatto. Purtroppo la nostra società non lo ha ancora capito. In effetti si abusa del tocco, riservandolo per molestare le donne sugli autobus o abusare dei bambini”, dice lo psichiatra C. J. John.

Se un abbraccio è consolante e rilassante, abbassa i livelli di ansia e modifica lo stato fisico della persona. Quando un sacerdote ci mette la mano sulla testa e prega, ci sentiamo automaticamente forti. Questo è il potere del tatto” dice il Dott. John.

E’ stato riscontrato che chi abbraccia spesso ha un basso livello di pressione sanguigna e i livelli di oxitocina la sostanza chimica che facilita i legami, sono superiori.

Questo è la motivo per cui un nuovo movimento di massa con gli abbracci gratuiti ai passanti - Action for Happiness, è stato lanciato a Londra per una società più felice. Alla base si prospetta di creare maggiore felicità grazie alle azioni quotidiane, per sollevare milioni di persone dalla loro miseria.

Allora, è meglio farsi la guerra degli abbracci. Che vince.

giovedì 14 aprile 2011

Dipinto d'autore

Un giovane pittore aveva appena completato un corso di apprendistato presso un grande maestro.
Un giorno gli balenò l’idea di mettere in mostra un suo dipinto in una piazzetta di grande passaggio della sua cittadina. Voleva l’opinione delle persone sul calibro e sulla sua abilità di pittura …

Mise così la sua opera vicino alle strisce pedonali della frequentata piazzetta, con sotto un cartello che diceva: “Gentili Signori e Signore, ho dipinto quest’opera. Dal momento che sono nuovo del mestiere, potrei aver commesso degli errori. Si prega di mettere una croce ovunque si noti un errore”.
Quando la sera tornò a riprendere il dipinto, restò completamente sbalordito nel vedere che la tela era piena di X (croci) e che qualcuno aveva persino scritto dei commenti sul quadro.

Avvilito e sfiduciato, si precipitò in lacrime dal maestro. Fra i singhiozzi gli rìferì dell'accaduto e mostrò lo stato pietoso dell'opera, coperta di segni ovunque. I colori del dipinto non si vedevano nemmeno più,  le uniche cose visibili erano le croci e i commenti.

Il giovane artista disse con affanno al maestro:"Sono una persona inutile e se questo è ciò che ho imparato, non vale la pena che io diventi un pittore. Le persone mi hanno rifiutato… mi sento morire”

Il maestro sorrise e disse: “Figliolo, dimostrerò che sei un grande artista e che hai appreso  impeccabilmente l’arte della pittura”.

Il giovane apprendista era inconsolabile e in tono avvilito disse. “Ho perso fiducia in me stesso e temo di non valere abbastanza..non voglio false speranze.”

Il maestro lo interruppe dicendo: “Fa’ come dico, senza fare domande. FUNZIONERA’. Fai un altro dipinto, identico al primo e portamelo. Lo farai per il tuo maestro? “

Il giovane artista con riluttanza accettò e la mattina del terzo giorno si presentò al maestro con la replica del primo dipinto. Il maestro lo prese, lo osservò compiaciuto e disse."Vieni con me." Disse il maestro.

Di prima mattina arrivarono alla stessa piazzetta e posizionarono la replica del dipinto esattamente allo stesso posto. Il maestro mise sotto un cartello che diceva: “Gentili signori, ho dipinto quest’opera. Poiché sono nuovo del mestiere, potrei aver commesso degli errori. Lascio nella scatola qui sotto pennelli e colori, con una preghiera. Se notate degli errori, abbiate la cortesia di prendere il pennello e correggerli." 

La sera tornarono e il giovane artista fu stupito nel vedere che non era stata fatta nemmeno una correzione. Il maestro però non era ancora soddisfatto e disse al discepolo: “Forse un giorno di tempo non basta. Le persone hanno molti impegni e ci vuole tempo per venire qui con delle idee e fare le correzioni. Aspettiamo ancora un giorno: domani è domenica e potremmo trovare delle correzioni."

Il giorno seguente il dipinto era ancora intatto... Si dice sia stato lì un mese intero, ma che nessuna correzione sia mai stata fatta!

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"Dio ha dato a ciascuno di noi un volto. Che esso esprima l'amore oppure la rabbia è una decisione che spetta solamente a noi. Se manteniamo sempre un sorriso sul nostro volto, anche gli altri sorrideranno. Se abbiamo amore e pace dentro di noi, anche negli altri nasceranno questi sentimenti. Allora tutto l'ambiente si riempirà di felicità." - Amma

martedì 12 aprile 2011

Il karma disinteressato dà forza e gioia



Express News Service
First Published : 11 Apr 2011 03:34:06 AM IST
Last Updated : 11 Apr 2011 11:17:38 AM IST


KOCHI: La preghiera nata dall'odio e dall'arroganza è come il latte versato in un contenitore immondo, ha detto Mata Amritanandamayi a Edapally Brahmasthanam durante una predica del secondo giorno del Brahmasthana Mahotsavam.

"Il karma disinteressato dà gioia e forza all’umanità. Il concetto potrebbe sembrare abbastanza confuso, ma in realtà è molto chiaro e semplice. Ogni azione fatta per il bene degli altri con la convinzione di non essere diversi dagli altri è un karma altruista. E’ una fonte eterna di forza e di gioia “ ha detto.

Il secondo giorno del festival è cominciato alle 5 a. m. con la meditazione. E’ seguita la Lalitasahasranama kodi archana, la puja rahudosha nivarana e il satsang di Brahmachari Mathrudas Chaitanya.

Mata, che ha raggiunto il posto alle 10.30 a.m. ha ricevuto la ghirlanda e il benvenuto dal Presidente del Tribunale Amministrativo P R Raman, Bharathiya Vicharakendram il direttore P Parameswaran e l’attore Harisree Ashokan.

Erano presenti all’occasione IG R Sreelekha e NSUI il presidente della Hibi Eden.

giovedì 7 aprile 2011

Amma, ho bisogno di un abbraccio!

di Laura Walubengo




April 4, 2011 – Mata Amritanandamayi, la donna che ha abbracciato più di 30 milioni di persone nel mondo, è in Kenya per una visita di tre giorni.

Conosciuta anche come la santa che abbraccia, Mata aka “Amma” combatterà “la povertà d’amore” in Kenya.

"Nel mondo ci sono due tipi di povertà, la povertà finanziaria e la povertà dell’amore; la seconda è quella più importante", ha detto Amma in un’intervista per la CNN.

Nell'India del sud Amma significa madre, ma può essere usato anche per sorella maggiore. E nello stesso spirito della maternità, gli abbracci di Amma sono stati descritti da coloro che li hanno ricevuti come”divini”.

Lunedì mattina è stata ricevuta al JKIA dalla moglie del Vice Presidente, Pauline Musyoka, che è anche l’amministratore della Kalonzo Musyoka Foundation.

Durante il suo tour di tre giorni, martedì mattina inaugurerà l’Amrita Watoto Boma o orfanotrofio Amrita nelle prossimità del fiume Ath, sotto gli auspici del M.A Math Charitable Trust Kenya, che ha organizzato il tour.

Il membro del comitato Vijay Kumar dice che l’inaugurazione sarà il fiore all'occhiello della visita di Amma.

Questa è la terza volta che la Santa degli Abbracci visita il paese, l’ultima volta è stato nel 2009 quando ha gettato le basi di Amrita Watoto Boma, o orfanotrofio Amrita.

L’orfanotrofio diventerà la casa per più di 100 bambini indigenti e offrirà rifugio, cibo, istruzione e assistenza sanitaria.

“A livello mondiale, Amma ha ispirato e dato inizio a innumerevoli attività umanitarie ed è riconosciuta come una straordinaria guida spirituale dalle Nazioni Unite”, ha detto Kumar.

Dare sollievo alla sofferenza dell’umanità con i suoi ABBRACCI è stata la vita di Amma negli ultimi 35 anni.

La sua popolarità è cresciuta al punto che in India è risaputo che abbraccia migliaia di persone al giorno, a volte restando seduta per più di 20 ore.

Nata 57 anni fa in un piccolo villaggio di pescatori del Kerala, nell’India del sud, è stata chiamata Sudhamani (Gioiello Puro). Si dice che a differenza degli altri bambini che vengono al mondo piangendo, lei sia venuta al mondo con un sorriso sul volto. Sin dalla più tenera età, è conosciuta per alleviare la sofferenza di coloro che stanno attorno.

La sua filosofia: “L’Amore è l’unica medicina che può guarire le ferrite del mondo”.