giovedì 14 aprile 2011

Dipinto d'autore

Un giovane pittore aveva appena completato un corso di apprendistato presso un grande maestro.
Un giorno gli balenò l’idea di mettere in mostra un suo dipinto in una piazzetta di grande passaggio della sua cittadina. Voleva l’opinione delle persone sul calibro e sulla sua abilità di pittura …

Mise così la sua opera vicino alle strisce pedonali della frequentata piazzetta, con sotto un cartello che diceva: “Gentili Signori e Signore, ho dipinto quest’opera. Dal momento che sono nuovo del mestiere, potrei aver commesso degli errori. Si prega di mettere una croce ovunque si noti un errore”.
Quando la sera tornò a riprendere il dipinto, restò completamente sbalordito nel vedere che la tela era piena di X (croci) e che qualcuno aveva persino scritto dei commenti sul quadro.

Avvilito e sfiduciato, si precipitò in lacrime dal maestro. Fra i singhiozzi gli rìferì dell'accaduto e mostrò lo stato pietoso dell'opera, coperta di segni ovunque. I colori del dipinto non si vedevano nemmeno più,  le uniche cose visibili erano le croci e i commenti.

Il giovane artista disse con affanno al maestro:"Sono una persona inutile e se questo è ciò che ho imparato, non vale la pena che io diventi un pittore. Le persone mi hanno rifiutato… mi sento morire”

Il maestro sorrise e disse: “Figliolo, dimostrerò che sei un grande artista e che hai appreso  impeccabilmente l’arte della pittura”.

Il giovane apprendista era inconsolabile e in tono avvilito disse. “Ho perso fiducia in me stesso e temo di non valere abbastanza..non voglio false speranze.”

Il maestro lo interruppe dicendo: “Fa’ come dico, senza fare domande. FUNZIONERA’. Fai un altro dipinto, identico al primo e portamelo. Lo farai per il tuo maestro? “

Il giovane artista con riluttanza accettò e la mattina del terzo giorno si presentò al maestro con la replica del primo dipinto. Il maestro lo prese, lo osservò compiaciuto e disse."Vieni con me." Disse il maestro.

Di prima mattina arrivarono alla stessa piazzetta e posizionarono la replica del dipinto esattamente allo stesso posto. Il maestro mise sotto un cartello che diceva: “Gentili signori, ho dipinto quest’opera. Poiché sono nuovo del mestiere, potrei aver commesso degli errori. Lascio nella scatola qui sotto pennelli e colori, con una preghiera. Se notate degli errori, abbiate la cortesia di prendere il pennello e correggerli." 

La sera tornarono e il giovane artista fu stupito nel vedere che non era stata fatta nemmeno una correzione. Il maestro però non era ancora soddisfatto e disse al discepolo: “Forse un giorno di tempo non basta. Le persone hanno molti impegni e ci vuole tempo per venire qui con delle idee e fare le correzioni. Aspettiamo ancora un giorno: domani è domenica e potremmo trovare delle correzioni."

Il giorno seguente il dipinto era ancora intatto... Si dice sia stato lì un mese intero, ma che nessuna correzione sia mai stata fatta!

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"Dio ha dato a ciascuno di noi un volto. Che esso esprima l'amore oppure la rabbia è una decisione che spetta solamente a noi. Se manteniamo sempre un sorriso sul nostro volto, anche gli altri sorrideranno. Se abbiamo amore e pace dentro di noi, anche negli altri nasceranno questi sentimenti. Allora tutto l'ambiente si riempirà di felicità." - Amma