martedì 19 aprile 2011

Un abbraccio al giorno leva la tristezza di torno!

Deccan Chronicle

April 19, 2011 DC Correspondent





La loro agenda è semplice: diffondere la felicità. Il loro piano d’azione è ancora più semplice, dare a tutti abbracci gratuiti. Le persone che partecipano al movimento di massa Action for Happiness a Londra sembra che abbiano capito che la chiave per rendere felici gli altri sia nelle braccia, proprio in senso letterale. Non sono necessarie statistiche o discussioni scientifiche per dire quanto è bello sentirsi abbracciati da un abbraccio genuino. Come esseri umani aneliamo tutti per quella sensazione di sentirsi amati e protetti. Se ci sono cose come i miracoli, allora un abbraccio è sicuramente uno di questi.

Mata Amritanandamayi, “Amma”, conosciuta anche come la santa degli abbracci, ha usato questo farmaco miracoloso per cambiare la vita delle persone ormai da decenni. Uomini e donne aspettano per ore solo per fare l’esperienza del suo caldo abbraccio. Una pacchetta delicata, poche parole sussurrate all’orecchio e una morbida carezza sulla testa sono sufficienti a portare un sorriso di contentezza sui volti dei suoi seguaci.

P.L. Srinivas, leader di TD dice: “ Con l’abbracciare Amma fa tornare le tenere memorie di mia madre, che non è più con noi. Ogni volta che mi abbraccia mi sento beato, come se mia madre mi stesse abbracciando!” Ma mentre l’abbraccio di Amma fa tornare le memorie di sua madre, non tutte le famiglie indiane sono disponibili a tali manifestazioni di affetto.

Con tutti i nostri valori domestici e le formalità, non siamo abituati alla vicinanza fisica con gli altri – nemmeno i nostri stessi genitori. Shailu Reddy dice: “ L’abbraccio non è accettato nella nostra società. Se ci vedono abbracciarci in pubblico riceviamo sguardi strani. Non capiscono il benessere che ne deriva dall’essere abbracciati. Ricordo ancora l’abbraccio che ho dato a mio padre quando siamo venuti a sapere della morte di Rajiv Gandhi. E’ stato un momento emozionante e resterà impresso nella mia mente a lungo.

Da bambini siamo stati tutti tenuti in braccio, abbiamo ricevuto i buffetti e siamo stati coccolati a non finire. Ma col passare degli anni, il contatto fisico con i membri della famiglia viene ritenuto più strano e da evitare. Già all’età di 8 o 9 anni, gli abbracci diventano una rarità, riservati solo per le occasioni speciali.

Lo psichiatra C.J. John dice: “ Con i genitori sottolineiamo sempre la necessità e l’importanza del tatto. Abbracciate i vostri figli quando sono contrariati e dimostrate loro quanto sono importanti per voi. Un bell’abbraccio può abbattere l’ansia e modificare lo stato fisico.” E se siete ancora scettici, mettete via il giornale per un minuto e andate ad abbracciare qualcuno – potrebbe cambiare la sua giornata e anche la vostra.