domenica 6 novembre 2011

Ciò che fa la differenza


Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno». Dio condusse il sant'uomo verso due porte.

Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.

C'era una grandissima tavola rotonda imbandita di ogni squisitezza dal profumo delizioso. Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.

Le persone sedute attorno al tavolo però erano magre e emaciate. Tutti avevano l'aria affamata perchè legati alle braccia avevano dei cucchiai con dei manici lunghissimi. Tutti potevano raggiungere i piatti di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno". Quindi si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda e tante deliziose pietanze. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici legati alle braccia, ma questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio : «Non capisco!» 

"E' semplice, - rispose Dio, - Questi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé stessi....ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri ! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a se stessi...

Inferno e Paradiso sono uguali... la differenza la facciamo noi!

Amma dice che quando le persone lavorano in armonia con uni con gli altri e in armonia con la natura, otterranno il meglio dalla vita. Un aspirante spirituale comprenderà che il mondo intero è pervaso dallo stesso Ishwara che risiede da sempre nel proprio cuore. 

Questo è ciò che si intende per visione dell’uno o equanimità della mente, oppure samatvam o yoga.