lunedì 8 agosto 2011

Le tre statue


Tanto tempo fa viveva in India un re. Un giorno ricevette la visita del messaggero di un altro re che giunto alla corte si inchinò dicendo: “ Vostra Maestà, vi porto i saluti del mio re insieme a questo dono.”  

Il re prese la cassetta e l’aprì. Al suo interno c’erano tre statue bellissime che sembravano identiche. Il messaggero disse:  "Vostra Maestà, il mio re mi ha incaricato di dirvi che, anche se le statue sembrano uguali, esse sono in realtà diverse. Il mio re desidera che voi ne scegliate una e che restituiate le altre."

Tutti i presenti si incuriosirono e anche il Primo Ministro si grattò il capo in perplessità. Il re le studiò con grande attenzione restando incapace di comprendere in che cosa le statue fossero diverse.  "Ci deve essere un significato nascosto che io non sono in grado di cogliere a prima vista. Ho bisogno di più tempo. Lasci qui le statue e torni domani.” disse al messaggero. 

Il re aveva un figlio che era molto intelligente e così andò dal principe col dono.  "Ci sono tre belle statue in questa casetta, figlio mio. Il mio amico le ha mandate in dono, ma devo sceglierne una e restituire le altre. Vedi se trovi qualche differenza fra di loro. "
Il giovane principe restò sveglio tutta la notte per fare i test di comparazione fra le statue. Alla fine quando stava ormai albeggiando, gli venne un’idea. Mise ognuna delle statue in un recipiente d’acqua. Il suo volto s’illuminò raggiante nel vedere le bollicine salire.  Si vestì di corsa e in fretta raggiunse la corte del padre. 

Quando lo videro furono tutti impazienti di ascoltarlo. Il principe disse: “ Per alcune persone le cose entrano da un orecchio ed escono direttamente dall’altro. Questo tipo di amico non ascolta davvero i problemi di un altro amico. " Il principe raccolse una delle statue e passò un lungo e sottile ago attraverso un orecchio che uscì dall’altro.  "Mio Signore, il tuo amico desidera dirti che non dovresti trattenerti in compagnia di queste persone."

Il principe raccolse poi la seconda statua e passò l’ago attraverso l’orecchio. Questa volta l'ago uscì fuori dalla bocca.  "Mio Signore, questa statua è come le persone che ascoltano una cosa e subito la raccontano agli altri. E’ molto difficile fidarsi di queste persone e non sono dei buoni amici."

Quando il principe prese la terza statua, tutti si avvicinarono ancor di più. Infilò l’ago dentro l’orecchio, e questa volta non risbucò da nessuna  parte.  "Mio Signore, questa statua è come quelle persone che ascoltano una cosa e sanno tenerla per se stessi. Il messaggio è che le persone di questo tipo sono gli amici migliori."

Il re prese la statua e porgendola nuovamente al principe, disse: “ Figlio mio, hai risolto questo rompicapo grazie al duro lavoro. Ti prego di accettarla come mio dono e conservala affinché ti possa ricordare sempre di essere un buon amico. “