sabato 25 luglio 2015

Fate il vostro dovere, non preoccupatevi del risultato

Figli, la vita è fatta di due cose: prima si fanno le azioni e poi se ne raccolgono i frutti. Se si coltiva la giusta attitudine nelle azioni e nel fare esperienza dei risultati di tali azioni, la nostra vita sarà piena di pace e beatitudine.

Si è visto che spesso non succede ciò che ci si aspetta, succede invece quello che non ci saremmo mai aspettati. Questo accade perchè il risultato delle nostre azioni è determinato dal nostro sforzo e anche da altri fattori.  

Il risultato avviene secondo le nostre aspettative solamente quando tutti i fattori coincidono. L'unica cosa che però abbiamo sotto il nostro controllo è il modo in cui fare le azioni. 

Pertanto, ciò che possiamo fare è l'eseguire le azioni al meglio delle nostre capacità senza preoccuparci dei risultati. Ecco perché il Signore Krishna consiglia nella Bhagavad Gita di compiere le azioni senza avere alcuna aspettativa sui risultati. Ciò non significa che si debba lavorare senza un salario. Se si è in grado di svolgere le proprie azioni senza preoccuparsi dei benefici, si adempirà ai propri doveri in modo efficiente. Naturalmente i risultati arriveranno. 

Anche se uno studente fa una prova d'esame eccellente, ma il professore legge il giornale o l'impiegato che trascrive i voti è distratto, non ottiene il voto desiderato.

Uno studente aveva studiato benissimo e aveva affrontato la prova scritta d'esame con grande soddisfazione. Si aspettava un voto molto alto. Tuttavia alla pubblicazione dei risultati aveva a malapena ottenuto la sufficienza. Non si rassegnò e chiese che la prova dell'esame fosse rivista. Quando fu riesaminata, gli fu dato il voto massimo. Com' è potuto succedere? Quando la prova d'esame fu riesaminata si scoprì che il professore che aveva fatto la prima valutazione in quel momento era molto turbato perchè sua moglie era fuggita con un altro uomo. Ecco perché Amma dice che nonostante facciamo bene le nostre azioni, i risultati dipendono anche da molti altri fattori che non sono sotto il nostro controllo.

Possiamo attraversare la strada prestando la massima attenzione ed essere investiti da un veicolo guidato incautamente. Questo dimostra che fra i fattori che influenzano in modo positivo il risultato delle nostre azioni, è la grazia di Dio. Il modo più semplice per ricevere questa grazia è l'eseguire tutte le nostre azioni come un atto di adorazione a Dio. Se pensiamo che tutte le nostre azioni sono una preghiera offerta a Dio, allora faremo attenzione a svolgerle nel miglior modo possibile.

Nel pregare si vuole offrire solo le cose migliori a Dio. Non vorremmo offrire a Dio un frutto marcio o dei fiori appassiti. Allo stesso modo, se vogliamo che ogni nostra azione sia un atto di adorazione a Dio non potremo far altro che compiere solo buone azioni. Alla fine, tutte le nostre azioni diventeranno nobili e altruiste e ci asterremo da azioni malvagie.

L'umiltà è l'atteggiamento più importante che un devoto dovrebbe possedere. Quando le nostre azioni diventeranno una preghiera, non potremo mai essere egoisti. Quando ci arriverà un successo lo considereremo una grazia divina e non una riprova del nostro merito. Qualunque cosa riceviamo dopo una puja, è prasad del Signore. E' necessario mantenere un atteggiamento di umiltà anche a risultato ottenuto. Se ne conseguirà un fallimento, anche quello dovrebbe essere accettato come prasad del Signore.

Ciò non significa che dobbiamo restare indolenti dopo il fallimento accettandolo come una volontà di Dio. Se c'è una possibilità di successo, bisogna ritentare nuovamente e se dopo uno sforzo sincero, falliremo ancora, allora dovremmo accettare il fallimento come una volontà di Dio. Quando si accetta il successo come una grazia di Dio e il fallimento come una sua volontà, non ci si sentirà euforici al successo e non ci si sentirà a pezzi al fallimento. Bisogna essere capaci di accettare il fallimento come un'esperienza necessaria e da subire in un particolare momento perchè utile alla nostra crescita. Dovremmo essere lieti che il nostro prarabdha (il propagarsi delle azioni passate che raccogliamo in questa vita) sia finito. Dobbiamo considerarlo una lezione da imparare per poter procedere nella nostra vita.

Con una corretta discriminazione potremo trasformare ogni situazione a nostro vantaggio. Il giusto atteggiamento ci libera dalle noie e dalla schiavitù. Con un atteggiamento corretto, possiamo svolgere i nostri doveri con diligenza ed entusiasmo. Se a questo si unisce la grazia di Dio, il successo è assicurato. Non bisogna mai disperare. Dio è sempre a fianco di coloro che si impegnano con sincerità e con la giusta attitudine. Il successo appartiene anche a loro.