venerdì 27 agosto 2010

Amma sarà a Milano il 12,13,14 Ottobre 2010

Chi è Amma
Mata Amritanandamayi, detta Amma (madre) è una delle leader spirituali più amate dell’India ed è considerata un Mahatma, che significa “grande anima”. E’ nata 57 anni fa, in una famiglia poverissima del Kerala. Sin da bambina ha rivelato le sue doti: passava ore in meditazione, e si interessava solo a ciò che poteva dare agli altri, ai derelitti, ai malati.

Lei non fa miracoli, non materializza oggetti, non opera guarigioni prodigiose: si limita ad abbracciare, e con questo semplice gesto, in grado di arrivare al cuore di chiunque, porta in giro per il mondo il suo messaggio di amore e di speranza.

Amma vive per sei mesi all’anno nel suo ashram di Kollam, in Kerala, con un migliaio di seguaci. Gli altri sei mesi li passa in giro per il mondo, in tour. Ma la sua vita non cambia molto: darshan (abbracci e benedizioni) per molte ore al giorno, e poi preghiere e meditazioni. E opere di bene.
Per Amma infatti la fede non deve restare qualcosa di teorico, o di morto… Tutta l’ingente quantità di denaro che le arriva dalle libere donazioni (per l’abbraccio, infatti, nulla è richiesto) va a finire in una sorta di impressionante macchina umanitaria che opera in India e all’estero, l’EWT (“Embracing the world”, “Abbracciare il mondo”).

Chiunque lavori per Amma, poi, è un volontario, dagli addetti alle pulizie ai chirurghi, agli insegnanti. Tra le realizzazioni, il grande ospedale AIMS (Amrita Institute of Medical Sciences) di Cochin, ad alta tecnologia, che cura i poveri gratuitamente. E poi un centro per malati di Aids, case per 50.000 tra rifugiati, vedove e donne abusate, 100.000 pensioni per donne sole e disabili, orfanatrofi, 36.000 case per i senza tetto, oltre 50 scuole per migliaia giovani delle caste inferiori, dall’istruzione base sino all’università… Ogni anno, poi, l’EWT nutre più di due milioni di poveri (in India e Usa).

E c’è la gestione delle emergenze: nel periodo dello tsunami, Amma si è distinta per l’aiuto portato al suo paese sconvolto, per l’accoglienza e le cure date a chi è rimasto senza casa o ferito, per lo sforzo messo nella ricostruzione. Ma poi ci sono stati i terremoti in Kashmir e in Pakistan, e l’alluvione a Mumbai… Altre occasioni per portare soccorsi efficaci e organizzati.
Dal luglio 2005 L’EWT gode del prestigioso status di Consulente Speciale nel consiglio economico e sociale dell’ONU proprio per l’ingente lavoro di aiuti umanitari. Ma i riconoscimenti sono stati tanti: nel 1993 Amma ha parlato al Congresso Mondiale delle Religioni di Chicago; ha tenuto per due volte il discorso conclusivo presso la sede dell’ONU di New York.

Nel 2002 ha ricevuto il Premio Gandhi-King per la Non Violenza, premio precedentemente assegnato a Kofi Annan e a Nelson Mandela, nel 2006 il Premio James ParksMorton Interfaith, in precedenza conferito al Dalai Lama dall’Interfaith Centre (Centro Interconfessionale) di New York Parks.

Amma ha inoltre parlato in numerose occasioni alle Nazioni Unite, dove è rispettata per il suo impegno nel promuovere l’armonia religiosa.

Gli insegnamenti spirituali
Da sempre Amma è convinta che il mondo materiale non sia la verità: tutto ciò che esiste davvero è Dio. Lo scopo di ciascuno è di trovare la propria natura spirituale, cosa che avviene con la meditazione, con la purificazione, ma innanzitutto con l’amore, che è l’unica medicina che può guarire il mondo.

Come il corpo ha bisogno di cibo per crescere, così l’anima ha bisogno d’amore per aprirsi. L’amore è più nutriente del latte materno per un bambino, è il fondamento, la vera bellezza della vita. Dove c’è amore, non ci può essere conflitto di nessun genere; soltanto la pace regnerà…
Lei, Amma, continua a testimoniare tutto questo mediante i suoi abbracci.
Si calcola che in 28 anni abbia stretto a sé quasi 30 milioni di persone: in India, ma anche in Europa, Asia, Stati Uniti, Africa, Sud America e Australia. Lei accoglie tutti, indistintamente: derelitti e miliardari, persone semplici e capi di stato, belle donne in sari e lebbrosi, persone con handicap e stelle del cinema, bambini piccolissimi e anziani che faticano a reggersi in piedi.
Amma è di religione indù, ma non chiede a nessuno di abbandonare il proprio credo: ogni vera strada spirituale, infatti, conduce alla pace e all’amore tra gli esseri umani, le uniche cose che importano. Dice di essere connessa con l’energia cosmica spirituale che è Dio, alla quale chiunque può attingere attraverso il suo abbraccio.
E l’effetto è potente, anche se varia da persona a persona. C’è chi si scioglie in lacrime di commozione, chi si sente pieno di gioia, chi descrive l’esperienza come una seconda nascita. C’è anche chi sente poco e rimane dubbioso, chiedendosi il perché di tanto entusiasmo, e chi avverte semplicemente una grande serenità, e pur senza riportare sensazioni particolari riconosce di essere di fronte a una persona specialissima… Anche per ciò che accade durante le cerimonie.
Chi arriva la sera da Amma e prende il suo biglietto, rimane sbigottito dal leggere che prima di lui ci sono magari settemila, ottomila persone.
Pensa allora che Amma non ce la farà, che si stancherà prima. Ma lei rimane lì, seduta nella posizione del loto, dall’ora di cena in poi, per tutta la notte, siano al mattino dopo, anche sino a mezzogiorno se è necessario. Nessuno, tra quelli che hanno la pazienza di aspettare, sarà rifiutato. Lei è come in trance, non fa pause, non ha cedimenti o esitazioni, non si alza, non sbadiglia, non perde un attimo la freschezza della voce, l’intensità della stretta. Quando, alla fine, si allontana per riposarsi, non sembra stanca e sorride ancora…
Maggiori dettagli sulle visite di Amma a Milano su:

http://www.amma-italia.it/

Articolo già apparso sulla rivista Confidenze (Mondadori) e ora aggiornato.

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