lunedì 2 gennaio 2012

Possa il nuovo anno portare alla nascita di un individuo e di una società nuovi


Amritapuri, 02 gennaio 2012
Dal discorso di Capodanno 2012 
 
“Possano la nostra vita e quella di tutte le creature essere permeate di bontà. Questa è la preghiera di Amma in questa occasione. Che il Potere Divino, in noi e nel mondo, venga risvegliato per portare cambiamenti positivi. Possa il nuovo anno portare alla nascita di un individuo e di una società nuovi.
Ogni Capodanno porta sempre con sé l'entusiasmo e l'interesse per un nuovo inizio. In tale giorno le persone cercano di correggere gli errori commessi nell'anno precedente e fanno dei proponimenti per quello nuovo, cercando di prendere nuove abitudini. Molti iniziano a tenere un diario, ma se lo sfogliamo dopo sei mesi, notiamo che è stato utilizzato solo per le prime settimane, o al massimo per due o tre mesi. Questo è ciò che accade nella vita di tante persone. Non abbiamo la capacità di persistere con le buone abitudini. La perseveranza è una qualità che è sempre stata apprezzata; per esempio una persona che ha servito l’esercito o un’altra organizzazione per molti anni è onorata dalla società. Ma noi non riusciamo a perseverare nelle nostre buone azioni e nelle nostre promesse. Molti iniziano a praticare lo yoga, lo fanno per due o tre giorni e poi smettono. Altri cominciano a praticare la meditazione pieni d'entusiasmo, ma poi lasciano perdere tutto nel giro di un paio di mesi.

Dovremmo compiere le buone azioni senza rimandare a domani. La nostra mente è mutevole. Dobbiamo avere costante consapevolezza e di conseguenza sforzarci in modo consapevole di pronunciare buone parole, compiere buone azioni, rimanere sempre pazienti ed esprimere compassione. Lentamente questi atti si tramutano in abitudini, che a poco a poco diventano spontanee. Queste abitudini rendono la nostra vita un successo.

Agli esseri umani è data la totale libertà di scrivere ciò che desiderano sulle pagine della vita. Dio ci ha dato la penna e il foglio ma non ci dirà mai cosa scrivere. Ci mostrerà solo come scrivere. Continuerà a darci suggerimenti ma ha lasciato a noi la libertà di scrivere ciò che vogliamo su quelle pagine. Se lo desideriamo, possiamo scrivere lettere di bontà, di amore e di bellezza, oppure lettere colme di cattiveria e di odio. Dio continuerà ad avvisarci anche sulle conseguenze della bontà e sulle conseguenze dell'odio. Nel 2011 l’umanità ha ricevuto molte di queste indicazioni.

Disastri naturali, conflitti sociali, crisi economiche stanno rovinando il sonno di numerose persone. Paura ed ansia stanno invadendo la mente del genere umano ogni giorno con intensità crescente. A causa delle nostre azioni compiute senza discernimento, la natura ha perso la sua armonia. L’aria, la terra e l’acqua sono avvelenate. La natura che un tempo era come kamadhenu – la mucca che esaudiva ogni desiderio – ora è inaridita. Le risorse di petrolio stanno rapidamente diminuendo. E così quelle di cibo. L'acqua potabile e l'aria pura diventano sempre più scarse. Che cosa abbiamo sbagliato? Il nostro vero errore è l’incapacità di discriminare fra ciò che è necessario e ciò che non lo è e che in ultima analisi va considerato un lusso.

Se l'attuale generazione riuscisse a ripristinare la coscienza del dharma ,allora la povertà e la fame svanirebbero come un brutto sogno.

L’anno nuovo ci ricorda il trascorrere del tempo. Come l'acqua fluisce, goccia dopo goccia, da un vaso rotto, così minuto dopo minuto si abbrevia la nostra esistenza. Il tesoro più prezioso nella vita di noi esseri umani è il tempo. Qualsiasi cosa persa può essere ritrovata, il tempo no.

Comprendendo questo, dovremmo vivere con consapevolezza ogni momento. Dovremmo anche tenere presente che ogni ticchettio dell’orologio è in realtà un passo verso la morte, che si avvicina istante dopo istante. Quello che vediamo e sperimentiamo nel mondo è effimero; dobbiamo cercare il sostrato eterno di ogni cosa, l'Atma. Scopriremo allora che non c'è nessuno al mondo che sia diverso da noi.

I giorni trascorrono in ogni caso, sia che ridiamo sia che piangiamo. E allora perché non scegliamo di ridere? La risata è la musica dell'anima. Ma non dovremmo ridere nel vedere gli errori degli altri. Cerchiamo di vedere il bene in ognuno e condividiamo buoni pensieri, parole e azioni. E proviamo a ridere guardando le nostre carenze e i nostri difetti.

Molte persone pensano che il mondo finirà nel 2012. Amma non pensa che questo avverrà. Potranno accadere incidenti in qualche parte del mondo. Se osserviamo l’acqua, la terra, l’aria, gli esseri umani, vediamo che tutto è in uno stato di costante agitazione. Questa agitazione produrrà inevitabilmente un'eco che come tuono colpirà una parte o l’altra del mondo. Ad ogni modo, la morte è una parte inevitabile dell’esistenza, può sopraggiungere ovunque e in ogni momento. Ma proprio come cominciamo una nuova frase dopo avere messo il punto alla precedente, anche la fine di una vita segna l’inizio di un’altra. 
E non dobbiamo vivere nella paura, ma sviluppare un'attitudine di accettazione. Dovremmo sempre pensare: 'Qualsiasi cosa avvenga resterò forte, coraggioso e felice!'. Vivere nella paura è come dormire distesi sopra una bomba; non potremo mai riposare con tranquillità. Amma ripete ancora una volta che non vede arrivare nessuna grave tragedia. Le disgrazie stanno già accadendo nel mondo, continuamente. Anche oggi, non incontriamo incidenti quando viaggiamo? Non avvengono catastrofi aeree? Alluvioni, terremoti, cicloni e tsunami accadono con regolarità.

Qualunque cosa accada, cerchiamo di esser felici e di sviluppare la fede nel vero Sé. Compiamo del bene.

I vermi mangiano, procreano e muoiono. Gli altri animali fanno la stessa cosa. Se noi esseri umani ci limitassimo a fare altrettanto, quale sarebbe la differenza tra noi e le altre creature? Che messaggio lasceremmo al mondo? Attraverso le loro azioni disinteressate, i mahatma vivono per sempre. Anche se non riusciamo dare un contributo grande come il loro, proviamo perlomeno a guardare cosa possiamo fare per gli altri. Anche se un solo albero potesse crescere nel deserto, almeno ci sarebbe quel poco d'ombra. Anche se sbocciasse un unico fiore, ci sarebbe perlomeno quella bellezza. Con una lampadina di poche candele potremmo avere difficoltà a leggere, ma se accendiamo tante di queste lampadine riusciremo a farlo. Similmente, attraverso l’unità riusciremo a compiere grandi cose. Il mondo è come un lago che non può essere ripulito da una sola persona. Ma se ognuno compie la sua parte, potremo pulirlo tutti insieme. Mettiamo da parte la pigrizia facendo del nostro meglio. In questo modo raggiungeremo indubbiamente il nostro obiettivo.

Come ogni altra decisione, anche la felicità è una decisione - una ferma decisione che 'Qualsiasi cosa accada io sarò felice, sarò forte. Non sono mai solo. Il Paramatman è sempre con me'. 
Possano i miei figli avere la forza mentale, l’entusiasmo e la fiducia in sé stessi necessari. Che la Grazia divina sia con tutti loro.”