mercoledì 20 luglio 2011

I semi del pensiero

Un giorno un giovane aspirante spirituale andò a trovare un Guru per chiarire un dubbio. Aveva letto che senza controllare i pensieri non è possibile realizzare il Sé. Così chiese al Guru: “ E’ vero che un aspirante spirituale deve controllare i pensieri?”

ll Guru senza guardarlo si girò da un lato e prese un seme.  “Piantalo,” gli disse semplicemente. L’aspirante restò senza parole, ma dopo un attimo di riflessione decise di fare ciò che aveva chiesto il Guru.
Piantò il seme nell’orto e attese pazientemente. Dopo alcuni molti mesi comprese di non essere diventato più saggio sulla questione del controllo dei pensieri e così tornò dal Guru.

"Mi scusi reverendo! Un aspirante spirituale deve controllare i pensieri?” Il Guru lo guardò con attenzione, si girò e tirò fuori un altro seme!  Sospirando l’aspirante si alzò, andò in un altro campo e piantò il seme pensando: “Devo meditare. Ci deve essere un significato più profondo nella risposta del Guru che non colgo.”

Passò un mese e l’aspirante tornò dal Guru supplicando: “Ti prego Maestro, dimmi solo se è importante per un aspirante spirituale controllare il numero dei pensieri”. Il Guru sorrise e gli porse un nuovo seme. Il giovane bruciando d’indignazione pensò: “ Questa sarà l’ultima volta che lo faccio! Ma il dubbio a cui non aveva ancora ricevuto risposta continuava a tormentarlo.

Passarono i mesi e l’aspirante pensava: “Il Guru conosce la risposta, ma allora perché non me la dice?” Bussò nuovamente alla porta del Guru che vedendolo disse: “ Oh! Sei tornato." L’aspirante sorrise e con grande umiltà chiese: “ Ho ancora la stessa domanda, ma ti prego, non darmi più semi. Ti prego, illuminami con la saggezza delle tue parole."

"Vieni con me. Andiamo a fare una passeggiata. Dove hai piantato l’ultimo seme che ti ho dato?” L’aspirante condusse il Guru sul posto e attese esitante. C’era una tenera pianticella. “Tirala fuori!” chiese il Guru. Il giovane la sradicò senza difficoltà.

"Portami ora dove hai piantato il secondo seme che ti ho dato." Giunti sul posto videro una pianta alta poco più di un metro. Ancora una volta il Guru chiese che fosse sradicata. Il giovane faticò a tirarla fuori, ma con alcuni strattoni la pianta fu infine sradicata.

Poi portò il Guru dove aveva piantato il primo seme, che era diventato un albero con i rami.
"Riesci a sradicarlo?" chiese il Guru.
"Non penso proprio," disse l’aspirante.
"Perché no?", chiese il Guru.
"Perché è saldamente radicato nel terreno."
"Sì, hai ragione. I pensieri sono come i semi. Quando sono stati piantati da poco nella mente, con la sola volontà è possibile rimuoverli. Se passa un po’ di tempo, diventa più difficile toglierli dalla mente. Ci vuole forza per sradicarli.
Però quando un pensiero ha messo radici profonde è impossibile sradicarlo.” Il e Guru fece una pausa.


Poi continuò:"E’ la stessa cosa con i pensieri. Se non si controllano appena arrivano, poi è difficile sbarazzarsene. Dal pensiero nasce l’azione. Dal ripetersi delle azioni nascono le abitudini e le abitudini formano il carattere. Il carattere determina il nostro destino. Non lasciare che la tua mente sia terreno fertile per i pensieri e sforzati di controllare quanti ne possono entrare. " Om.