venerdì 18 giugno 2010

Br. Shubamrita: "“Il futuro comincia nella nostra mente"


Brahmachari Shubamrita, una delle figure più vicine ad Amma (nota per aver abbracciato negli ultimi 38 anni più di 29 milioni di persone in tutto il mondo), è tornato ancora una volta in Italia per tenere degli incontri pubblici in alcune importanti città, il 15 giugno a Milano, il 16 a Catania, il 17 a Roma e il 21 sarà a Porto Recanati.

Durante l’incontro a Milano, Br. Shubamrita ha incentrato il suo discorso è stato sull'importanza di conoscere quanto succede nella nostra mente per poter consapevolmente controllare cosa ospitare e cosa proiettare all'esterno, quale condizione essenziale per essere testimoni - portatori di pace, oltre che individui sani e felici.

Ognuno di noi ospita 'semi' di diversa natura, ha detto Br. Shubamrita, tendenze più o meno forti che possono essere positive o negative. Sta a noi scegliere cosa far sviluppare e crescere, scegliendo quali semi innaffiare. I rovi selvatici e la gramigna non hanno bisogno di nessuna cura per crescere rigogliosi, si propagano ovunque in brevissimo tempo. La rosa cresce molto lentamente e necessita di molte cure e attenzioni...
Ha proseguito dicendo che spesso le persone non sono consapevoli di quello che fanno e che molte azioni sono involntarie. Quello che abbiamo dentro si manifesta all'esterno anche senza che ce ne rendiamo conto. E' perciò assolutamente importante essere consapevoli di quello che alberga dentro di noi e a cui abbiamo concesso dello spazio.

Shubamrita ha indicato con aneddoti divertenti per conquistare una favorevole dimensione mentale fermando pensieri inutili e dannosi sia al nostro equilibrio interiore che al mondo all'esterno di noi.

Attraverso la pratica, con un po’ di disciplina le persone si accorgono di stare meglio, recuperano energia, autonomia di azione, libertà e stabilità di pensiero, oltre che entrare in relazione con sé e il prossimo in modo sereno, profondo e centrato.

Al termine Br. Shubamrita ha coinvolto i presenti in canti della tradizione indiana e l'ultimo canto è stato "Il Sogno di Amma", in italiano, ispirato all'organizzazione umanitaria Embracing The World. Ha concluso con una breve meditazione guidata.