Low Cost Waste Sorter Amritapuri, Università di Ingegneria, 27 dicembre 2011
Può il progetto di uno studente cambiare realmente il mondo?
A quanto pare è possibile. Studenti dell’Università Amrita hanno progettato un separatore di rifiuti a basso costo.
Athira S., Sreeja K., Neha Tadimeti, Usha Unnikrishnan e Amritha K. K., un team di sole donne, studentesse del secondo anno della facoltà di elettronica, ingegneria della comunicazione e ingegneria meccanica di Amritapuri, hanno vinto recentemente il terzo premio del concorso IBM/IEEE Smarter Planet Challenge: Student Projects Changing the World.
Il premio era di 1000 dollari; inoltre gli studenti riceveranno il supporto della IBM per la realizzazione del loro progetto per cambiare il mondo.
“Siamo state motivate dalla Campagna Amala Bharatam di Amma”, hanno commentato le vincitrici. “Nella raccolta e nello smistamento dei rifiuti sono state coinvolte tantissime persone! E’ stato necessario un lavoro di selezione per recuperare tutto ciò che aveva un valore e poteva essere riciclato. Il vaglio manuale dei rifiuti è molto impegnativo, per questo motivo abbiamo voluto progettare qualcosa che potesse facilitare lo svolgimento di questa operazione.”
Il team, tutto femminile, ha poi spiegato i dettagli tecnici del loro progetto vincente.
“Con il nostro sistema, i rifiuti passano in quattro differenti unità di smistamento: prima di tutto il separatore a correnti parassite divide i metalli non ferrosi dal materiale inerte: in questo modo anche le più piccole parti metalliche vengono eliminate.
Il residuo non metallico viene poi inviato al separatore triboelettrico che separa i rifiuti di plastica. In seguito, il materiale viene inviato all’unità di classificazione ad aria dove carta, polvere e tessuti possono essere separati. Infine, il separatore elettrostatico a bombardamento di ioni filtra il vetro e raccoglie il residuo in un contenitore separato.”
“Il nostro separatore di rifiuti a basso costo, una volta realizzato, sarà un aiuto veloce ed efficiente per la differenziazione delle varie tipologie di rifiuto: metalli, plastica rigida, plastica morbida, tessuti e carta.”
Le studentesse erano al loro primo anno di studi universitari di ingegneria quando hanno iniziato la ricerca per arrivare in pochi mesi all’ideazione del progetto a basso costo che può essere realizzato usando materiali reperibili localmente.
Il concorso IBM/IEEE Smarter Planet Challenge: Student Projects Changing the World è stato co-finanziato da IBM e IEEE.
“Volevamo offrire l’opportunità a gruppi di studenti universitari di portare gli obbiettivi sociali e commerciali più urgenti a livello mondiale direttamente nelle aule. Le soluzioni necessitano di competenza tecnologica, comprensione dei principi commerciali e consapevolezza delle implicazioni sociali delle innovazioni”, hanno affermato gli organizzatori.
Le studentesse dell’Università Amrita non solo si sono impegnate con successo nel concorso; ora cercheranno di assicurarsi che il loro progetto cambi realmente il mondo.
Auguriamo loro tanta fortuna!