Molto tempo fa negli ashram si praticava il karma-yoga, l'arte del servizio disinteressato attraverso l'azione. Dhoumya e i suoi tre discepoli, Aruni, Veda e Upamanu vivevano in un ashram di questo tipo nel mezzo della giungla.
Aruni era il più diletto e rispetto ad altri raggiunse la conoscenza in un arco brevissimo di tempo. Costruì persino un suo ashram di fronte a quello del Guru. Aruni grazie alle benedizioni del Guru arrivò alla comprensione dei Veda, degli Shastra e dei Purana, senza neanche leggerli. In verità la conoscenza acquisita per aver servito il proprio Guru, è quella che porta a maggiore successo ed è fruttuosa e benefica in tempi brevi. La conoscenza appresa dai libri, senza servire il maestro, alimenta l’orgoglio. Questo tipo di sapere non è di grande utilità agli altri.
Una sera, sebbene la stagione delle piogge fosse già finita, cominciò a piovere fortissimo. Dhoumya temette che a causa dell’abbondante pioggia le piantine del campo di riso fossero portate via dall’acqua e che l’intera risaia sarebbe stata devastata.
Disse ad Aruni: "Caro figlio Aruni! Va al campo e sorveglia le piantine della risaia. Se ci sarà la tracimazione, l’acqua porterà via con sé il raccolto.”
Obbedendo al Guru, Aruni si avviò alla risaia sotto la pioggia. Vide che una parte del campo aveva già ceduto. Provò allora a proteggere la falla mettendo molto fango, ma era del tutto inutile perché il fango veniva portato via dalla forza dell’acqua. Dopo molti tentativi non trovò altra soluzione che sdraiarsi ed usare il proprio corpo per evitare il deflusso dell’acqua. Poiché l’acqua era fredda il corpo si irrigidì, ma mai avrebbe disobbedito al proprio Guru.
Il mattino seguente dopo le preghiere, Dhoumya notò che Aruni non si era presentato e così domandò di lui. Gli risposero: "Ieri hai mandato Aruni a controllare il bordo del campo di riso e da allora ancora non è ancora tornato."
Dhoumya si avviò immediatamente verso il campo alla ricerca di Aruni. Lo chiamò, ma Aruni non riusciva a rispondere per i forti brividi dal freddo. Ma in qualche modo e con grande sforzo, rispose e Dhoumya raggiunse e abbracciò il suo obbediente allievo e lo benedisse: "Figlio, Aruni! Che tu possa ottenere l’intero sapere dei Veda e degli Shastra senza il bisogno dello studio e con facilità. Il segreto delle scritture ti sarà rivelato e otterrai l’illuminazione e la prosperità”.
In seguito la grazia si realizzò ed Aruni divenne il famoso saggio Uddalaka, i cui insegnamenti oggi fanno parte delle Upanishad. Da questa storia si può comprendere l’importanza dell’obbedienza alle istruzioni del Guru, con autentico spirito di sevizio disinteressato al guru.
Aruni era il più diletto e rispetto ad altri raggiunse la conoscenza in un arco brevissimo di tempo. Costruì persino un suo ashram di fronte a quello del Guru. Aruni grazie alle benedizioni del Guru arrivò alla comprensione dei Veda, degli Shastra e dei Purana, senza neanche leggerli. In verità la conoscenza acquisita per aver servito il proprio Guru, è quella che porta a maggiore successo ed è fruttuosa e benefica in tempi brevi. La conoscenza appresa dai libri, senza servire il maestro, alimenta l’orgoglio. Questo tipo di sapere non è di grande utilità agli altri.
Una sera, sebbene la stagione delle piogge fosse già finita, cominciò a piovere fortissimo. Dhoumya temette che a causa dell’abbondante pioggia le piantine del campo di riso fossero portate via dall’acqua e che l’intera risaia sarebbe stata devastata.
Disse ad Aruni: "Caro figlio Aruni! Va al campo e sorveglia le piantine della risaia. Se ci sarà la tracimazione, l’acqua porterà via con sé il raccolto.”
Obbedendo al Guru, Aruni si avviò alla risaia sotto la pioggia. Vide che una parte del campo aveva già ceduto. Provò allora a proteggere la falla mettendo molto fango, ma era del tutto inutile perché il fango veniva portato via dalla forza dell’acqua. Dopo molti tentativi non trovò altra soluzione che sdraiarsi ed usare il proprio corpo per evitare il deflusso dell’acqua. Poiché l’acqua era fredda il corpo si irrigidì, ma mai avrebbe disobbedito al proprio Guru.
Il mattino seguente dopo le preghiere, Dhoumya notò che Aruni non si era presentato e così domandò di lui. Gli risposero: "Ieri hai mandato Aruni a controllare il bordo del campo di riso e da allora ancora non è ancora tornato."
Dhoumya si avviò immediatamente verso il campo alla ricerca di Aruni. Lo chiamò, ma Aruni non riusciva a rispondere per i forti brividi dal freddo. Ma in qualche modo e con grande sforzo, rispose e Dhoumya raggiunse e abbracciò il suo obbediente allievo e lo benedisse: "Figlio, Aruni! Che tu possa ottenere l’intero sapere dei Veda e degli Shastra senza il bisogno dello studio e con facilità. Il segreto delle scritture ti sarà rivelato e otterrai l’illuminazione e la prosperità”.
In seguito la grazia si realizzò ed Aruni divenne il famoso saggio Uddalaka, i cui insegnamenti oggi fanno parte delle Upanishad. Da questa storia si può comprendere l’importanza dell’obbedienza alle istruzioni del Guru, con autentico spirito di sevizio disinteressato al guru.