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"La preghiera di Amma è che l'amore porti sollievo nella vita di tutti e ci offre l'opportunità di condividere questo sogno ognuno secondo il proprio stile, secondo i propri mezzi e secondo le proprie aspirazioni. Embracing the World è un sogno che diventa realtà e con le nostre attività sosteniamo questo meraviglioso progetto. " - Amma

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"Amma chiede a ogni abitante del pianeta di offrire il proprio contributo per riportare l'armonia nella NATURA" - Amma

In Armonia

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"Possa l'albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell'amore. Fate che le buone azioni siano le foglie quell'albero. Possano le parole di gentilezza esserne i fiori. E la pace il suo frutto." – Amma

Il Nostro Sogno

"Che tutti, nel mondo, possano dormire senza paura almeno per una notte. Che almeno per un giorno ciascuno possa mangiare a sazietà. Che almeno per un giorno gli ospedali non debbano curare vittime della violenza. Che almeno per un giorno ciascuno possa aiutare il povero e il bisognoso con il servizio disinteressato. Che questo piccolo sogno si realizzi, questa è la preghiera di Amma." - Amma

lunedì 16 aprile 2012

L’abbraccio di Amma funziona per ognuno in modo diverso

Friday April 13, 2012 - di JOJO STRUYS

Non ho mai incontrato un 'Santo' nella vita reale. Pensavo che fosse  un concetto che si trova nei libri antichi, fino a quando sono stata avvolta dalle braccia di chi il mondo chiama affettuosamente "Amma", o la "Santa degli Abbracci". Ha abbracciato oltre 30 milioni di persone in giro per il mondo negli ultimi quattro decenni. Proprio lo scorso fine settimana a Penang, per un abbraccio sono venute circa 25.000 persone. Non è questa la cosa scioccante.  E’ stato il fatto che è stata seduta nella stessa posizione ad abbracciare persone per 19 ore consecutive, dalle 7 di sera di sabato fino alle 2 del pomeriggio della domenica successiva. I medici con cui ho parlato non sanno spiegare come possa stare seduta così tante ore di fila senza nemmeno andare alla toilette. 
Oltre a provare ad abbracciare il mondo, un abbraccio alla volta, mi ha sbalordito scoprire che, secondo la BBC, la sua Fondazione ha donato US $ 23mil (RM70mil) in soccorso allo tsunami nell’Asia meridionale. Ha anche ricevuto, come Nelson Mandela e Kofi Anan, il premio Gandhi-King per la non-violenza (dal nome del Mahatma Gandhi e di Martin Luther King).
Mi sono chiesta come sarebbe stato ricevere un abbraccio di Amma, i cui occhi sembrano non perdere mai la luce della compassione per le persone di ogni ceto sociale, senza distinzione di razza, credo o provenienza. La scorsa settimana, quando ho saputo che sarebbe stata al Marina Bay Sands Convention Centre di Singapore, ho deciso di cogliere l'opportunità di incontrarla, anche se solo per pochi secondi.

Jojo incontra Amma
Mentre aspettavo il mio abbraccio, ho incontrato un ex-bancario che era presente a quel fatidico giorno di tanti  anni fa, in cui un lebbroso ha provato a ricevere l’abbraccio di Amma. Si ricordava dei dettagli come se fosse ieri. Ha detto che un odore fortissimo emanava dalle ferite sanguinanti del lebbroso. Tutti erano inorriditi e nauseati. Alcuni sono fuggiti per paura mentre altri lo guardavano disgustati, invece Amma lo ha accolto a braccia aperte, cullandolo come un bambino.
Una volta ha detto: "Se fate 10 passi verso di me, sono pronta a farne cento verso di voi." Ha cominciato a baciargli le ferite delle mani e poi gli ha amorevolmente cosparso il corpo di cenere. Quando se n’è andato era guarito dalla malattia della lebbra. Questo avvenne quasi 34 anni fa e ancora oggi omaggia Amma, senza mai dimenticare ciò che ha fatto per lui. Per quanto riguarda il banchiere, l’essere stato testimone di un tale atto di compassione ha cambiato la sua vita. Ha abbandonato il suo lavoro ed è a tutt’oggi accanto ad Amma come Swami Ramakrishnananda Puri.

Una devota di Amma degli Stati Uniti, Janine, , che è stata con Amma per più di 20 anni, ha raccontato di essersi messa a ridere quando una volta un giornalista internazionale ha chiesto ad Amma che cosa fa nel suo tempo libero. Amma non riusciva a rispondere alla domanda perché non ha tempo libero. Quando la gente le chiede se ha bisogno di una pausa di riposo, Amma ha fatto questa interessante analogia. Ha detto che per lavoro una babysitter accudisce il figlio di altri solo in certi orari, ma per una madre la storia è diversa. Non ha mai un giorno libero. 

Infatti, quando lo scorso fine settimana a Penang ha finito di abbracciare tutti dopo 19 ore di fila, la gente pensava che si sarebbe ritirata in camera a dormire, invece ha deciso di partire subito per Kuala Lumpu, perché, ha detto,  «I miei figli di KL stanno già aspettando."
Ebbene, dopo cinque ore,  il numero del mio biglietto era vicino. Ora mancavano pochi secondi al mio incontro con Amma. Cominciavo a sentirmi un po’ nervosa. Non sapevo cosa aspettarmi. Improvvisamente mi sono trovata dentro il suo abbraccio come un bambino piccolo. Ricordo Amma che mi accarezzava la schiena e intanto pregava nel mio orecchio. In quel momento ho dimenticato tutto ciò che avevo nella mente. C'era una tale senso di pace nello stare con lei. Mi sentivo accettata per quello che ero, e amata comunque. Prima che mi allontanassi, si è allungata per baciarmi le mani e quel suo gesto affettuoso mi ha fatto sentire piccola piccola. Sembrava brillare di cotanto amore incondizionato, che era difficile non commuoversi.  Mi sono sentita veramente fortunata ad averla incontrata. 
Dopo aver parlato con una serie di persone di ogni estrazione sociale, ho capito che gli abbracci di Amma  operano davvero sulle persone, in modo radicalmente diverso. Ho incontrato donne che non potevano avere bambini, ma che sono rimaste incinte dopo essere state abbracciate dalla 'Santa degli Abbracci.' Poi ci sono quelli che non sentono nulla. È interessante notare come il giornalista del The Star, T. Selva, che non aveva provato nulla al suo primo abbraccio con Amma, al secondo è rimasto così profondamente toccato da riuscire a malapena a stare in piedi e di conseguenza alla fine ha scritto un libro su di lei, intitolato  Viaggio con Amma. Se quando la incontrate, non provate nulla, oppure sentite un mondo d’amore nel cuore, vi consiglio vivamente di ricevere quell’abbraccio!  

Jojo Struys è conduttrice/produttore televisiva e al momento sta conducendo  "Chalk and Cheese" su  Asian Food Channel. I suoi suggerimenti sul pensiero positivo possono essere ascoltati quotidianamente su Lite FM ed ha appena lanciato il suo CD di Audio Rilassamento Guidato "Letting Go with Struys Jojo" per aiutare le persone ad abbandonare lo stress e diventare più positive. Per ritrovare le riflessioni di Jojo, la potete twittare @jojo_struys o potete andare su  www.jojostruys.com

domenica 15 aprile 2012

DST sostiene collaborazione Indo-Italiana

9 Aprile 2012
Scuola di Biotecnologia,  Amritapuri

Grazie all’unione e alla condivisione delle esperienze si apriranno nuovi orizzonti del sapere nelle più alte sfere della scienza e della tecnologia a chi è assetato di conoscenza, in India e in altre parti del mondo—soprattutto a studenti, docenti  e ricercatori. 
- Chancellor Amma


Gruppi di ricerca provenienti dall’India e dall’Italia si uniranno per lavorare in un progetto finanziato dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Governo Indiano.

Le università italiane tra cui l'Università di Milano, l’Università di Pavia e l’Istituto Italiano di Tecnologia si uniranno ad Amrita per analizzare un approccio ispirato al cervelletto per la classificazione di modelli nei robot.

“I recenti successi nel machine learning e nella robotica hanno ampliato le applicazioni robotiche. Ciononostante, sia la robotica che il machine learning hanno ancora una lunga strada da percorrere fino all’applicazione di metodi di bio-ispirazione, " ha spiegato il Dr. Shyam Diwakar, il ricercatore a capo del progetto da parte di Amrita.

Tutte le iniziative di ricerca condotte dal Dr. Shyam si svolgeranno presso il Laboratorio per le Neuroscienze Computazionali di Amrita.

Spiegando l'obiettivo del progetto, ha detto: "Decenni di ricerca sulla struttura e sulla funzione del cervelletto, hanno portato a una certa comprensione su come avviene l’apprendimento. Ci sono molte teorie sui segnali ai quali risponde il cervelletto e su come lavori in concerto con altre parti del sistema nervoso centrale. I modelli computazionali basati sul cervelletto e realizzati con questa conoscenza vengono adottati per il controllo di dinamiche robotiche. Tale ricerca è in fase embrionale in tutto il mondo."

Elaborando ulteriormente, ha aggiunto, "In questa joint venture, svilupperemo un algoritmo di riconoscimento ispirato al modello cerebellare per la classificazione dei dati della robotica. Si indagheranno le dinamiche temporali e spaziali dei modelli di rete cerebellari in grado di predire le trasformazioni degli input-output cerebellari grazie all’analisi delle proprietà matematiche e computazionali della rete."

"Il ruolo del cervelletto nel movimento e nell’articolazione è noto da tempo. Gli algoritmi del controllo motorio articolare cerebellare esistono da oltre 35 anni, anche se tali metodi non riproducono fedelmente l'architettura cerebellare ", ha inoltre aggiunto.

"Ci si avvarrà di modelli biofisici delle reti neurali per superare i problemi di riconoscimento e navigazione nei robot mobili e realizzare algoritmi applicabili alla chirurgia o alla mitigazione nelle catastrofi. Questo progetto si fonderà su basi biologiche per la progettazione e la funzione di un classificatore di  modello da utilizzarsi nelle articolazioni robotiche ", ha sottolineato.


Il progetto consentirà non solo il passaggio di tecnologia tra i due paesi, ma favorirà anche la mobilità dei ricercatori; saranno  consentite un massimo di due visite all’anno da entrambe le parti.
Il Prof. Egidio D'Angelo, esperto di fama mondiale di fisiologia cerebellare dell'Università di Pavia, farà anche parte del team.

Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2015.